carciofi alla giudia

Finger food carciofi e bacon

Finger food carciofi e bacon
Finger food carciofi e bacon

Finger food carciofi e bacon

Un aperitivo simpatico per deliziare e soprattutto far colpo sui vostri ospiti: bruschette di pane ai semi di sesamo con mousse ai carciofi e bacon croccante, una ricetta che sembra elaborata ma in realtà è semplicissima.

Infatti, la fase più lunga è la preparazione della mousse ai carciofi che richiede circa mezz’ora.. Che ne dite, vi ho convinto??

Il termine “finger food” fu introdotto nel mondo della ristorazione all’inizio degli anni 2000, in occasione dell’Expo di Salisburgo dove venne inserito all’interno del Regolamento un programma di finger food, definiti come leccornie/spuntini da mangiare a inizio pasto, con le mani. Successivamente, gli chefs si sono divertiti nell’individuare le caratteristiche basilari del finger food:

  1. poter essere degustato in un boccone;
  2. avere il sapore salato e non dolce (altrimenti sarebbe un mignon della pasticceria francese);
  3. facilità e brevità di realizzazione;
  4. utilizzo di almeno tre ingredienti;
  5. cura nella presentazione (e negli accostamenti cromatici).

Da quanto detto, mi pare che la ricetta che vi presento di seguito rientri perfettamente nella definizione di “finger food” elaborata dagli chef stellati e dunque, non potete esimervi dal prepararla. 🙂 🙂

Ingredienti per 3 bruschette:

Tre fette di pane ai semi di sesamo (va bene anche il pane casareccio o il pane integrale, in base ai vostri gusti)

Due fette di bacon

3 carciofi sott’olio interi

1 limone

50 gr di yogurt greco

Sale, pepe

 

 

Procedimento:

Scolare i carciofini per eliminare tutto l’olio.

In un mixer, frullare i carciofi fino a ridurli in purea, poi versarli in una ciotola e unirli allo yogurt greco, mescolando per amalgamare bene il composto.

Adagiare le fette di pane sul piatto crisp e tostarle nel microonde per 6 minuti alla max potenza, funzione combi grill, girandole sull’altro lato a metà cottura.

Nel frattempo, tagliare le due fette di bacon a strisce piccole.

Spalmare la crema di carciofi sulle fette di pane tostato e poi guarnire con il bacon.

Servire i Finger food carciofi e bacon subito.

Le migliori osterie di Roma

Le migliori osterie di Roma

Le migliori osterie di Roma

Roma ha una tradizione culinaria fantatisca, che spazia dai primi ai dolci, passando per i secondi e i mitici antipasti come i carciofi alla giudia o i filetti di baccalà.

La vera cucina romana la potrete assaggiare a Trastevere, a Testaccio e a Garbatella, i quartieri “storici”, dove troverete trattorie e osterie popolari, anche se non nei prezzi.

Dove andare? Ecco a voi Le migliori osterie di Roma.

 

Osteria del sole (Via Cesare Baronio 42)

Una delle mie osterie preferite all’Appio Latino: un ristorante accogliente e ben arredato, con un design vintage e colorato che ispira subito allegria e buonumore.

Ideale sia per il pranzo che per la cena, il menu propone piatti di terra e di mare che variano in base alla stagionalità degli ingredienti.

I piatti della cucina romana sono rivisitati in chiave creativa: cacio e pepe al lime, carbonara al nero di seppia, ma anche proposte alternative come i maltagliati in brodo di castagne.

Il tocco in più: nell’attesa della prima portata, vi serviranno dei crostini da pucciare in una mousse fatta da loro, che varia quotidianamente.

Un’idea carina e che aiuta anche a non sentire troppo il tempo dell’attesa.

 

 

Osteria dei Pazzi (Via Enrico Cravero, 22/24)

Nel quartiere Garbatella, l’Osteria dei Pazzi propone ogni giorno è un piccolo gioiellino nascosto: varcato un portone Liberty, si viene accolti in un’atmosfera calda e accogliente, con luci soffuse, ideale per una cena romantica o tra amici.

Il menu propone i piatti della cucina romana rivisitati in chiave creativa, preparati con materie prime eccellenti e sempre fresche, a partire dal pane e dai grissini fatti da loro.

Ampia e ricercata la carta dei vini, alla quale si aggiunge la presenza di un sommelier competente.

I primi piatti meritano un voto in più rispetto ai secondi, ma anche i dolci valgono la pena di essere  assaggiati.

I prezzi non sono proprio da osteria (antipasti 9-13€, primi piatti 12-17€, secondi piatti 14-17€) ma comunque ben rapportati alla bontà e qualità dei piatti proposti.

 

 

Osteria Fratelli Mori (Via dei Conciatori 10)

Aperta dal 2004 e gestita, per l’appunto, da due fratelli, all’Osteria Fratelli Mori viene portata in tavola la tradizione romana familiare e accogliente.

Il locale è molto grande e dispone di oltre 100 coperti, ben arredato e in stile informale, con luci soffuse, tavoli di legno e ambienti accoglienti.

Il menu non è vasto e i piatti variano in base alla stagionalità degli ingredienti, con l’aggiunta dei “piatti del giorno”, consigliati dallo staff.

Fantastici i primi e secondi piatti della cucina romana: coda alla vaccinara, spaghettoni alla carbonara, trippa, polpette di bollito, tonnarelli cacio e pepe, rigatoni all’amatriciana, ecc.

Imperdibile il dolce, La ricotta di Ambrogio, una crema di ricotta di bufala, scorza di arancia candita e pistacchio caramellato, ideata dal papà defunto dei fratelli Mori.

I prezzi non sono economici ma comunque in linea con la bontà dei piatti: carbonara 9€, cacio e pepe 10€, polpette di bollito 15€.

 

 

Sora Lella (Via di Ponte Quattro capi, 16)

Sull’isola Tiberina, Sora Lella è una vera istituzione romana, di proprietà della mitica sora Lella (Elena Fabrizi) e oggi gestita dai nipoti.

Il ristorante si trova all’interno di una torre medievale, a ridosso del Ponte Fabricio, accogliente e ben arredatoVera istituzione di Roma, la trattoria Sora Lella è un luogo caratteristico e accogliente.

Il menu propone i piatti tipici della cucina romana, accompagnati dai salumi di Bernabei, dolci e gelati artigianali.

Tutti i piatti sono preparati anche in versione senza glutine e, oltre al menu à la carte, sono proposti anche “menu degustazione” di carne e di pesce.

Tra i primi, oltre alla cacio e pepe e la carbonara, dovete assaggiare assolutamente i “tonnarelli alla cuccagna”, ideati proprio da Sora Lella, una sorta di carbonara preparata con ben 18 ingredienti, gli gnocchi di patate di Leonessa all’amatriciana, e il polpettone della Sora Lella.

I prezzi non sono proprio da osteria (primi piatti da 16€, secondi da 20€, dolci da 9€) ma per una volta uno strappo alla regola si può fare.

 

Lo scopettaro (Lungotevere Testaccio 7)

Il locale deve il nome al fatto che, prima di essere una trattoria, pare che fosse un laboratorio di scope di saggina acquistate persino dallo Stato Pontificio!

Un giorno la proprietaria del negozio, per accontentare il marito, mise a cuocere in un angolo del negozio una pentola con della pasta e fagioli e poiché tutt’intorno si sentiva un ottimo profumo i passanti si affacciavano all’interno del negozio chiedendo se si potesse mangiare.

Questo fu il motivo per cui la signora cominciò a fare altri piatti tipici romani, e la bottega di scope si trasformò in una trattoria diventata, nel tempo, famosa in tutta la città.

Il locale è arredato in maniera molto semplice, con le tipiche tovaglie da trattoria e le pareti tappezzate di foto di personaggi famosi che hanno visitato il ristorante.

Il menu propone i grandi classici della cucina romana, serviti in porzioni abbondanti dallo staff cortese e disponibile.

Tra i primi piatti consiglio amatriciana, carbonara e tonnarelli, veramente buoni e degni di essere assaggiati. Per i secondi, buttatevi su trippa e saltimbocca, entrambi preparati secondo i dettami della cucina romana.

Per dessert, se vi è rimasto un po’ di spazio nella pancia, potrete scegliere tra tiramisù fatto in casa quotidianamente, crostata, ciambelline al vino, panna cotta e creme caramel.

I prezzi sono nella media della zona: primi piatti 10-14€, secondi piatti 13-20€, dolci 5-6€.

 

 

 

 

Verdure miste

Verdure miste
Verdure miste

VERDURE MISTE

Un contorno semplice e ricco di gusto ma che, se realizzato in quantità abbondanti, può costituire tranquillamente un piatto unico, come ho fatto io (di solito, ne preparo in quantità più che abbondanti e ne porto una porzione anche in ufficio per il pranzo, una vera delizia).

Amo le verdure, e se solo penso che fino a qualche anno fa mangiavo solo insalata, pomodori, finocchi e carote, mi viene da piangere e mi strapperei tutti i capelli!!!

Quanto tempo ho perso!!

Inoltre, le verdure sono alimenti genuini e ricchi di proprietà antiossidanti e nutritive, ricchi di fibre, sali minerali e vitamine, ma poveri di calorie, quindi un vero toccasana per prepararsi alla prova costume o depurarsi dopo periodi “stressanti” dal punto di vista alimentare (ad esempio, dopo le abbuffate natalizie).

Il mio piatto di Verdure miste è una ricetta del riciclo perché prevede l’uso di metà di tutte le verdure presenti, quindi vi conviene cuocere le verdure tutte intere e poi magare tenere le verdure avanzate per questo piatto e usarle come contorno per una bella bistecca.

 

Ingredienti:

1/2 peperone rosso

1/2 peperone giallo

una melanzana

1 zucchina

4-5 carciofini sott’olio

100 gr di ceci precotti

1/2 cipolla

qualche foglia di prezzemolo fresco

sale, olio

 

 

Procedimento:

In primo luogo, lavare e tagliare tutte i peperoni, le melanzane e le zucchine a fette.

Scaldare una piastra e, quando sarà rovente, grigliare le verdure su entrambi i lati, lasciando per ultime le melanzane a fette, che così nel frattempo perderanno un po’ di liquido nero.

Tagliuzzare le verdure grigliate e versarle in un piatto fondo o in una ciotola, in base alla quantità di verdure che avrete cotto.

Tritare finemente la cipolla e aggiungerla alle verdure nel piatto.

Aggiungere infine i carciofi sott’olio sminuzzati e i ceci pre cotti.

Infine, condire con un filo di olio extravergine di oliva, un pizzico di sale, qualche foglia di prezzemolo e servire.

Carciofi panati

Carciofi panati
Carciofi panati

Carciofi panati

Una ricetta facilissima per un secondo piatto ricco di gusto e che sarebbe amatissimo sia dal celebre poeta Pablo Neruda (per via della sua poesia “Ode al carciofo”) che dal re Carlo Emanuele I di Savoia (per via della sua citazione: “L’Italia è come un carciofo che bisogna mangiare foglia per foglia”): morbidi carciofi ripieni di una croccante panatura a base di pangrattato, parmigiano e alici, un vero e proprio tripudio di sapore (se volete, potete aggiungere anche delle molliche di pane raffermo)!!!

I carciofi sono ortaggi ricchi di fibre e sali minerali, ma poveri di calorie, e per questo particolarmente indicati per chi segue un regime dietetico ipocalorico o vuole combattere il colesterolo alto, il diabete, l’ipertensione e la cellulite. Questi carciofi sono perfetti da servire come antipasto o come secondo piatto, magari insieme a dei crostini di pane saporiti.

 

Ingredienti per 2 persone:

2 carciofi freschi

4 cucchiai di parmigiano grattugiato

4 cucchiai di pangrattato (o molliche di pane raffermo)

Qualche foglia di prezzemolo tritato

1 spicchio d’aglio

4 filetti di acciuga sott’olio

Olio extravergine di oliva q.b.

Sale, pepe

 

Procedimento:

Lavare i carciofi sotto l’acqua corrente e tagliarne le punte e il gambo.

Immergere i carciofi in acqua acidulata per non farli scurire.

In una ciotola, mescolare il parmigiano grattugiato, il pangrattato, le foglie di prezzemolo tritate, le acciughe sminuzzate, l’aglio tritato finemente, un pizzico di sale, una spolverata di pepe e tanto olio quanto basta per inumidire il pangrattato (se usate il pane raffermo, sbriciolatelo con le mani o tritatelo con il mixer).

Ora aprire il carciofo e distribuire la panatura tra una foglia e l’altra.

Cuocere i carciofi in un tegame con 4 cucchiai di olio e un bicchiere d’acqua, per circa 30 minuti.

Trasferire i carciofi in una pirofila e cuocerli per 5 minuti nel microonde alla max potenza, funzione combi grill, in modo da renderli croccanti.