Foodblogger per un giorno – puntata n°3: Profiteroles ai due cioccolati by Lellina

Ecco che riapre la piccola rubrica dedicata alle ricette dei lettori.
Questa volta la protagonista è Elena, in arte Lellina. Mi ha contatta un paio di giorni fa, tramite email, e si è subito dimostrata entusiasta di fare parte di questa rubrichetta!
E io altrettanto entusiasta di poter aprire il mio blog alla sua ricetta.
Tra l’altro scopro che ha un piccolo blog anche lei, questo qua , nato da poco, ma già molto ben curato e vario, che spazia dalla cucina, alla musica, al vivere la vita in generale (viaggi, esami, esperienze) XD
Quindi “bando alle ciance” e lasciamo spazio a lei…perché oggi è lei la protagonista della nostra ricetta.
La nostra Foodblogger per un giorno…
Se vi ho messo curiosità andate a trovarla sul suo blog…oppure anche sulla sua pagina Facebook,

Pretzelini – Panini a forma di pretzel tedeschi

Pretzelini…non lasciatevi sviare dal nome. Non sono mini-pretzel.
Sono dei panini a forma di pretzel.
Il Natale si avvicina e mi sono detta che devo assolutamente fare delle ricette natalizie.
ottimo, se non fosse che so da che parte cominciare! XD
perchè non sono una grande fan delle feste quelle con le lettere maiuscole, e in casa mia il Natale sì che si festeggia, ma non abbiamo delle ricette tradizionali, come in molte famiglie, che ogni anno, con cura quasi maniacale, preparano sempre lo stesso rigoroso menù.
intendo sia per il dolce che per il salato. non abbiamo mai festeggiato un Natale con un dolce tipico natalizio (se non quelli appunto comprati, tipo Pandoro e Panettone), per il resto siamo sempre andati ad estro, quello che ci andava e piaceva sul momento.
così, nel momento di mettermi a cucinare qualcosa di natalizio mi sono trovata in difficoltà.
non ho un vero repertorio da cui pescare.
non posso andare a frugare nell’agenda di mia mamma che è il mio libro guida, sopratutto in materia di dolci, perchè non esiste una sezione “Natale”.
così ho deciso.
e vi cucinerò io qualcosa che mi fa Natale.
magari non sarà qualcosa proprio di natalizio al 100% ma per me cattura lo spirito del Natale! XD
cioè i Pretzeln.
io adoro i pretzeln, in tutte le forme e misure, da quelli piccolini e croccanti che si comprano al supermercato, a quelli giganti che si trovano alle feste della birra.
sono come le ciliegie per me. una volta sentito il sapore, non riesco a smettere.

“50 sfumature di…mela” – Tortine alle mele con cuore al caramello salato

Quella che presento oggi è la mia seconda ricetta per il progetto “50 sfumature di…mela” che vede coinvolti numerosi blog alle prese con ricette a base di mele.
In questa ricetta la mela non è la sola protagonista ma bensì una delle attrici principali che rendono queste tortine uniche.

Le tortine alle mele con cuore al caramello salato sono un’intuizione che avuto mentre facevo il caramello salato.
perchè ovviamente quando stai facendo una ricetta, mica ti puoi concentrare solo su quella? XD
no! devi già essere con la testa a quella successiva.
problemi che forse solo un blogger può comprendere XD
stavo preparando questo caramello al burro salato, ne avrete assolutamente bisogno per fare questa ricetta perchè è un caramello molto denso, e mi sono chiesta “e se invece che liquido liquido, lo facessi più compatto? di modo che poi potrei infilarlo dentro il tortino?”
e così ho tentato. l’ho fatto, l’ho riposto in frigo, e ho atteso il giorno dopo, incrociando le dita.
perché qui si va un po’ di esperimenti, e il risultato non è mai certo fino a che il dolce non è sul cucchiaio, e poi subito dopo nella mia bocca.
ma voglio rassicurarvi, le ricette che troverete sul blog hanno passato tutte le mia ferrea e rigidissima selezione. XD
il giorno dopo è infine giunto, e con un po’ di trepidazione ho sfoderato le mie magnifiche cocottine preferite, e mi sono accinta a fare le tortine alle mele.
che altro non sono che dei semplicissimi tortini quattro quarti (ossia stesso peso di uova, farina, burro e zucchero) alle mele e aromatizzati allo zenzero.

Caramello al burro salato – denso per farciture

Prima di parlarvi del caramello al burro salato vorrei spendere due parole su questo burro, il Lurpak.
tempo fa assaggiai il burro Peppino Occelli, burro famosissimo per la sua bontà, ha addirittura vinto il premio come burro più buono del mondo.
siccome non mi fido generalmente dell’opinione comune (sono una da “se non vedo non credo” o meglio “se non assaggio non credo”) l’ho voluto assaporare e sperimentare con le mie papille gustative.
ne rimasi ammaliata perchè in effetti è stra-buono, ottenuto da panne centrifugate e non da affioramento, che non si capisce bene che differenza ci sia in termini di risultato finale (burro è e burro rimane in entrambi i casi) ma sembra essere una garanzia di qualità.
lo bollai subito come “il burro più buono che avrei mai potuto incontrare” e io sono ghiotta di burro.
fino a quando non mi sono imbattuta nel Lurpak , un burro danese.
ora non so se siete mai stati in Danimarca. io sì.
lì le mucche le trattano meglio dei cristiani. va a provare a non essere buono il burro!
innanzitutto la densità delle mucche, almeno nello Jutland, ossia la penisola danese, è assai superiore a quella delle persone (sono quasi tutti paesini-ini di campagna e le strade disseminate di stupende fattorie), secondo dettaglio se ne vivono libere e indisturbate nei campi, all’aria aperta, brucando l’erbetta fresca.

50 sfumature di…mela – Soffiato di farina di castagne e mele

Ok lo ammetto, forse sto un po’ esagerando.
ma aspettavo l’autunno per sfornare a raffica dolci con farina di castagne, e anche per sfornane torte di mele che sono la mia passione, quindi ho trovato una soluzione di compromesso con questo Soffiato di farina di castagne e mele, che è un incrocio tra le due cose e mette d’accordo un po’ chiunque, gli amanti delle castagne e quelli delle mele!
perchè d’estate non fa esattamente voglia di mangiare dolci con le castagne (vagamente di più quelli con le mele che risultano più freschi), e anche un po’ perchè la farina in quel periodo costa un’eresia.
così mi ero astenuta, da quando ho aperto il blog (ossia maggio) dal preparli.
ma adesso mi devo sfogare. quindi lasciatemi fare e abbiate pazienza! XD
dopo i Mini-castagnacci toscani, dopo il Fondente di farina di castagne, dopo i Necci toscani….eccomi qua a presentarvi il Soffiato di farina di castagne e mele.

Torta soffice all’olio con carote, cocco e cioccolato

Torta soffice all'olio con carote, cocco e cioccolato

La torta soffice all’olio con carote, cocco e cioccolato è il mio secondo repost. sempre che si chiami così, s’intende.
una riedizione di un vecchio post, insomma. tanto per parlar chiaro.
di cancellare il mio vecchio orribile post non mi va proprio, anche perchè questo blog è ormai una estensione di me, della mia personalità, un figlio quasi, e cancellarne un pezzo è come tagliarsi un braccio (vabbè, ora non esageriamo, ma insomma avete capito il senso), così preferisco darvi una versione migliorata dell’articolo, con più foto e foto migliori sopratutto. e anche foto del procedimento, che male non fanno!
non preoccupatevi, non ho finito le ricette.
ne ho ancora tonnellate da sperimentare.
credo solamente che questo post abbia bisogno di una svecchiata, un upgrade, una botta di vita insomma.
e magari cari nuovi lettori, vi farà anche piacere leggerlo, sepolto da mesi e mesi di articoli, era un po’ che non vedeva alla luce.
ho scoperto che anche una mia carissima collega, Giulia di Fun&Food, ogni tanto estrae dal suo magnifico cilindro qualche post un po’ datato, e ci delizia con un “vediamo cosa cucinavo un anno fa!” (ed è proprio così che ho scoperto i suoi bellissimi Button Cookies!)
bhe io un anno fa non proprio posso dirlo, visto che sono online da soli 6 mesi (compiuti un 3-4 giorni fa) ma in G-style dico: “vediamo cosa cucinavo circa 6 mesi fa?”
Camillona al cocco e cioccolato.
orribile vero?

Spuntino dei taglialegna – Pudding canadese con copertura croccante

Spuntino dei taglialegna - Pudding canadese con copertura croccante

Jingle bells, jingle bells….ah non è ancora Natale?
pensavo di sì!
dalle maniche corte e il plaiddino sul letto siamo passati al felpone e il piumone imbottito, in poco meno di 1 settimana.
così ho pensato di fare un dolce con i datteri, che più invernare di così!
inoltre oggi vi stupirò con effetti speciali.
tutto è andato benissimo.
niente imprevisti, niente contrattempi, niente ingredienti mancanti, niente sfighe.
perchè con la pratica si impara, e ci si fa furbi, e dopo l’inconveniente dello zenzero mancante in Apple gingerbread, mi sono organizzata il giorno prima, in modo di arrivare a fare il dolce con tutto in casa. niente scuse, niente intoppi.
così il mio viaggio alla scoperta della pasticceria anglossassone continua indisturbato.
è un po’ che sto sperimentando vari dolci e dolcetti della tradizione inglese, americana, e questa volta è toccato a quella canadese, con lo Spuntino dei Taglialegna.
sono sapori particolari, diversi a quelli a cui siamo abiutati, più speziati, con consistenze molto diverse, ma che io sento molto vicini ai miei gusti.
li amo.
e quindi ve li dovete sorbire XD

Gnocchi alla romana…o forse dovrei dire alla viareggina?

Gnocchi alla romana...o forse dovrei dire alla viareggina?

Ecco un altro piatto per la poco affollata sezione “salati per caso” che vista la riuscita del piatto di oggi sarei anche lì lì per rinominarla “salati per sbaglio”…
infatti oggi poche foto. solo 4!
che è successo? vi starete chiedendo…io che di solito vi ammorbo con decine e decine di foto ogni post!
beh è successo che gli gnocchi alla romana non sono belli. per niente.
è inutile che provi a farli sembrare carini, attraenti, simpatici o quant’altro.
brutti sono e brutti restano.
i miracoli non so farli.
quindi eviterò di fare un servizio fotografico lungo un km.
le vostre pupille mi ringrazieranno, credetemi, nel preciso istante in cui vedrete le pochissime foto che ho deciso di allegare qui sotto, tenetevi stretti.
in realtà, a posteriori, ho capito che avrei dovuto farli in una bella pirofilina elegante (bischera io, che ce l’ho pure) e lasciarli lì bellini bellini, tutti a schiera. ordinati.
senza che mi si scombinassero tutti per trasferirli in un piatto.
pure brutto ad onor di cronaca. no dico, ho scelto pure il piatto più brutto che avevo.
piatto brutto per cibo brutto, in effetti ci sta. non fa una piega.
ma siccome le cose per farle bene bisognerebbe farle 2 volte, o almeno così dice il detto, ho fatto questi gnocchi in cessissima vaschetta cuki alluminio, e non potevo presentarli con quella.
i dolci sono molto più belli e fotogenici dei piatti salati, e qui non si discute.
certo…qualcuno potrebbe aver da ridire, e non a torto.
ci sono certi chef che riescono a far sembrare un capolavoro anche un uovo al tegamino.
ma io non sono uno chef. quindi. 1+1.
casomai un’ aspirante pasticcera…

Dolce di zucchine viareggino – la Scarpaccia

Dolce di zucchine viareggino - la Scarpaccia

questa è una ricetta bis. una Scarpaccia-bis.
perché la prima versione non era proprio standard.
In Scarpaccia Viareggina avevo dato una mia interpretazione della ricetta classica, ossia il dolce di zucchine tipico della mia cittadina. in realtà non avevo snaturato la ricetta, avevo mantenuto dosi, quantità e ingredienti. ma i puristi della Scarpaccia inorridirebbero a vederla cotta in stampi monoporzione.
e di silicone poi!!!
obbriobrio!
quindi è giunta l’ora di fare un vero e proprio omaggio, se non tributo, al dolce più famoso della mia città. e devo ammettere con un po’ di timidezza, conosciuto SOLO nella mia città 😛
ma perchè?
non perché è cattivo. anzi.
è solo STRANO.
ma parecchio strano.
perché zucchine e zucchero sono un abbinamento che lì per lì ti lascia un po’ perplesso.
fin quando non lo assaggi. e te ne innamori.

Muffin con farina di orzo, mirtilli e yogurt

Muffin con farina di orzo, mirtilli e yogurt

Se avete letto il post di ieri (Sandwich di brownies con crema di burro) vi avevo accennato al fatto che i miei zii stanno ristrutturando casa accanto all’hotel.
beh ieri hanno scoperto sotto strati e strati di intonaco vecchi affreschi risalenti probabilmente ai primi del 900, quando si pensa che la casa sia stata costruita.
la casa era dei miei nonni…inutile dire che è stato stranissimo scoprirlo.
mi ha fatto un effetto assurdo, ero tutta galvanizzatissima, tipo in modalità da “scoperta archeologica”. pensare a quante notti da piccola ho passato sotto quei soffitti bianchi senza sapere cosa nascondessero, ignara dei loro segreti, sepolti da strati di vernici anonime e moderne che non avevano alcuna storia da raccontare, mentre le storie erano celate, in attesa di essere scoperte e riportate alle luce…100 anni dopo.
chissà se i miei nonni sapevano….chissà chi li ha dipinti…chissà in che periodo (la casa è situata a 50 mt da una famosa villa liberty di fine 800, Villa Argentina, sarà stata costruita e dipinta nello stesso periodo? ) un sacco di domande si affollano nella mia testa da ieri.
ma adesso è il momento di fare un po’ di chiarezza, e quale modo migliore se non pesare ingredienti e seguire un procedimento quasi “alchemico”?
era un po’ che non vi ripronevo dei muffin…e forse stavate anche tirando un sospiro di sollievo, dato che era tutta l’estate che cucinavo muffin su muffin su muffin.
ma le vecchie abitudini sono dure a morire, ed è un dolcetto che adoro, perchè è semplice e veloce da fare, è monoporzione e si può semplicemente congelare e scongelare quando serve (quindi adattissimo da servire a colazione ai clienti!).