Cartellate pugliesi al miele e agrumi

No cartellate pugliesi, no Christmas party! 😀
Un dolce tipico della mia terra, che non può mancare nelle festività natalizie, sono le cartellate!
Oggi vi lascio la ricetta delle cartellate pugliesi, dei dolcetti fatti con sottili e friabili nastri di sfoglia, arrotolati, poi fritti e conditi con abbondante miele aromatizzato agli agrumi e zuccherini colorati! 😀
Sono dolci molto golosi ed anche molto belli da vedere perchè sembrano delle piccole rose 😀
Come ho già detto, le cartellate pugliesi sono tipiche del Natale e rappresentano, secondo la tradizione cristiana popolare, l’aureola e le fasce che avvolsero il Bambino Gesù… ma non solo, rappresentano anche la corona di spine al momento della crocifissione, infatti vengono preparate anche a Pasqua 🙂
Sono dei dolci molto antichi; la loro comparsa risale al VI secolo a.C., raffigurata in pitture rupestri dove si rappresenta la preparazione di dolci (molto simili alle cartellate) da portare in dono agli dei.
Successivamente, agli arbori del cristianesimo, le cartellate si sono trasformate in doni da offrire alla Madonna per chiederLe una buona riuscita dei raccolti!
Ultima curiosità: il nome nasce dalla connessione con la parola “carta” ad indicare “accartocciate”, “incartellate” … e da qui: “cartellate”!
Ecco, vi ho raccontato tutto quello che so sulle cartellate pugliesi; ora vi dico la ricetta!
Prendete carta e penna per la lista della spesa e poi seguitemi in cucina! 😀

Carteddàte
  • DifficoltàBassa
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione1 Ora
  • Tempo di riposo1 Ora
  • Porzionicirca 75 cartellate
  • Metodo di cotturaFrittura
  • CucinaItaliana

Ingredienti

Ecco cosa vi serve:
  • 1 kgFarina 0
  • 200 mlOlio extravergine d’oliva
  • 200 mlVino bianco (oppure marsala)
  • q.b.Confettini colorati
  • q.b.Miele (circa 350 grammi)
  • 1 pizzicoSale
  • 1 lOlio di semi di arachide
  • 1Limone (non trattato con la buccia edibile)
  • 1Arancia (non trattata con la buccia edibile)

Strumenti

Munitevi di:
  • 1 Planetaria (facoltativa)
  • 1 Rotella dentata
  • 1 Mattarello oppure macchina per la pasta
  • Pellicola per alimenti
  • 1 Schiumarola
  • Carta assorbente
  • 1 Pentola piccola e profonda
  • Vassoio o piatto da portata
  • 1 Grattugia meglio il raschia limoni
  • 1 Pinzette in acciaio (facoltativo) se non l’avete usate due forchette
  • 1 Padella grande e profonda per friggere

Preparazione

Per preparare le buonissime cartellate pugliesi, cominciate così:
  1. ricetta cartellate al miele

    In un pentolino scaldate l’olio con il vino, senza portarli a bollore.

    Versate la farina nella ciotola della planetaria, aggiungete un pizzico di sale, poi il liquido caldo ed incominciate ad impastare alla minima velocità con la frusta a foglia fino a che non avrete un impasto liscio ed omogeneo.

    Se non avete la planetaria, versate la farina in una grande ciotola, praticate un buco al centro della farina (come fosse un piccolo vulcano) e aggiungete gradualmente il liquido caldo facendo attenzione a non scottarvi. Create un panetto, dopodiché trasferite la massa su una spianatoia, o sul piano da lavoro da voi scelto, e lavorate a lungo l’impasto fino a renderlo liscio ed omogeneo.

    Aggiungete un po’ di vino nel caso l’impasto risultasse troppo asciutto

    Quando avrete creato un panetto ben sodo e liscio, avvolgetelo con della pellicola per alimenti e fatelo riposare per circa 1 ora, in modo che l’impasto possa assestarsi.

  2. cartellate pugliesi

    Dopo circa un’oretta, riprendete il panetto e prelevate un pezzo di impasto.

    Tiratelo a sfoglia sottile con il mattarello o con la macchina per la pasta (che vi consiglio perchè farete meno fatica ed otterrete una sfoglia bella sottile).

    Con la rotella dentellata ricavate delle strisce larghe 4 cm e lunghe circa 30.

    Ora formate la cartellata piegando a metà la striscia (nel senso della lunghezza) e, iniziando da una estremità, pizzicate la pasta ad intervalli regolari di circa 3-4 cm, in modo da formare tante tasche.

    Arrotolate la striscia su sé stessa, unendo le pareti della varie tasche fra di loro in modo che rimangano aperte.

    Sigillate bene l’estremità finale, formando così una bella e graziosa rosellina! 🙂

    “Spero di averlo spiegato in modo chiaro… ma per non rischiare ho fatto le fotine passo passo.. 😀 “

    Man mano che formate le cartellate sistematele una in fianco all’altra sul piano da lavoro e fatele asciugare un po’ prima di friggerle.

    Questo è molto importante perchè più saranno asciutte e meno olio assorbiranno in frittura”

    Friggete le cartellate in abbondante olio caldo, scolatele con una schiumaiola e ponetele su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.

    Per verificare quando l’olio è pronto, usate uno stuzzicadenti! Se immergendone una estremità friggerà facendo delle bollicine, l’olio sarà pronto! 😀

  3. Carteddàte di natale

    Quando avrete terminato di friggere le cartellate, raccogliete in un piattino la buccia grattugiata di un limone e di un’arancia.

    In un pentolino fate scaldare il miele con le buccia grattugiate, mescolando di tanto in tanto.

    Quando il miele sarà ben caldo (ve ne accorgerete perchè diventerà molto liquido), immergete una cartellata e quando sarà bel intrisa scolatela prelevandola con una pinza da cucina oppure aiutandovi con due forchette.

    Disponete man mano le cartellate, una sopra l’altra, su un vassoio bello capiente e spolveratele con i confettini colorati.

    Lasciate raffreddare completamente e gustate le cartellate pugliesi in buona compagnia, accompagnando con un buon moscato del Salento 😀

    Buon appetito! Unoduetre… si mangia! 😀

  4. Avete mai provato le cartellate al vino cotto? Sono un’altra specialità della Puglia! 😀

Le cartellate si conservano per diversi giorni in luogo fresco ed asciutto, anche se vi assicuro che finiranno in fretta! 😀

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Pubblicato da Anna Cimmarusti

Sono Anna, mi piace ridere, sono curiosa di conoscere tutto quello che ancora non so e naturalmente adoro cucinare! Un po' come si giocava da bambini... ecco il mio Unoduetre... si mangia!

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