l’impasto per pizza si ottiene mescolando acqua, sale e lievito, può essere fatto anche usando altri tipi di farina come ai cereali, farro, integrale ecc. Però l’impasto per pizza più utilizzato è il classico con farina tipo 0. La quantità dell’acqua può variare a seconda del tipo di impasto che si vuole ottenere e della forza della farina utilizzata. Anche la quantità del lievito cambia in base ai tempi di lievitazione che abbiamo e alla quantità di farina che ci serve. Io personalmente aggiungo un’ altro ingrediente che la rende molto più friabile, lo strutto, ne uso un 5% sulla quantità di farina utilizzata. Vi garantisco che il risultato è favoloso. Con questo tipo di impasto potrete preparare pizze, panzerotti e pizze farcite. Ora vi lascio alla ricetta e qualche idea per utilizzarla!!
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- CostoMolto economico
- Tempo di preparazione10 Minuti
- Tempo di riposo6 Ore
- CucinaItaliana
Ingredienti
Procedimento
Nella ciotola della planetaria mettete la farina, sciogliete il lievito nell’acqua tiepida e versatela all’interno, lavorando con il gancio attivate a velocità bassa per 5 minuti, dando il tempo alla farina di idratarsi, poi unite lo strutto e aumentate a media velocità, lavorate ancora per circa 5 minuti. Infine aggiungete il sale.
Trascorsi 10 minuti di lavorazione si sarà formata la maglia glutinica e l’impasto dovrà risultare liscio.
Coprite l’impasto con della pellicola e fatela lievitare per circa 3 ore. D’inverno i tempi possono allungarsi anche fino a 5/6 ore.
Al termine della prima lievitazione proseguite con la seconda fase.
A questo punto formate delle pallina da circa 180 g per una pizza aperta in padella, da 250 g per delle pizze ripiene. Fatele lievitare per 2/3 ore. Trascorso il tempo della seconde lievitazione (l’appretto) potrete decidere come utilizzare il vostro impasto.
Consiglio
Se volete potrete conservare l’impasto in un contenitore in frigo dopo la prima lievitazione per 1 giorno, per poi farla rinvenire a temperatura ambiente per la seconda lievitazione, oppure farla maturare in frigo avendo formato già i panetti. Ma se preferite conservarla più a lungo potrete congelarla dopo la prima lievitazione, farla scongelare e avviare la seconda lievitazione.
Dosi variate per porzioni
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