CROSTATA DI FICHI SECCHI E RICOTTA

CROSTATA DI FICHI SECCHI E RICOTTA – Ricetta di Piero Benigni – Questo mio dolce è semplice, facile e buono. Si prepara in poco più di un’ora e piace in genere a tutti. È adatto come dopo-pasto e come spuntino in molti momenti della giornata sia in casa che in ufficio, a scuola o in viaggio.
A metà autunno appaiono sul mercato i fichi secchi, degno proseguimento di quelli freschi che troviamo a giugno e settembre. Si gustano come sono ma ci si fa anche qualche dolce: io li ho usati per dei biscotti che potete vedere fra i link in fondo a questa ricetta. Sono solo un po’ costosi, tanto che sarei per una raccolta di firme per togliere dai dizionari la locuzione “non vale un fico secco”…

Crostata di fichi secchi e ricotta
  • DifficoltàMolto facile
  • CostoMedio
  • Tempo di preparazione20 Minuti
  • Tempo di cottura50 Minuti
  • Porzioni10
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana

Ingredienti per 10 persone

  • 150 gfichi secchi
  • 600 gricotta
  • 1uovo
  • 60 gzucchero
  • 50 gmandorle
  • 2 cucchiailiquore (aggiunta a piacere)
  • 100 gbiscotti secchi (Petit o Amaretti)
  • 1arancia (biologica, la scorza grattata)
  • 1 pizzicosale
  • 1 rotolopasta frolla
  • q.b.burro (e farina per la teglia)
  • q.b.zucchero a velo

Per la crostata di fichi secchi e ricotta vi servono

  • Forno
  • Tagliere
  • Coltello grande
  • Ciotola o bastardella
  • Frusta elettrica
  • Teglia da crostate 24 cm diametro
  • Bilancia
  • Robot da cucina per le mandorle

Preparazione

  1. Per prima cosa eliminate il siero che la ricotta sempre contiene. Potete metterla in un colapasta, aprirla un po’ contro le pareti e tenerla 12 ore in frigo a scolare. Se non avete tanto tempo mettetela dentro un canovaccio, tirate su i lembi, fateci una palla e torcendola e strizzandola forte fate uscire il siero dalla trama del tessuto come vedete in foto.

  2. Crostata di fichi secchi e ricotta

    Eliminate il picciolo dai fichi secchi e tritateli sul tagliere con un coltello grande. Se non usate granella di mandorle, tritatele nel robot. Mettete 100 g di biscotti secchi tipo Petit, Saiwa o Amaretti dentro un sacchetto da surgelati e sbriciolateli battendo col batticarne o col sotto di un tegamino.

    Nella ciotola o in una bastardella come in foto mischiate velocemente uovo e zucchero senza montarli, perché non ci sarà lievitazione. Aggiungete la ricotta scolata, le mandorle e i fichi secchi tritati, la scorza grattata di un’arancia biologica, un pizzico di sale e i due cucchiai di liquore. Questa aggiunta è a piacere ma ci sta molto bene. L’alcol evaporerà del tutto lasciando solo l’aroma. Potete usare un liquore secco come il brandy, il rum o il whisky, il vinsanto o un liquore dolce come il Gran Marnier o il Courvoisier. Mischiate bene, poi aggiungete un po’ meno della metà dei biscotti sbriciolati. Mischiate ancora bene. L’impasto è pronto.

  3. Crostata di fichi secchi e ricotta

    Imburrate e infarinate una teglia da crostate da 24-25 cm di diametro. Appoggiateci sopra ben centrata la pasta frolla con la sua carta forno di sopra, togliete la carta e mandate giù la pasta facendola accostare bene al bordo inferiore. Lasciate il debordo di pasta. Bucherellate ripetutamente tutta la base con i rebbi di una forchetta e spargeteci sopra i biscotti sbriciolati restanti. Aggiungete l’impasto e col sotto di un cucchiaio tenuto bagnato spargetelo uniformemente fino ai bordi, spianandolo e compattandolo. A vostro piacere eliminate o piegate il debordo di pasta, arrotolandolo contro l’orlo come vedete in foto.

    Mettete in forno statico a 180 °C, calore sopra e sotto, posizione sotto quella di metà in altezza, cioè la seconda dal basso. Cuocete per 40-50 minuti o fino a quando il sopra non sarà asciutto e la pasta di colore beige come in foto. Spengete e tenete la crostata dentro per mezz’ora con lo sportello aperto a metà, poi toglietela e fatela freddare prima di tirarla fuori dalla teglia. Servitela a temperatura ambiente o di frigo, spolverata di zucchero a velo. Questa crostata si conserva 3 giorni senza problemi, meglio se tenuta all’aria e non sotto una campana da dolci.

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *