DOMANDE FREQUENTI

domande frequenti intolleranza, latte di mandorla blog, ricette senza lattosio
domande frequenti intolleranza, latte di mandorla blog, ricette senza lattosio

DOMANDE FREQUENTI

Articolo Redatto il 31 marzo 2012 alle ore 21.15

Utilizziamo questo spazio per rispondere ad alcune domande frequenti relative all’intolleranza al lattosio.

Carissimi lettori, amici e compagni di viaggio

Ringrazio innanzitutto tutti i membri del FORUM di Intolleranza al lattosio,( gruppo su Facebook di cui io sono la creatrice e l’Admin) per l’aver accolto così favorevolmente la mia idea e per aver gestito con grande affiatamento un lavoro di squadra riuscito perfettamente.

 Cosa aspetti… Lascia il tuo commento o la tua domanda frequente, qui nel blog, sotto a questo articolo, e provvedero’ ad aggiornare la lista. Grazie per la tua collaborazione  Immacolata.

Domande frequenti sull’intolleranza al lattosio:

1) Cosa significa essere intollerante al lattosio?
Molte persone sono intolleranti al latte, cioè non possiedono l’enzima necessario alla digestione del lattosio, lo zucchero del latte. Infatti il lattosio che non viene digerito nello stomaco, arriva all’intestino crasso dove viene attaccato dai batteri intestinali, producendo sintomi quali gas, flatulenze e provocando diarrea e crampi. L’enzima del nostro organismo catalizza la scomposizione del lattosio, la lattasi, viene prodotta solitamente dai mammiferi nei primi stadi di vita e una volta adulti smettono di produrla. Le persone intolleranti devono limitarsi al consumo di yogurt e latte fermentato, nei quali la maggior parte del lattosio è stato in parte pre-digerito dai batteri lattici.
2) Che cos’è l’intolleranza al lattosio?
È l’incapacità dell’intestino a dividere lo zucchero “lattosio” nei due zuccheri semplici: glucosio e galattosio che sono assorbibili dall’intestino.
Tale incapacità è data dalla mancanza totale o parziale di un enzima (lattasi) che si trova sulla superficie delle cellule che rivestono l’intestino.
Se non viene digerito, il lattosio che rimane nel lume intestinale viene fatto fermentare dalla flora batterica presente nell’intestino stesso con produzione di sintomi fastidiosi.
3) Come si manifesta?
I sintomi più comuni dell’intolleranza al lattosio sono:

  • dolori addominali di tipo crampiforme
  • meteorismo intestinale
  • diarrea

La gravità della sintomatologia dipende dalla quantità di lattosio che ogni individuo riesce tollerare. Molto spesso i sintomi, soprattutto i dolori addominali e la diarrea, compaiono poco dopo l’assunzione di alimenti contenenti lattosio.

4) Come si diagnostica?
Molto spesso una storia clinica accurata che mette in evidenza un rapporto di causa-effetto tra assunzione di lattosio e comparsa dei sintomi è già sufficiente per porre diagnosi di intolleranza al lattosio.
Nei casi dubbi il test che ci permette di fare diagnosi di certezza è il breath test. È un test di semplice esecuzione che si può effettuare in regime di day hospital.
Consiste nel far soffiare il paziente (deve essere a digiuno) dentro uno speciale boccaglio.
Si fa bere poi al paziente una quantità definita di lattosio (calcolata in rapporto al peso). Quindi il paziente dovrà soffiare, sempre dentro lo speciale boccaglio ad intervalli regolari di 30 minuti per le tre ore successive.
Il respiro così raccolto viene esaminato da una macchina che valuta nel respiro il contenuto di idrogeno proveniente dalla fermentazione del lattosio non digerito che rimane nel lume intestinale.
Se nel respiro raccolto dopo l’assunzione di lattosio, il contenuto di idrogeno è superiore a quello presente nel respiro raccolto prima di aver bevuto il lattosio, vuol dire che il paziente è intollerante al lattosio.

5) Come si cura?
Il trattamento consiste in una dieta che escluda cibi contenenti lattosio e quindi principalmente latte vaccino, latte di capra, latticini freschi, gelati, panna e molti dolci e biscotti contenenti latte.
Bisogna stare molto attenti alle fonti “nascoste” di lattosio in quanto tale sostanza è usata frequentemente come additivo soprattutto nel prosciutto cotto, nelle salsicce e negli insaccati in genere.
Anche molti cibi precotti e alcuni tipi di pane in cassetta possono contener lattosio. Si consiglia di legger sempre bene le etichette.
6) Essere intollerante al lattosio significa che non potrò mai più bere latte?
E’ consigliabile sospendere il consumo di latte vaccino per 3-4 settimane finché la situazione si stabilizza e successivamente reinserirlo gradualmente nella propria dieta, finché non si registra un peggioramento: bisogna trovare il giusto equilibrio tra quantità consumate e manifestazione dei sintomi.
Se la cosa persiste si consiglia di assumere un latte delattosato , cioè il cui lattosio è stato quasi completamente scomposto nei 2 zuccheri più digeribili.
7) Devo evitare tutti i latticini e anche gli yogurt?
Nel periodo di sospensione, non solo vanno eliminati i latticini ma anche tutti gli alimenti – prevalentemente cibi preparati – che hanno nella loro composizione del lattosio. I prodotti alimentari che potrebbero contenerne anche una piccola quantità sono:
• Pane ed altri prodotti da forno
• Corn flakes per prima colazione
• Patate precotte, minestre, bevande per prima colazione
• Margarina
• Carne
• Condimenti per insalate
• Caramelle ed altri snack
• Preparati frittelle, biscotti e dolci
• Carne tritata-integratori
8) Anche i bambini appena nati possono essere intolleranti al lattosio?
Si, è possibile una intolleranza genetica. E’ comunque necessario il confronto con il pediatra di fiducia.
9) Il latte materno può creare problemi ai lattanti dovuti all’intolleranza al lattosio?
Su questo tema si consiglia il consulto del pediatra di fiducia.

10- La carne di vitellone contiene lattosio?
No, la carne di vitellone non contiene lattosio

11- Lo strutto contiene lattosio?
No, lo strutto non contiene lattosio in quanto è un grasso derivato dal maiale…le vostre piadine sono salve!

11- Ho letto “può contenere tracce di proteine del latte” nell’etichetta! Che cosa vuol dire esattamente?
La dicitura: “può contenere tracce di proteine del latte” significa che lo stabilimento in cui viene prodotto un certo alimento, utilizza gli stessi macchinari per lavorarne altri. A livello industriale è tutto normale e quello che succede è abbastanza semplice in quanto nel momento in cui devono essere lavorati prodotti che devono avere determinate caratteristiche organolettiche, il macchinario viene sottoposto a lavaggio e quindi ripulito di tutto quello potenzialmente dannoso; tuttavia nessuno può garantire la certezza matematica al 100% e quindi ecco spiegata la presenza di tale dicitura.

12- Che significa intolleranza all’istamina?
L’istamina è un’ammina biogena presente negli alimenti di origine animale e vegetale, ma pure prodotta dall’organismo stesso. Nel corpo umano, è la sostanza infiammatoria principale nelle reazioni allergiche.
Nei casi in cui è dimostrato che un ruolo degli alimenti, seguire scrupolosamente la dieta con:
evitare il contatto con alimenti di per sé irritanti come agrumi, pomodori
evitare i lcontatto con la polvere, eseguire tutte le misure di profilassi ambientale per la casa e gli acari.

Alimenti ricchi di istamina:
formaggi + cibi fermentati
bevande fermentate
insaccati maiale e bue
fegato di maiale
tonno, alici, bottarga, aringhe, acciughe, sardine, tonno cibi in scatola, spinaci, pomodori, pesce surgelato, pesce frresco, crostaceci, frutti di mare

ALIMENTI ISTAMINO-LIBERARORI
Albume, Molluschi, fragole, poomodori, cioccolata, pesce, ananas, alcool, fecola di patate, noci, mandorle, arachidi, frutta secca, caffè, lenticchie, fave, legumi, derivati delle noci di Cola
QUI TROVI LE INFORMAZIONI
http://www.aha.ch/centro-allergie-svizzera/info-sulle-allergie/allergia/intolleranza-alimentare/intolleranza-all-istamina/?oid=1472&lang=it

13- Quando si presenta l’intolleranza al lattosio?
L’intolleranza al lattosio si verifica in caso di deficienza dell’enzima lattasi, si manifesta cioè quando viene a mancare l’enzima in grado di scindere il lattosio, il principale zucchero del latte (latte di mucca, di capra, di asina oltre che latte materno), in glucosio e galattosio. Se non viene correttamente digerito, il lattosio che rimane nell’intestino viene fatto fermentare dalla flora batterica intestinale con conseguente produzione di gas e di diarrea.E’ molto comune in età adulta, tanto da non venire considerata una malattia da parte del mondo scientifico.Cause di intolleranza al lattosio
Si riconoscono 3 casi principali di intolleranza al lattosio;1.nel primo caso può manifestarsi a causa di una mancanza fin dalla nascita dell’enzima lattasi ed emerge quando il bambino assume il latte la prima volta. Il neonato dovrà quindi essere nutrito con formule senza lattosio evitando, almeno nei primi mesi se possibile, le formulazioni a base di soia. Poichè questa è in realtà un’evenienza molto rara, è bene non confondere l’intolleranza al lattosio con l’allergia alle proteine del latte vaccino, una condizione più frequente durante i primi mesi di vita del bambino; entrambe le intolleranze producono un quadro sintomatologico molto simile, ma di norma l’allergia alle proteine del latte vaccino provoca orticaria e/o rash cutanei.
2.Più comune è invece l’intolleranza al lattosio che si manifesta nell’età prescolare-scolare, quando l’attività dell’enzima lattasi si riduce progressivamente fino a scomparire, a volte del tutto, in età adulta.
3.L’intolleranza al lattosio, infine, si può manifestare a causa di diarrea acuta infettiva, per esempio da rotavirus: in questo caso l’intolleranza è di tipo transitorio, regredisce in 3-4 mesi e può manifestarsi all’inizio della diarrea o durante il suo decorso.14-Quali sono i Test per l’intolleranza al lattosio?
Anche se molto spesso l’esperienza quotidiana è sufficiente ad individuare un’intolleranza al lattosio, è disponibile un test che permette di verificarlo con ottima accuratezza: il Breath test all’idrogeno.E’ test non invasivo e piuttosto specifico che si basa sull’evidenza che se uno zucchero non viene assorbito a livello dell’intestino tenue viene fermentato dalla flora intestinale con la formazione di grosse quantità di idrogeno, che in parte viene assorbito nel colon e in parte viene eliminato con la respirazione. Se si somministra lattosio ad un soggetto intollerante e si esegue il breath test sarà possibile rinvenire una quota di idrogeno nel respiro esalato superiore rispetto a quella riscontrata prima della somministrazione. Il test richiede di norma 2-3 ore di tempo per essere portato a termine.
 Altre alternative diagnostiche sono rappresentate dalla biopsia duodenale e da uno specifico esame del sangue.Sintomi
Quando l’enzima lattasi non è più debitamente espresso il lattosio passa indigerito attraverso l’intestino e quando arriva al colon viene attaccato dalla microflora residente e trasformato in idrogeno e acidi organici. Elevate quantità di idrogeno procurano gonfiore, tensione addominale, flatulenza, meteorismo; il lattosio indigerito richiama invece acqua nell’intestino che diventa causa di diarrea.I sintomi compaiono di norma da 30 minuti a 2 ore dopo l’ingestione di lattosio.
14- Cura e Dieta in caso di intolleranza al lattosio
In caso di intolleranza l’unica cura possibile consiste nell’eliminazione o nella riduzione del lattosio dalla dieta. Il lattosio non sempre deve essere completamente eliminato, perché per ogni individuo esiste un valore soglia al di sopra del quale compare tutto il fastidioso corteo sintomatologico; è quindi importante imparare per trial and error (letteralmente prova e sbaglia) la quantità tollerata, affidandosi anche alla lettura delle etichette commerciali.Eliminare il lattosio dalla dieta non è in realtà così semplice come può sembrare, perché il lattosio non è solo il principale zucchero del latte, ma è presente anche nello yogurt, nella panna, nel burro, nei fiocchi di latte, nella mozzarella, nella ricotta. In tracce è rinvenibile anche nelle cipolle, nei broccoli, nelle uova, nelle pere ed è pure un additivo presente in alcuni insaccati, nei farmaci e negli integratori alimentari. In caso di soggetti particolarmente sensibili è quindi necessario accertarsi dell’assoluta assenza di lattosio (e quindi anche di latte!) da ogni cibo consumato.Sebbene il latte e gli alimenti a base di latte sono l’unica fonte naturale di lattosio, quest’ultimo si trova spesso aggiunto ai cibi preparati commercialmente; le persone con bassissima tolleranza al lattosio dovrebbero conoscere i numerosi prodotti alimentari commerciali che possono contenere anche piccole quantità di lattosio, come■pane e altri prodotti da forno
■cereali per la prima colazione
■purea di patate istantanea
■margarina
■carni
■insalata
■caramelle e altri spuntini
■miscele per frittelle, biscotti e torte
■surgelati
Imparare a leggere con attenzione le etichette degli alimenti alla ricerca di latte e lattosio, ma anche di siero di latte, ricotta, derivati del latte diventa quindi una necessità.Il lattosio è utilizzato in più del 20 per cento dei farmaci che richiedono ricetta medica e circa il 6 per cento dei farmaci da banco, anche molti tipi pillole anticoncezionali contengono lattosio; tuttavia questi prodotti sono controindicati solo per le persone con grave intolleranza al lattosio.Alcuni soggetti intolleranti riescono invece a volte a tollerare lo yogurt perché ha un basso contenuto di lattosio, oppure sopportano l’ingestione di piccole quantità di latte.15- Altre problematiche e conseguenze in caso di intolleranza al lattosio
Se si elimina il lattosio dalla dieta si ha un peggioramento nell’assorbimento del calcio ed una cattiva mineralizzazione ossea; per questo motivo in caso di accertata intolleranza è buona norma includere nella dieta formaggi a basso contenuto di lattosio ed assumere integratori a base di calcio. In commercio inoltre, esistono dei preparati a base di galattosidasi (per esempio Sinaire) che si assumono insieme all’alimento contenente lattosio per facilitarne l’assimilazione. Anche il loro uso però, non impedisce spesso la manifestazione dei sintomi.Per aumentare l’apporto di calcio è bene ricordare che, in discrete quantità, è rinvenibile anche nei legumi, nel pesce, nelle noci e in alcuni ortaggi verdi. Non è affatto presente, invece, negli olii, negli alcolici e nello zucchero.

 

16- La frutta e verdura fresca contiene lattosio?

Nessun tipo di frutta e verdure fresca di stagione contiene lattosio per cui si possono mangiare.

17- Il Latte non previene in misura attendibile l’Osteoporosi, e’ vero?
Il latte è principalmente invocato come una pratica fonte fluida di Calcio in grado di rallentare il decorso dell’Osteoporosi. Tuttavia, come la capacità di digerire il Lattosio, la predisposizione all’Osteoporosi differisce enormemente fra gruppi etnici, e nè il consumo di latte nè l’assunzione di Calcio in generale costituiscono fattori determinanti nei confronti della salute dell’osso.

 

18- Sulle confezioni quando c’e’ scritto “puo’ contenere tracce di latte” posso mangiarlo?
Questo non significa affatto che tracce di latte siano effettivamente presenti nel prodotto, ma solamente che uno o più ingredienti vengono approvvigionati da fornitori che non riescono a garantirne completamente l’assenza per contaminazione accidentale, oppure che il prodotto finale è confezionato in uno stabilimento che processa anche alimenti a base di latte vaccino con caratteristiche tali da non permettere alle ditte fornitrici di escludere con certezza che si possano verificare contaminazioni dovute a particelle di latte vaccino residue negli impianti di lavorazione condivisi o adiacentI.
Le ditte produttrici, per legge, debbono segnalarlo sulle etichette degli igredienti per indicare che non hanno laboratori dove producono esclusivamente alimenti che contengono allergeni.
Gli ALLERGICI devono stare attenti, perchè anche una piccolissima parte di allergene può provocare choc anafilattico a differenza dell’intollerante al lattosio.

 

19- Negli ingredienti trovo la scritta ” burro di cacao”, posso mangiarlo o contiene lattosio?

Il burro di cacao è un grasso estratto dai semi di cacao. Non contiene lattosio
20- Il latte di mandorla contiene lattosio?

No
21- Ho letto in internet o il mio gastroenterologo mi ha detto che non posso mangiare frutta e verdura perche’ contiene lattosio!

Nessun tipo di frutta fresca e verdura fresca contiene lattosio, possiamo mangiarla liberamente.
Diverso e’ se si compra frutta in scatola o verdure e passati preconfezionati.

22- Mi hanno detto che non posso mangiare tutta la carne, e’ vero?

Indipendentemente dal grado di intolleranza al lattosio, vi segnalo quanto segue:
-carne concessa: pollo, tacchino, manzo, maiale
-carne vietata: agnello, vitello, capra, capretto

Vitello e agnello perché vengono allevati/cresciuti con mangimi a base di lattosio e con latte ed essendo pronto nelle nostre tavole da “piccolo” può contenere nella sua carne tracce di lattosio, creandoci una mal digestione. Le intolleranze sono soggettive, diverse da grado a grado, pertanto fare una prova ingerendo piccole quantita’ alla volta.
23- Il burro chiarifcato contiene lattosio?

BURRO CHIARIFICATO PREALPI…non contiene ne’ lattosio ne’ proteine del latte!!!

Leggendo, quest’articolo dal basso verso l’alto, con esattezza al penultimo settimo rigo, troverete scritto….”La Prealpi è un’azienda italiana che produce burro di prima qualità…e questo non contiene lattosio… né proteine.” il link da leggere e’ questo…http://www.ciao.it/PREALPI_BURRO_CHIARIFICATO__Opinione_1262885
…..quindi specifica che non contiene ne’ lattosio, ne’ proteine del latte….ma alcune persone possono ugualmente non tollerarlo, quindi fate prima una prova.
24- Il latte di riso puo’ provocare stitichezza?

Il latte di riso non porta a stitichezza, è solo una prima reazione del nostro apparato digerente che si deve abituare a questo nuovo tipo di alimento. La cosa da sottolineare sul latte di riso è che andrebbe comunque consumato con moderazione (meglio se alternato in modo ciclico con altri tipi di latte) per chi soffre di diabete, chi ha bassa tollerabilità agli zuccheri e anche per chi è in stato di sovrappeso/obesità poichè contiene una buona concentrazione di zuccheri semplici facilmente assimilabili (con conseguente rialzo della glicemia basale). Oltretutto va scelto un latte di riso arricchito in calcio, vitamine (A, D, B12) e proteine (poichè ne è povero).

25- Che cos’ e’ il latticello?

IL LATTICELLO

Esistono degli alimenti che non hanno la fama che meriterebbero: il latticello rientra sicuramente in questa categoria.

Questo prodotto viene ottenuto con un processo tipico della produzione casearia, dopo avere privato il latte dei lipidi e della caseina (la principale proteina). Estremamente povero di grassi, il latticello ha un apporto calorico molto esiguo (26 calorie per 100 cc).

Pur essendo povero di proteine, è ricco di aminoacidi essenziali. Alcuni di questi contribuiscono a stimolare l’immunità, mentre altri intervengono nella sintesi del glutatione, una sostanza antiossidante. Tra le numerose «virtù» nutrizionali del latticello, bisogna anche ricordare il basso tenore di sodio e la forte presenza di sali minerali basici, in particolare il potassio, diuretico, e il calcio, il magnesio e il fosforo, necessari al mantenimento del capitale osseo. Il calcio e il magnesio partecipano inoltre al buon funzionamento del sistema nervoso e di quello cardiovascolare, mentre il fosforo interviene nel metabolismo energetico. 

Questi sali minerali basici fanno del latticello un alimento alcalinizzante, che contribuisce allaprevenzione o alla correzione dell’acidosi. Sebbene in misura inferiore rispetto ai minerali, il latticello contiene varie vitamine. La più importante sotto il profilo quantitativo è la vitamina B 2, che è un’ottima fonte di energia.Il principale costituente del latticello è il lattosio, che gli conferisce le sue proprietà essenziali, ma che ne rappresenta la sola controindicazione (va da sé che i soggetti che soffrono di una grave intolleranza al lattosio devono astenersi dal consumare quest’alimento).

Il lattosio o zucchero del latte rappresenta un aiuto prezioso in caso di stipsi cronica od occasionale e/o di flatulenza, perché rigenera e ripristina la flora batterica intestinale, stimolando delicatamente il transito, con effetti che durano nel tempo.

 Infine, il latticello contiene dell’acido lattico, che favorisce l’assimilazione di tutti i minerali presenti in quest’alimento, in particolare il calcio. Proprietà depurative, disintossicanti, regolatrici del transito intestinale, diuretiche, energetiche, remineralizzanti, alcalinizzanti. L’elenco dei benefici del latticello è lungo. Allo stato naturale, il latticello è un liquido biancastro, ma è anche disponibile in forme pratiche e piacevoli, come granuli istantanei e caramelle senza zucchero, edulcorate con aromi naturali.
26- Differenza tra intolleranza al lattosio ed allergia alle proteine del latte?

Leggi qui  https://blog.giallozafferano.it/cucinapassioneegusto/benessere-e-salute/intolleranza-al-lattosio/differenza-tra-intolleranza-al-lattosio-e-allergia-al-latte/
27- Sono intollerante al lattosio, posso mangiare alimenti che contengono proteine del latte e acido lattico?

Il lattosio è uno zucchero presente nel latte, quindi le proteine del latte, se non soffriamo di allergia o intolleranza alla caseina, come possiamo leggere nell’articolo sopra descritto, possono essere tranquillamente assunte.

28-Lo yogurt probiotico aiuta a digerire il lattosio?

Con la fermentazione il lattosio viene scisso (idrolizzato) in glucosio e galattosio e il glucosio viene trasformato in acido piruvico che a sua volta è trasformato in acido lattico, che a sua volta, è anche responsabile della destabilizzazione delle micelle di caseina con conseguente coagulazione del latte. Quindi in teoria tutti gli intolleranti dovrebbero poterlo assumere. In realtà non è così, perchè negli yogurt industrializzati i processi sono velocizzati e ci sono così tante aggiunte, che pochissimi intolleranti riescono a digerirli senza problemi.
Potete trovare ulteriori informazioni in questo link: http://www.europass.parma.it/page.asp?IDCategoria=584&IDSezione=3349&ID=383530

 

 

 

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4 Risposte a “DOMANDE FREQUENTI”

  1. sono allergica alle proteine del latte,domanda i conservanti derivati dalle proteine del latte hanno una formula nelle etichette?
    cordiali saluti

    1. Ciao Alfonsina
      benvenuta 🙂
      Le allergie come ben sai e’ molto diverso dall’intolleranza al lattosio.
      Pertanto sulle etichette, nel tuo caso, devi leggere la scritta “puo’ contenere proteine del siero o del latte, latte in polvere”.
      Devi leggere le etichette e restringere la lista dei prodotti industriali.
      Ad esempio, chi e’ solo intollerante al lattosio, se acquista un prodotto che contiene tracce o contengono proteine del latte anche in polvere, non accade nulla, perche’ il lattosio e’ lo zucchero del latte. Il discorso cambia con le proteine.
      Alfonsina hai fatto il breath test e le prove allergiche al latte e caseina?

      Grazie per la visita e tienimi aggiornata.
      Immacolata

  2. Date le risposte 10 e 22, la carne di vitello fa male o no agli intolleranti al lattosio?

    10- La carne di vitello contiene lattosio?
    No, la carne di vitello non contiene lattosio

    22- Mi hanno detto che non posso mangiare tutta la carne, e’ vero?
    Indipendentemente dal grado di intolleranza al lattosio, vi segnalo quanto segue:
    -carne concessa: pollo, tacchino, manzo, maiale
    -carne vietata: agnello, vitello, capra, capretto

    1. al punto 10 si parla di carne di vitellone e non contiene lattosio.
      al punto 22 si parla di vitellini: Vitello e agnello perché vengono allevati/cresciuti con mangimi a base di lattosio e con latte ed essendo pronto nelle nostre tavole da “piccolo” può contenere nella sua carne tracce di lattosio, creandoci una mal digestione. Le intolleranze sono soggettive, diverse da grado a grado, pertanto fare una prova ingerendo piccole quantita’ alla volta.

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