Maionese fatta in casa – ricetta facile

maionese fatta in casa

La maionese fatta in casa è facile da fare e buonissima. Per me è un’arma segreta che trasforma un banale pranzo in famiglia in una piccola festa. Con la maionese fatta in casa, per esempio, si completa un pinzimonio, un buon pesce bollito con le patate, il riso freddo, l’insalata di pollo e così via. Bastano cinque minuti! Senza maionese non si può fare il vitello tonnato e neanche l’insalata russa.
Inoltre la maionese si può preparare anche pastorizzando le uova, in modo semplicissimo. Saremo così al sicuro dalla Salmonella, e la nostra maionese fatta in casa sarà perfetta per tutte le situazioni.
Insomma, bisogna imparare la maionese fatta in casa. Se vuoi sapere come si fa a prepararla in un attimo, e se ti piacciono le piccole storie divertenti, continua a leggere.

  • DifficoltàMolto facile
  • CostoMolto economico
  • Tempo di preparazione3 Minuti
  • Porzioni6
  • CucinaItaliana
391,26 Kcal
calorie per porzione
Info Chiudi
  • Energia 391,26 (Kcal)
  • Carboidrati 0,09 (g) di cui Zuccheri 0,09 (g)
  • Proteine 1,08 (g)
  • Grassi 43,60 (g) di cui saturi 6,20 (g)di cui insaturi 36,01 (g)
  • Fibre 0,07 (g)
  • Sodio 288,66 (mg)

Valori indicativi per una porzione di 50 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.

* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov

Ingredienti per la maionese fatta in casa

  • 1uovo (biologico, per me)
  • 11/2limone (succo)
  • 1 cucchiainosale fino
  • 300 mlolio di semi (di mais o di girasole. La quantità però è molto variabile)

Cosa serve per la maionese fatta in casa

Per prima cosa servono il frullino a immersione e il bicchiere alto del frullino stesso. Va bene anche il robot, ma solo se si monta più di un uovo, altrimenti è troppo grande. Le massaie vere la montano a mano, con la frusta in una ciotola: io non l’ho mai fatto. Ma se continui a leggere scoprirai che a volte ci si può anche arrangiare diversamente.
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Come preparare la maionese e come pastorizzare le uova

  1. Racconto qui il modo in cui faccio la maionese fatta in casa, che poi è anche quello in cui la faceva la mia mamma prima di me. Non uso la frusta in dotazione con tutti i frullini a immersione, uso l’alberino classico con le lame, proprio quello con cui frulliamo la minestra nella pentola. Secondo me la maionese in casa viene meglio. Rompo un uovo intero nel bicchiere del frullino, aggiungo un cucchiaino di sale e il succo di mezzo limone. Frullo un po’ a bassa velocità e aggiungo l’olio, a filo, molto lentamente, finché la maionese non comincia a montare e si rassoda. Oggi ci ho messo tre minuti, lo so perché ho cronometrato per essere sicura di poter scrivere che si fa molto presto ad ottenere una magnifica maionese fatta in casa. Ognuno sceglie, a seconda degli usi e dei gusti, quanto densa fare la maionese, aggiungendo olio per rassodarla di più.

  2. Se desideriamo pastorizzare le uova, basterà utilizzare una parte di olio caldo. Attenzione però, sono sufficienti 60°, quindi non esageriamo portando l’olio a temperature altissime. Consiglio di utilizzare, almeno la prima volta, un termometro a sonda per controllare la temperatura dell’olio. Una volta prese le misure, diventeremo bravi abbastanza da non averne più bisogno.

    Usiamo l’olio tiepido per cominciare a montare, così da pastorizzare l’uovo. Versiamolo a filo e poi proseguiamo con l’olio freddo fino ad ottenere una maionese della giusta consistenza. Quindi aspettiamo che raffreddi prima di servirla in tavola.

Sai improvvisare la maionese senza avere un frullino?

  1. Sapresti cavartela e fare la maionese senza frullino? Fino a ieri pensavo che non avrei saputo farlo. I veri cuochi sanno montare le uova e l’olio solo con la forchetta, ma io non sono così brava.

Leggi come ho fatto: storia del piccolo montalatte che pensava di essere un frullino

  1. Sono stata a Venezia a trovare uno dei miei figli, ospite per qualche giorno in una fantastica casa di design in centro.

    Quando tuo figlio vive all’estero, ogni occasione per vederlo è un boccone ghiotto e questa sua piccola permanenza a Venezia è l’occasione giusta per trascorrere qualche ora insieme. Entro con cautela nella splendida cucina della sua casa temporanea. È tutta bianca e perfetta. La lavapiatti non c’è (peccato) e neppure il frigorifero. Caspita, ma come si sopravvive qui? Non cucinano e non lavano…?

    Lui lavora a testa bassa sul suo computer e io curioso. La lavapiatti in effetti c’è, e sta pure lavando, ma è nascosta dietro uno sportello insospettabile ed è silenziosa come un folletto. Deduco quindi che ci sia anche il frigorifero, e infatti lo trovo, insieme a pentole, padelle, piatti, bicchieri e ogni genere di utensile. Tutto di design, mettono una certa soggezione.

    A questo punto, molto più serena, esco a fare una passeggiata per Venezia. Sulla via del ritorno mi fermo in una piccola Coop e compero due uova biologiche, olio di semi — sempre biologico — e una buona senape. I limoni di design li ho visti, erano nel porta frutta sul tavolo. Posso fare la maionese che a mio figlio piace tanto.

    Entrata in casa domando dove trovo un frullino a immersione.

    «Temo che non ci sia, mamma…»

Fine della storia

  1. Come non c’è?! Non avevo affatto considerato questa possibilità. Forse ce n’è uno innovativo e silenziosissimo, e lui non lo sa? Cerco, fiduciosa, ma trovo solo un montalatte a pila. Ha una piccola spirale con cui fare la schiuma al cappuccino.

    «Puoi farcela, mamma.»

    E con questo mi stende definitivamente. Come deluderlo? Sto con lui qualche ora e poi chissà quando lo rivedo.

    Puoi farcela, cappuccinatore, conto su di te! Lo accendo e lui parte tronfietto: gira più veloce che può, facendo un rumore da zanzara. Poi prende la rincorsa, accelera, suda ma non molla.

    Questa è una storia a lieto fine. Se usiamo solo il tuorlo e non l’albume e se montiamo con calma, otterremo una maionese perfetta anche con un piccolo montalatte presuntuoso, convinto di essere un frullino.

I segreti della Regina

Capita, di rado, che la maionese impazzisca. Giuro, non ho idea del perché. Uovo e olio si separano come se avessero litigato, invece di abbracciarsi e montare come dovrebbero fare. Ma possiamo fare così: in un altro contenitore, rompiamo un altro uovo (mi raccomando in questo caso solo il rosso), aggiungiamo il sale, il limone e cominciamo a versare l’olio. Appena la maionese inizia a montare, al posto dell’olio utilizziamo sua sorella, la pazza, aggiungendola piano piano, un pochino alla volta e con somma calma. Avremo il doppio della maionese e bisognerà solo inventarsi come consumarla.

Sconsiglio di usare l’olio di oliva, la maionese diventa forte e perde tutta la sua delicatezza. Si possono invece fare molte variazioni: basta aggiungere un cucchiaio di senape, curry, curcuma, aglio spremuto o yogurt. Possiamo aromatizzarla anche con la menta fresca o con il basilico, inoltre si può usare il succo di arancia al posto del limone oppure l’aceto, di qualunque gusto.

Infine la maionese viene bene anche con il solo albume. Quindi non buttiamo i bianchi d’uovo, perché possono sempre servire.

Sai quante cose si possono fare con la maionese?

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Pubblicato da lareginadelfocolare

Mi chiamo Silvia e vivo a Genova. Da tanti anni cucino per amore. Se volete conoscermi meglio, venite a fare quattro chiacchiere in cucina.

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