Ferratelle abruzzesi

Le Ferratelle abruzzesi sono un dolce tradizionale abruzzese, simili a delle cialde, molto simili ai Waffle americani e i Gaufre del Belgio, ma più o meno sono molto similari. La differenza sta nelle dosi, in alcune zone utilizzano anche il latte o il vino bianco, nella mia zona si realizzano in maniera semplicissima con uova farina olio di oliva extravergine buccia di limone o anice o entrambe, in alcune parti di Ortona qualcuno mette anche la buccia di arancia grattugiata.

Si pensa che questi dolci siano stati portati in Beglio ed in America ed abbiano cambiato nome e dosi, anche se non ci sono certezze al 100%. Sicuramente sono molto similari.

Oggi per la rubrica “l’Italia nel piatto“, ti parlo di un dolce tradizionale della mia regione. Questa volta abbiamo deciso di uscire con una seconda uscita mensile, ed oggi lo dedichiamo al Natale nelle nostre regioni, quindi Natale in Abruzzo! Dai noi a Natale si fa tutto e di più, dalle mie parti i dolci più conosciuti sono i Caggionetti , Turcinill i Sgaiozzi dolci, poi il classico Panrozzo che non tramonta mai, e poi le neole o pizzelle, che sono simili alle Ferratelle, solo che le Neole sono più morbide le Ferratelle più secche.

Un po di storia:

Le Ferratelle di solito sono quelle piatte e basse a ventaglio oppure circolari con disegni floreali o geometrici, poi ci sono le Cancellate o Neole che sono quelle rettangolari o a forma di cuore, in altri posti vengono chiamate anche Nevola o Nivola o Pizzelle, Coperchiole (l’Aquila). Queste ultime, vengono chiamate così, dalla parola stessa si deduce che sono coperte appunto unite una sopra l’altra tipo panino. .

Ad Ortona prendono il nome di Nevola e sono a base di mosto e cannella, e vengono arrotolate servite sia così che e farcite di crema o cioccolata o Scrucchiata. Si fanno anche classiche ed arrotolate sia a cono che tubolari e farcite e spolverate di zucchero a velo.

Le classiche Ferratelle, solitamente si servono senza nulla, ma anche con ripieno di marmellata, confettura, spesso di uva ovvero la Scrucchiata o chiamata anche ragnata o Sclucchiata (in alto la ricetta, evidenziata in blu), o cioccolata.

Per cuocere le Ferratelle abruzzesi occorre “Lu ferre” ovvero un ferro, (forgiato con varie forme e profondità di scanalature, rettangolari rotonde o a cuore), viene scaldato e oleato con olio extravergine di oliva, o come si faceva in passato con dello strutto.

Una volta scaldato si versa una cucchiaiata abbondante di impasto e si pressa bene lo stampo. Si fa cuocere per 1 minuto circa per lato, dipende anche dallo spessore della piastra. Per le Ferratelle sottili occorre meno tempo altrimenti o si colorano troppo o se cotte poco sono troppo morbide.

Se si vogliono ottenere appunto Ferratelle più morbide si usa meno zucchero, se le vuoi più croccanti devi realizzare un impasto più compatto unendo un cucchiaio in più di olio e poco più di farina; fino ad ottenere appunto impasto denso. In alcune zone l’impasto è quasi una vera e propria pasta che si lavora con le mani, poi si realizzano delle palline e si schiacciano dentro il ferro, e si cuoce ambo i lati.

La storia delle Ferratelle non è certa, ma pare che già dal 700 vi era l’usanza di realizzare cialde con lo stemma del casato. Proprio alla fine del 700 veniva dato in dote alla sposa con le iniziali degli sposi, ed era un’usanza molto diffusa in tutte le famiglie abruzzesi anche le meno abbienti. La sposa il giorno prima del matrimonio era “addetta” a preparare le Ferratelle per il giorno dopo le offriva insieme ai confetti.

La ricetta base prevedere per ogni uovo 2 cucchiai di farina, 2 cucchiai di zucchero, 2 cucchiai di olio extravergine di oliva, poi vi sono modifiche in base alle tradizioni famigliari o di zona. In alcune zone utilizzano 1 cucchiaio di zucchero ed uno di olio per ogni uovo. nel teramano, aggiungono anche il lievito per dolci, anche se non fa parte della tradizione.

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  • DifficoltàMedia
  • CostoEconomico
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  • Tempo di cottura20 Minuti
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  • Metodo di cotturaFuoco lento
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàTutte le stagioni

Ingredienti

2 uova (medie)
4 cucchiai farina 0 (abbondanti)
4 cucchiai da tavola olio extravergine d’oliva (rasi, 40 g + quello per il ferro)
q.b. scorza di limone (di 1/2 limone o semi di anice)
4 cucchiai zucchero semolato (Rasi)

Strumenti

Ciotola
Frusta o cucchiaio di legno
Pennello termoresistente
Cucchiaio
Piatto
Coltello

Preparazione delle Ferratelle abruzzesi:

In una ciotola unisci le uova, la farina lo zucchero e l’olio extravergine di oliva e la scorza grattugiata di limone o i semi di anice.

Lavora con l’aiuto di una paletta di legno, per poi continuare con il frustino a mano oppure elettrico, fino ad ottenere una crema liscia. Se vuoi ottenere Ferratelle più croccanti aggiungi più zucchero, circa 1 cucchiaio e circa 50 gr in più di farina (1 cucchiaio raso).

Scalda bene il ferro poi spennellalo con olio di oliva extravergine, oppure passaci il lardo o lo strutto, come si faceva un volta (a freddo o ti bruci le mani).

Riscalda per almeno 2 minuti ambo i lati a fiamma bassa, ma attenzione a non far fare fumo alla piastra altrimenti si coloriscono troppo velocemente e restano crude all’interno.

Prova il ferro con una piccola dose del composto per vedere se non si attacca. 

Se il ferro è troppo caldo la prima Ferratella verrà abbastanza scura. Se è troppo freddo si attaccherà, se si attacca toglila delicatamente e spennella il ferro con un pennello da cucina oleato.

Versa un cucchiaio grande di impasto sul ferro, premi bene i manici, così da ottenere una Ferratella sottile.

Fai cuocere a fiamma bassa, per meno di un minuto per lato, controlla sempre la cottura.

Il trucco infatti sta nella fiamma medio bassa e nella pressione del ferro.

Lascia riposare le Ferratelle su un piano freddo così poi le puoi separare già rigide e secche. Attenzione a non metterle in piatti fondi altrimenti prenderà subito la forma.

Alla tua sinistra le Ferratelle ripiene di crema di cioccolato.

A destra ripiene di Scrucchiata abruzzese.

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