Cartellate pugliesi al vincotto

Le Cartellate o come si chiamano in dialetto “Carteddate” sono dei dolci tipici pugliesi che si preparano nel periodo delle Festività natalizie, di Pasqua ed anche a Carnevale! 😀

Sono dei dolcetti che vengono impastati con farina, olio extravergine di oliva e vino bianco o marsala, fritti e successivamente bagnati nel vincotto di uva o fichi e poi decorati con zuccherini colorati, oppure vengono bagnati nel miele e poi decorati con granella di mandorle.

In alcune zone della Puglia  il vincotto viene utilizzato nell’impasto e l’olio extravergine di oliva viene aromatizzato con scorza di arancia e limone

Io ho eseguito la ricetta che mi ha insegnato mia mamma…. che a sua volta ha imparato da mia nonna e ne sono affezionatissima! 🙂

Le cartellate sono dei dolcetti golosissimi e semplici da realizzare, hanno solo un piccolo grande difetto…. finiscono in un lampo!!! 😀

Prendete carta e penna per la lista degli ingredienti e poi seguitemi in cucina così vi spiego la ricetta!

Ecco cosa vi serve:

cartellate
  • Preparazione: 10 (più il tempo di riposo) Minuti
  • Cottura: qualche minuto Minuti
  • Difficoltà: Bassa
  • Porzioni: circa 75 cartellate
  • Costo: Economico

Ingredienti

  • 1 kg Farina 00
  • 200 ml Olio extravergine d'oliva
  • 220 ml Vino bianco (oppure vino Marsala)
  • 1 pizzico Sale
  • q.b. Olio di semi di arachide
  • 250 ml Vincotto (circa)
  • q.b. Zuccherini colorati

Preparazione

  1. cartellate

    Per preparare le cartellate pugliesi, cominciate così:

    Versate la farina a fontana su una spianatoia a cui avrete aggiunto un pizzico di sale.

    In un pentolino scaldate l’olio extravergine di oliva ed il vino, dopodiché, senza scottarvi, versatene un po’ nel centro della farina e cominciate ad impastare, aggiungendolo man mano fino a completo esaurimento.

    Impastate molto bene e a lungo e aggiungete altro vino se necessario, fino ad ottenere un panetto liscio ed elastico.

    Avvolgete il panetto in della pellicola trasparente e lasciatelo riposare un’oretta.

    Trascorso il tempo di riposo, prelevate un pezzo di impasto alla volta e tiratelo a sfoglia sottile, poi con la rotella dentellata ricavate delle strisce larghe circa 4 cm e lunghe circa 30.

    Ora componete le cartellate in questo modo:

    Pegate a metà la striscia nel senso della lunghezza e, iniziando da un’estremità pizzicate la pasta a intervalli regolari di circa 3-4 cm, in modo da formare tante tasche.

    Arrotolate su stessa la striscia, unendo le pareti delle varie tasche fra di loro in modo che rimangano aperte. Sigillate bene l’estremità finale formando come una rosellina. (vedi foto in basso)

    Lasciate asciugare* le cartellate tutta la notte o almeno 6 ore e poi friggetele in abbondante olio caldo fino a che non si saranno dorate su ambo i lati.

    Scolatele e ponetele su della carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.

    *Lasciare asciugare le cartellate e molto importante perchè eviterete che assorbano troppo olio durante la cottura .

    In un pentolino versate il vincotto e fatelo scaldare, poi abbassate la fiamma al minimo e immergete una cartellata alla volta, bagnandola bene su tutti i lati, dopodiché sistematele a strati, man mano su un vassoio oppure in un contenitore di vetro.

    Decorate con gli zuccherini colorati ed ecco che le cartellate sono pronte!

    Buon appetito! Unoduetre… si mangia!

    Grazie per la vostra lettura, alla prossima ricetta!

  2. cartellate pugliesi

    Cos’è il vincotto?

    Il Vincotto di fichi è una “conserva casalinga” tipica pugliese che viene utilizzata soprattutto per la preparazione di alcuni dolci tipici locali

    Questo prodotto, tipico della tradizione contadina, è un vero e proprio nettare, un prodotto esclusivo della regione Puglia che esalta i sapori e che si ottiene dai frutti molto maturi del fico da cui si estrae un liquido scuro, molto denso, molto dolce e con un profumo intenso.

    La variante del vincotto di fichi è il Vincotto di uva che invece si ottiene dal mosto di uva appena pigiato; si utilizza uva raccolta tardivamente per avere una maggiore concentrazione di zuccheri; il risultato è un liquido di colore scuro con riflessi rossi più o meno intensi, molto dolce e denso per la caramellazione degli zuccheri presenti nel mosto di uva.

    È simile ad uno sciroppo, difatti in passato veniva anche utilizzato come rimedio naturale per la tosse, e ha proprietà antiossidanti e benefiche per la salute.

    Si conserva (o si acquista) in bottiglie di vetro.

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Pubblicato da Anna Cimmarusti

Sono Anna, mi piace ridere, sono curiosa di conoscere tutto quello che ancora non so e naturalmente adoro cucinare! Un po' come si giocava da bambini... ecco il mio Unoduetre... si mangia!

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