natale 2020

Stelle di Natale

Stelle di Natale
Stelle di Natale

Stelle di Natale

Le Stelle di Natale sono dei soffici biscotti aromatizzati all’arancia e alla vaniglia, ideali nei pomeriggi invernali per accompagnare una tazza di the (un the bianco o un the agli agrumi).
Sono biscotti di facile realizzazione, adatti ai celiaci (perchè fatti con farina di riso), ai vegani (perchè privi di uova, burro e derivati di origine animale) e a chi è a dieta (perchè poveri di grassi e a basso contenuto di zucchero).
Quando ero piccola, il pomeriggio del 7 dicembre mia nonna preparava questi biscotti per servirli ai parenti e agli amici che sarebbero venuti nei prossimi giorni per la cd. “visita di Natale” e io quindi li ho sempre concepiti come “i biscotti che danno il via alle festività natalizie”.

La ricetta di mia nonna ovviamente prevedeva l’uso dei classici ingredienti della cucina italiana (uova, burro, zucchero, latte e farina) ma io ho voluto alleggerire la ricetta in modo da poter fare merenda senza troppi sensi di colpa. Il risultato? Non burrosi come la versione originali ma sicuramente friabili e profumati. Ecco a voi la ricetta.

 

 

Ingredienti:

125 gr di farina di riso
1 cucchiaio di cremor tartaro
3 cucchiai di zucchero di canna (io per allegerirli ulteriormente ho usato il dolcificante Stevia)
La buccia grattugiata di un’arancia
40 gr di olio di mais
1 cucchiaio di succo di arancia
1 bustina di vanillina
Un pizzico di sale

 

 

Procedimento:

Grattugiare la scorza di un’arancia.
Spremere l’arancia per ricavarne il succo.
In un recipiente unire la scorza di arancia, 3 cucchiai di succo di arancia, un bustina di vanillina, tre cucchiai di stevia, un cucchiaio di cremor tartaro, un pizzico di sale e mescolare bene fino ad ottenere un composto omogeneo.
Adagiare la farina su una spianatoia, versarvi sopra il composto liquido e impastare per creare una bella palla di pasta elastica.
Avvolgere la palla nella pellicola trasparente e lasciarla riposare in frigo per almeno un’ora.
Trascorso il tempo di attesa, preriscaldare il forno a 180 gradi.
Subito dopo, prendere l’impasto e stenderlo con l’ausilio di un mattarello per ottenere una sfoglia non troppo sottile.
Usare una tagliabiscotti a forma di stella per dare la forma ai biscotti.
Adagiare ogni biscotto su una teglia rivestita di carta forno e cuocerli in forno gia’ caldo a 180 gradi per 15 minuti.
Sfornare i biscotti e lasciarli raffreddare su una gratella all’aria aperta, in modo che induriscano un po’.

Bocconotti

Bocconotti
Bocconotti

Bocconotti

I Bocconotti sono dolcetti tipici della mia terra, l’Abruzzo, che mia nonna prepara sempre durante il periodo natalizio, ma talvolta anche nel corso dell’anno, per rendere più gustose le merende dei suoi nipoti.

La mia nonna solitamente usa la marmellata scura per il ripieno dei bocconotti (quindi marmellata di uva, di amarene o di ciliegie), ma, quando vuole esagerare, sostituisce la marmellata con generose cucchiaiate di Nutella.

Il mio parere?

Quelli con il ripieno di marmellata sono più buoni perché quelli con la Nutella sono sempre leggermente meno morbidi e tendono a seccare più in fretta.
Questi tortini ricordano vagamente i più famosi “pasticciotti leccesi”, con la differenza che questi ultimi sono ripieni di crema pasticcera e vengono spennellati con l’uovo in superficie, prima della cottura in forno.

I bocconotti invece sono più soffici, quasi come i muffin, sono ripieni di marmellata, ideali per colazione o come merenda, accompagnati da una bella tazza di cioccolata calda o di the.

 

Ingredienti:

200 g di farina 00

80 g di zucchero (io ho usato lo zucchero di canna)

2 uova (1 intero e 1 tuorlo)

90 g di burro

1 cucchiaino di lievito per dolci in polvere

1 bustina di vanillina

50 gr di marmellata d’uva

 

 

Preparazione:

In una ciotola, mescolare la farina con lo zucchero, le uova, il burro tagliato a cubetti, la vanillina e il lievito in polvere per dolci, impastare fino ad ottenere un composto liscio ed elastico.

Formare una palla, avvolgerla nella pellicola e farla riposare in frigorifero per 1 ora.

Riscaldare il forno a 180 gradi.

Stendere la pasta su una spianatoia e ricavare tanti dischetti con i quali foderare gli stampi da Cupcake in silicone.

Versare al centro di ogni dischetto due cucchiai di marmellata d’uva.

Ricoprire con un altro dischetto di pasta.

Infornare a 180 gradi per 20 minuti.

Sfornare e, a piacere, cospargere con lo zucchero a velo e poi servire.

Tortellini in brodo

Tortellini in brodo
Tortellini in brodo

Tortellini in brodo

I tortellini sono un piatto tipico dell’Emilia Romagna (a dirla tutta, la ricetta dei tortellini in brodo è stata anche depositata presso la Camera di Commercio di Bologna negli anni ’70 dalla “Dotta Confraternita del Tortellino”), dove erano preparati già dal 1300 e serviti con brodo di cappone (mentre oggi, nei ristoranti sono serviti il più delle volte conditi conditi con un ragù di carne macinata e salsiccia).

A casa mia i tortellini sono il piatto della domenica e, più in generale, del pranzo del 26 dicembre, il giorno di Santo Stefano, serviti con il brodo avanzato del giorno prima.

Per questa ricetta, ho usato i tortellini confezionati ripieni di prosciutto crudo, ma voi potete usare indifferentemente quelli ripieni di ricotta o di verdura, a vostro piacimento.

 

Ingredienti per 4 porzioni:

500 gr di tortellini freschi
4 litri d’acqua (io ho preparato il brodo ma voi potete rimediare su quello fatto con il dado granulare vegetale o di carne, in base alle vostre preferenze)
100 gr di noce di manzo
200 gr di girello
1/4 di gallina
Una costa di sedano
1 cipolla
1 carota
Qualche foglia di prezzemolo

Procedimento:

Versare l’acqua in una pentola insieme ai pezzi di carne, e lasciar riposare per circa 30 minuti.
Mettere la pentola sul gas, a fuoco basso, e portare l’acqua a ebollizione.
Salare.
Pelare  e affettare la carota.
Aggiungere il sedano, la carota, il prezzemolo, la cipolla nella pentola con l’acqua e la carne e far sobbollire.
Coprire la pentola con il coperchio e cuocere a fuoco bassissimo per almeno 3 ore.
Dopo 3 ore, rimuovere con una schiumarola lo strato untuoso, buttare i tortellini nel brodo e cuocere per 2-3 minuti, giusto il tempo di farli tornare a galla.
Spegnere il gas e servire i tortellini in brodo ben caldi (senza la carne e le verdure lesse), magari accompagnati con qualche cucchiaio di parmigiano grattugiato.

Salmone marinato con uvetta

Salmone marinato con uvetta
Salmone marinato con uvetta

Salmone marinato con uvetta

Una ricetta per un secondo piatto particolare, che unisce il sapore deciso del salmone al dolce dell’uvetta sultanina. La marinatura conferisce al salmone un sapore agrumato (grazie alle scorze grattugiate del limone e dell’arancia), trasformando una ricetta semplicissima, che non richiede neanche l’uso di fornelli, in un piatto sfizioso e in grado di soddisfare anche i palati più sofisticati, perfetto se accompagnato con un calice di vino bianco.

Per la ricetta, ho usato il salmone a fette norvegese, ma voi potete usare anche quello affumicato, in base alle vostre preferenze, o addirittura usare il trancio di salmone.

Ingredienti per una porzione:

3-4 fette di salmone (affumicato o non, in base ai vostri gusti)

Il succo di mezzo limone

la buccia grattugiata di 1 limone

la buccia grattugiata di 1 arancia

1/2 bicchiere di aceto di vino bianco

Pepe rosa in grani q.b.

Erbe aromatiche q.b. (finocchietto, aneto, menta, erba cipollina, rosmarino)

Una manciata di uvetta sultanina

Qualche foglia di insalata

Sale grosso q.b.

 

 

Procedimento:

Versare in un mixer la scorza grattugiata del limone e dell’arancia, qualche grano di pepe rosa e un qualche grano di sale grosso (non troppo), quindi tritare il tutto per ottenere una consistenza simile alla polvere.

Cospargere le fette di salmone con la polvere di agrumi ottenuta.

In un contenitore, unire il succo di mezzo limone, il vino bianco e una spolverata di erbe aromatiche, quindi mescolare per ottenere una bella marinata omogenea.

Immergere il salmone nella marinatura e lasciarlo riposare per almeno 4 ore in frigorifero.

Trascorso il tempo di marinatura, lavare le fette di salmone sotto acqua corrente e asciugarle con un foglio di carta assorbente.

Adagiare le fette di salmone su un piatto da portata.

Lavare le foglie di insalata sotto acqua corrente e usarle per decorare il piatto.

Prima di servire, aggiungere una manciata di uvetta sultanina sulle fette di salmone.

Servire subito.

 

Bicchierini di pandoro, panna e ciliegie

Bicchierini di pandoro, panna e ciliegie
Bicchierini di pandoro, panna e ciliegie

Bicchierini di pandoro, panna e ciliegie

Ultima idea per riciclare il pandoro avanzato realizzando dei simpatici dessert monoporzione a base, appunto, di pandoro, salsa di fragole (potete sostituirla con una salsa di frutti di bosco o della crema pasticcera, rendendo però più “pesante” il dessert) e panna fresca.
Per decorare, ho usato una confezione di ciliegie al rum che ho ricevuto in regalo, ma voi potete usare anche della frutta fresca o delle meringhe.

Per un dessert più “lussurioso”, vi suggerisco di aggiungere una manciata di granello di nocciole, gocce di cioccolato (bianco o fondente) e, infine, una colata di salsa al cioccolato o alla vaniglia.

 

 

Ingredienti:

Pandoro avanzato q.b. (Va bene anche il panettone)

250 ml di panna fresca per dolci

500 gr di fragole (io ho usato le fragole surgelate)

100 gr di dolcificante (io ho usato la Stevia)

Il succo di mezzo limone

Ciliegie al rum q.b. per decorare

 

 

Procedimento:

Tagliare il pandoro in piccoli cubetti con un coltello da cucina.

Versare la panna fresca in una ciotola e montarla con le fruste (prima di montare la panna, tenetela in freezer per 10-20 minuti… un trucco della nonna!).

Preparare ora la salsa di fragole.

Se usate le fragole fresche, lavarle e tagliarle, mentre se usate le fragole surgelate, metterle a scongelare 7-8 ore prima dell’utilizzo.

Versare le fragole in un pentolino e scaldarle a fuoco basso, in modo che rilascino l’acqua.

Aggiungere il dolcificante e il succo di mezzo limone, mescolare e continuare a cuocere a fuoco basso, mescolando di continuo, fino a quando il dolcificante non sarà sciolto.

Spegnere il gas e lasciare intiepidire la salsa ottenuta.

Comporre ora i bicchierini alternando dei cubetti di pandoro, la salsa di fragole, la panna e di nuovo nella stessa sequenza, concludendo con una ciliegia al rum.

Riporre i Bicchierini di pandoro, panna e ciliegie in frigorifero fino al momento di servire.

I migliori torroni di Cremona

I migliori torroni di Cremona
I migliori torroni di Cremona

I migliori torroni di Cremona

Secondo la leggenda, il torrone nasce a Cremona nel 1441, come dolce per le nozze tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti.

Negli scritti dell’epoca il torrone era “un dolce squisito fatto con mandorle, miele e bianco d’uovo” ed oggi sono in pochi a prepararlo secondo la ricetta originaria.

Dove comprare il migliore torrone artigianale di Cremona? Ecco a voi i miei consiglI!

 

Augusto Fieschi (Via dei Lanaioli, 24)

La fabbrica Augusto Fieschi nasce nel 1867 e subito si specializza nella produzione di torroni, mostarde, cotognate, panettone, pandoro e dolci tipici.

Tutti i prodotti vengono da sempre realizzati con ingredienti selezionati e di prima qualità, spesso di natura biologica, e senza l’utilizzo di conservati e OGM.

Quanto ai torroni, questi sono realizzati secondo un’antica ricetta dell’800, con più del 50% di mandorle e una miscela di vari tipi di miele che esaltano il sapore del torrone.

Il torrone classico alla mandorla è preparato con mandorle esclusivamente italiane, al naturale e non pelate, senza aromi nè coloranti nè OGM, disponibile nella versione friabile e in quella tenera.

Al classico si aggiunge il torrone mandorlato di Cremona, friabile e disponibile nella versione Bahia (ricoperto di puro cioccolato extra fondente), Fructus (arricchito di frutta candita), al Caffè (ricoperto di cioccolato fondente e caffè macinato).

Infine il Maximus, preparato con miele di tiglio e mandorle, disponibile in versione friabile e in quella ricopera di cioccolato extra fondente Domori.

Il mio preferito? Il mandorlato di Cremona, senza dubbio!

Prezzi: 5,80€ il torrone classico alla mandorla da 150 gr.

 

 

 

Negozio Sperlari (Via Solferino 25)

Era il 1836 quando Enea Sperlari aprì questo negozio a due passi dal Duomo, per specializzarsi nella fabbricazione del torrone e della mostarda.

Il negozio ha subito conquistato il mercato italiano ed estero, tanto da diventare fornitore della Real Casa sia della Regina Madre Margherita nel 1921 sia del Principe di Piemonte Umberto nel 1929.

Un negozio accogliente, con arredi in legno vintage e personale gentile e disponibile, pronto a dispensare i migliori consigli per i vostri acquisti.

I prodotti sono tutti realizzati con l’utilizzo di ingredienti di prima scelta, senza l’aggiunta di conservanti e nel rispetto della più antica tradizione cremonese.

Qui avrete l’imbarazzo della scelta: caramelle, mostarde, confetture, graffioni di puro cioccolato, cioccolatini, liquori e torte da forno come la Sbrisolona e la Gran Mandorla, pandoro, panettone e l’immancabile torrone.

Il torrone mandorlato tenero è fantastico ed è disponibile classico, aromatizzato al limone o alla vaniglia; per i golosi non manca il torrone tenero con cacao e nocciole, e il ricoperto di cioccolato fondente.

Il mio preferito? Mandorlato tenero, as well!

Prezzi: 6,50€ il torrone mandorlato da 150 gr.

 

 

Pasticceria Lanfranchi (Via Solferino 30)

Nelle vicinanze del Negozio Sperlari, trovate la Pasticceria Lanfranchi, aperta sul finire del 1800 e da sempre luogo di ritrovo di artisti, scrittori e letterati.

Qui potrete acquistare i dolci tipici della tradizione cremonese oppure fare incetta di torroncini e torroni, tutti di rigorosa produzione artigianale.

Il torrone mandorlato classico è friabile, preparato con il 65% di mandorle (più della media), disponibile tutto l’anno.

Non manca il torrone ricoperto di cioccolato fondente al 33% e, per gli amanti della tradizione, il “violino mandorlato” che coniuga l’amore per la musica e la passione per il torrone dei cremonesi.

Prezzi: 6€ il torrone mandorlato da 150 gr.

 

 

Vergani Secondo Spa (Via Tacito 7)

Dal 1881, la ditta Vergani Secondo produce torrone, mostarda, marron glaces e cioccolatini per tutti i palati.

I torroni, fiore all’occhiello di Vergani, vengono preparati secondo l’antica ricetta tradizionale e utilizzando ingredienti freschi e selezionati con cura.

Il torrone classico alla mandorla è disponibile nella versione friabile e morbida, entrambi fantastici. Per i golosi, è disponibile anche il ricoperto al cioccolato fondente, aromatizzato agli agrumi e pistacchi, all’arancia e al limone.

Se avete l’imbarazzo della scelta, acquistate una confezione di torroncini assortiti e provateli tutti: rimarrete estasiati!