Un famoso primo piatto della cucina romana, a base di pasta corta (io ho usato i rigatoni) condita con sugo di pagliata di vitello (che non è altro che l’intestino tenue del vitellino da latte), peperoncino piccante e pecorino romano grattugiato.
Trattandosi di filamenti di intestino, la pagliata non è gradita a molti, pertanto, prima di mettervi ai fornelli, vi consiglio di consultare i vostri commensali.
Per la sicura riuscita del piatto, è fondamentale usare vitellino da latte: per questo, rivolgetevi al vostro macellaio di fiducia, evitando accuratamente il banco frigo del supermercato.
Ingredienti per 2 porzioni:
200 gr di rigatoni (o altra pasta corta)
400 gr di pagliata di vitello spellata
1/2 cipolla
400 ml di passata di pomodoro
1 gambo di sedano
un bicchiere di vino bianco
olio extravergine di oliva q.b.
una manciata di pecorino romano grattugiato
peperoncino macinato q.b.
sale
Procedimento:
Lavare la pagliata sotto acqua corrente poi tagliarla in strisce lunghe 20-30 cm.
Legare le estremità delle strisce di pagliata formando una ciambella.
Tritare finemente la cipolla.
Tagliare il sedano a rondelle.
Rosolare la cipolla tritata in una padella con un filo di olio extravergine di oliva.
Quando la cipolla comincerà a dorare, aggiungere il sedano e la pagliata, quindi cuocere per una decina di minuti.
Sfumare con il vino bianco.
Quando il vino sarà evaporato, aggiungere la passata di pomodoro e un pizzico di peperoncino piccante macinato.
Cuocere a fuoco basso per almeno due ore, coprendo la padella con il coperchio.
Mescolare di tanto in tanto con un cucchiaio di legno, per evitare che il sugo si ritiri eccessivamente e/o si attacchi al fondo della padella.
Riempire una pentola d’acqua e portarla a ebollizione per cuocervi la pasta.
Quando l’acqua comincerà a bollire, tuffarvi la pasta e scolarla al dente.
Saltare i rigatoni nella padella con il sugo preparato, mescolando bene per far insaporire la pasta.
Servire La pajata con una spolverata di pecorino romano grattugiato in superficie.
by unacucinadasingle | Commenti disabilitati su La pajataDimmi dove
Uno dei piatti più apprezzati della cucina romana a livello mondiale: la carbonara, un primo piatto semplice, condito con uova, guanciale, pecorino e pepe (opzionale).
Oltre alla versione classica, ultimamente molti chef della capitale si sono specializzati nelle cd. “carbonare rivisitate”: con panna acida, con carciofi, con una spolverata di zafferano o di tartufo nero, con pistacchi di Bronte, ecc.
Ma io mi chiedo: perché rivisitare un piatto che conquista i palati di tutti con la sua semplicità da quasi un secolo??
Ecco a voi il racconto di Roma in 7 carbonara, ovvero dove mangiare la migliore carbonara di Roma, preparata sempre e solo con uova, guanciale e pecorino.
Una storica trattoria romana nata nel 1961 e oggi gestita dal figlio del fondatore, a cui è dedicato il locale.
Nel menu sono presenti rigorosamente piatti della cucina romana, preparati con ingredienti freschi e di prima scelta: rigatoni con la pajata, cacio e pepe, saltimbocca alla romana, abbacchio allo scottadito, fiori di zucca, carciofi, ecc.
Il locale è piccolino, in stile casereccio, con cucina vista tavoli, accogliente, poco confusionario e i camerieri sono molto simpatici, cordiali e attenti alle esigenze della clientela.
I piatti serviti sono abbondanti e con un buon rapporto qualità-prezzo, che vi consentirà di mangiare ottima cucina romana senza svuotare il portafoglio.
La carbonara è divina, vellutata, non eccessivamente pesante né unta.. Una vera prelibatezza!
Famosa osteria romana alle pendici del Monte di Testaccio, di proprietà di Flavio De Maio, noto cuoco che si è fatto le ossa nella cucina di “Da Felice” a Testaccio.
Molti considerano la carbonara di Flavio la più buona della città, vellutata e cremosa,
La carbonara di Flavio è preparata con guanciale tagliato a pezzi e rosolato nell’olio extravergine di oliva, un’emulsione di uova fresche e acqua di Nepi, pecorino romano grattugiato.
Prezzo: 9€.
Pipero al Rex (Corso Vittorio Emanuele 246)
Segnalato anche dalla Guida Michelin, Pipero al Rex è un ristorante di altissima qualità, dove potrete assaggiare piatti della tradizione romana reinterpretati dal grande chef stellato Alessandro Pipero.
La location è bellissima, moderna, sofisticata ma al tempo stesso accogliente e intima.
I prezzi sono più alti della media ma giustificati dalle materie prime di alta qualità (Pasta Felicetti, uova fresche e guanciale, la fantasia e l’estro che caratterizzano i piatti serviti, e il servizio impeccabile.
Il ristorante perfetto per una cena romantica a base di piatti della tradizione capitolina.
Trattoria testaccina aperta nel 1936 e da subito diventata la regina indiscussa del panorama gastronomico tradizionale romano.
Sebbene il piatto forte sia la cacio e pepe, anche la carbonara a mio avviso è una delle migliori di Roma: cremosa, vellutata, con un equilibrio perfetto di ingredienti.
I prezzi sono più alti della media ma rapportati alla qualità dei prodotti offerti, all’attenzione mostrata verso al cliente e alla bella location.
Non è raro trovare dei Vip a pranzo da Felice: non dimenticate lo smartphone a casa!
La vera cucina romana nel cuore del quartiere da sempre simbolo di Roma: Trastevere.
L’ambiente è informale e accogliente, ben arredato, con camerieri gentili, simpatici e disponibili.
Da Checco il menu contempla esclusivamente piatti della tradizione culinaria romana, preparati con ingredienti freschi e serviti in porzioni abbondanti.
Un locale dove si respira un’atmosfera cordiale e informale, dove viene servita la cucina romanesca di una volta ad un rapporto qualità-prezzo eccellente.
Uno dei forni più famosi del panorama romano, dal 2006 da Roscioli è possibile assaggiare anche primi piatti della tradizione culinaria romana.
Il più apprezzato? La carbonara, preparata con spaghettoni Verrigni trafilati al bronzo, guanciale di Valle Imperiale, pecorino romano DOP 24 mesi e uova fresche, di cui sono usati solo i tuorli) e pepe Sarawak.
Il tocco in più? La possibilità di acquistare il “Carbonara kit Roscioli” al costo di 23€.