Arrosticini di pecora abruzzesi

Gli arrosticini di pecora abruzzesi sono un piatto tipico diffuso in tutta la regione e anche se al giorno d’oggi li troviamo anche di altri tipi di carne, quelli si chiamano spiedini, gli arrosticini sono solo di pecora.

Negli ultimi anni li troviamo anche di fegato e di agnello, ma di pecora sono un’altra cosa.

Secondo alcuni, sembra che il luogo di nascita sia Villa Celiera e comuni limitrofi, ma comunque restiamo sempre in Abruzzo.

La foto che trovate nel blog non sono il massimo ma quando si cucinano, c’è la fretta di avvolgerli in un foglio di stagnola per mantenerli caldi e portarli a tavola.

Da noi ogni occasione è buona per cucinarli, specialmente in estate, magari a Ferragosto.

Vengono realizzati mettendo delle fette di carne spesse circa un dito in un cubo, creando degli strati di carne e 2-3 di strati di grasso in totale , fino a riempire il cubo fino ad una certa altezza, poi si chiude, si mettono gli stecconi e si taglia la carne dalle fessure del cubo.

In alternativa si tagliano a mano i cubetti di carne e grasso e si infilano negli stecconi, ovviamente sono anche più buoni, ma bisogna armarsi di buona pazienza.

Di seguito vi faccio vedere come è fatto il cubo cliccando il link tra gli strumenti!

Vengono cucinati in una canala o fornacella, si chiama in modo diverso a seconda delle zone, dalle foto dovreste riuscire a capire che è una sorta di rettangolo lungo e stretto sostenuta da un cavalletto, giusto alla profondità che accoglie la carne una volta appoggiata per la cottura.

Quando si mangiano vanno sfilati con i denti e come si dice in Abruzzo “n v’azzardete a usa’ la forchetta” (non vi permettete a usare la forchetta).

Si salano in cottura e non si usano altri condimenti, anche se il peperoncino è concesso.

È di norma mangiare gli arrosticini con pane e olio o bruschette con olio e sale.

Kcal 58 circa per ogni arrosticino