Champagne e Bollicine

Di Settembre e d’ Agosto, bevi il vin vecchio e lascia stare il mosto! Per Santa Eufemia, (oggi 16 Settembre) comincia la vendemmia.

Quando si parla di bollicine è inevitabile non pensare allo Champagne. Un vino nato dall’unione di territorio, storia, clima, miti e passione. Tre sono gli uvaggi da cui nasce questa preziosa bollicina, Chardonnay, Pinot, Meunier, vitigni “adagiati” e coltivati sulle bellissime colline della regione francese della Champagne da cui prende il nome. Il metodo utilizzato per la sua produzione è quello classico, detto anche “Champenoise”, che prevede la rifermentazione in bottiglia, una lunga e particolare tecnica di produzione. “Perlage” fine e persistente, sentori di lieviti e crosta di pane, freschezza ed eleganza le caratteristiche che lo rendono adatto ad ogni occasione… Una bollicina francese che ben si sposa con prelibatezze italiane come mozzarella o mortadella, se vogliamo parlare di aperitivi… Un vino versatile, adatto a primi piatti a base di pesce, come una linguina all’astice o un filetto di salmone arrosto. Niente ostriche quindi, si, vorrei infatti sfatare questo mito, due pregiati prodotti che vengono accostati più per il loro costo che per l’equilibrio gustativo. Le bollicine e l’acidità dello champagne si scontra con il forte gusto salmastro delle ostriche che invece ben si accompagnano a vini più morbidi. Potrebbe interessarvi un mio recente articolo : Professione Sommelier, mio blog.giallozafferano.itvaipinacucina

Buona cucina e buon vino, è il paradiso sulla terra ” Enrico IV