PANDOLCE BASSO GENOVESE ricetta originale infallibile

PANDOLCE BASSO GENOVESE ricetta originale infallibile con foto PASSO PASSO.

Il PANDOLCE GENOVESE, conosciuto anche come Panettone Genovese (pur avendo caratteristiche molto diverse dal Panettone) è un dolce della tradizione gastronomica natalizia Genovese diffuso in tutta la Liguria che viene spesso realizzato in casa e portato in dono.

Il Pandolce Genovese ha una forma circolare e ne esistono due versioni il Pandolce genovese alto che è un prodotto lievitato preparato con lievito madre o lievito di birra, dalla consistenza soffice e il Pandolce Genovese basso, una sorta di pasta frolla arricchita con uvetta, canditi e pinoli.

Entrambe le versioni sono deliziose ma quella che da generazioni viene preparata nella mia famiglia è la Ricetta del Pandolce Genovese Basso. Possiedo ancora il fogliettino di carta che tutti gli anni la mia nonna tirava fuori da un cassetto della cucina: sgualcito, macchiato, con le scritte un po’ sbiadite ma assolutamente perfetto.

Visto che per fortuna mia nonna non era di quelle cuoche gelose delle proprie ricette che non condividono i propri segreti ma piuttosto se li portano nella tomba oggi quel mitico foglietto è arrivato a me e con estremo piacere vi racconto la Ricetta del Pandolce Genovese Originale infallibile della Nonna Lisetta!

Come tutte le ricette della tradizione ovviamente ne esistono diverse varianti: chi aggiunge semi di finocchietto e di rum; altre utilizzano semi di anice e marsala, nelle versioni più moderne l’uvetta lascia il posto a gocce di cioccolato e nocciole tostate; Io rimango fedele alla ricetta della Nonna Lisetta che non ci tradisce da più di 70 anni.

Devo dire che ogni anno non vedo l’ora sia natale solo per sentire quel fantastico profumo che aleggia per casa quando lo cucino e mangiarmene una fetta. Senza di “lui” per me non sarebbe natale.

E poi scatta la gara di produzione in famiglia perché sia io che mia mamma e mia sorella ne produciamo in quantitativi industriali: siamo anche capaci di farne un centinaio a testa, visto che spesso lo utilizziamo come regalo di natale per parenti ed amici, perché ormai dopo tanti anni che glielo doniamo se lo aspettano e guai se non arrivasse.

La cosa più buffa è che mio figlio a dicembre, in piena mia attività di panificazione, è solito dirmi: che buona che sei mamma “puzzi” di pandolce! Ma bando alle chiacchiere accendete il forno che cominciamo.

Ah dimenticavo due cose di non poco conto che se avete ancora dubbi se preparare o no questa ricetta vi convinceranno: la prima è che essendo il Pandolce Genovese Basso senza lievitazione potete infornarlo appena pronto come se fosse una crostata senza lunghi tempi di attesa, e la seconda è che, come mi diceva mia nonna, se lo impasti a mano viene meglio perchè gli trasferisci tutto l’amore quindi non serve impastatrice ma basta una ciotola! Vi ho convinti? Se lo provate fatemi sapere

  • DifficoltàFacile
  • CostoMedio
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di cottura50 Minuti
  • Porzioni6/8 persone
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana

Ingredienti

Per l’impasto del pandolce basso genovese

600 g farina Manitoba
300 g farina 00
4 uova
300 g burro
300 g zucchero
1 cucchiaio aroma all’arancia (fiori di arancio)
50 g miele
1 bustina lievito in polvere per dolci

da aggiungere all’impasto

500 g uvetta
130 g scorza d’arancia (candita)
130 g cedro candito
140 g pinoli

330,10 Kcal
calorie per porzione
Info Chiudi
  • Energia 330,10 (Kcal)
  • Carboidrati 51,16 (g) di cui Zuccheri 25,90 (g)
  • Proteine 6,11 (g)
  • Grassi 12,62 (g) di cui saturi 5,98 (g)di cui insaturi 5,81 (g)
  • Fibre 1,98 (g)
  • Sodio 18,55 (mg)

Valori indicativi per una porzione di 100 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.

* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov

Strumenti

Ciotola

Passaggi

Setacciate insieme le due farine con il lievito in una ciotola o nella planetaria.

Aggiungete il burro, a temperatura ambiente, tagliato a tocchetti e lo zucchero.

Inserire anche gli altri ingredienti: uova, miele, essenza fiori di arancio ed un pizzico di sale.

Impastare il tutto in una ciotola o su una spianatoia per almeno 5/6 minuti affinchè si amalgamino bene tutti gli ingredienti ed il composto risulti omogeneo (se utilizzate la macchina impastatrice sono sufficienti 3 minuti).

A questo puoi aggiungere il “condimento”: uvetta passa, scorza di cedro ed arancia canditi tagliati a cubetti il più possibile simili e della dimensione dell’uvetta ed infine i pinoli. Impasta nuovamente per fare assorbire all’impasto in modo omogeneo tutta la frutta secca. Ti consiglio di unirlo in due volte, è più facile impastarlo.

Ora l’impasto è pronto per essere infornato ti resta solo da decidere il formato dei tuoi Pandolci. Io solitamente divido l’impasto in 2 ed ottengo così 2 forme di Pandolce Genovese Basso di circa 1,2 kg ciascuna (va bene per 6/8 persone), nulla ti vieta di farne 4 ed ottenere il taglio tipico di pandolce genovese che vendono in pasticceria da 550/600 g.

Una volta decisa la pezzatura dividi l’impasto, posizionalo su un piano di lavoro leggermente infarinato, allargalo leggermente poi piegalo avvolgendolo su se stesso come se fosse una pagnotta. Metti ogni Pandolce su una teglia coperta di carta da forno e schiacchialo con il palmo della mano sulla superficie per abbassarlo leggermente ed ottenere un disco spesso circa 3,5 cm leggermente bombato.

Cuoci in forno statico pre riscaldato a 170 gradi per circa 50 minuti. I tempi di cottura ovviamente dipendono dalla dimensione del vostro Pandolce. Vi consiglio di verificare la cottura dopo 45 minuti facendo la prova stecchino. Se dovesse risultare ancora un pochino crudo lasciate qualche minuto in più in forno meglio se coperto con carta stagnola per evitare che bruci troppo in superficie. Una volta pronto sfornate e lasciate raffreddare.

CONSERVAZIONE

Una volta pronto il Pandolce Basso Genovese si conserva anche per 10 giorni se bene avvolto in carta stagnola e chiuso in un contenitore ermetico

ORIGINI DEL PANDOLCE GENOVESE

Le origini del pandolce sono antiche e risalgono al Cinquecento. Si narra che durante il governo di Andrea Doria, Doge di Genova, sia stato preparato per la prima volta per mostrare la ricchezza culturale e gastronomica della Repubblica marinara ligure.

CURIOSITA’

Secondo la tradizione il PANDOLCE GENOVESE doveva essere portato a tavola a Natale dal rappresentante più giovane della famiglia che lo passava, per il taglio, al più anziano.

Da ciascun Pandolce dovevano essere conservate due fette: una doveva essere tradizionalmente donata ai poveri, mentre l’altra andava consumata il 3 febbraio, il giorno di San Biagio a protezione della gola.

Il 12 novembre 2023 si terrà la prima edizione del Campionato di Pandolce Genovese basso

VARIANTI

Alcune ricette prevedono l’aggiunta di semi di finocchietto e di rum, per un prodotto ancora più fragrante e aromatico; altre utilizzano semi di anice e marsala.

Potete anche utilizzare per una nota agrumata scorza di limone o di arancia grattugiate.

Da qualche tempo a GENOVA sono comparse versioni, per una variante ancora più ghiotta e adatta ai piccoli di casa, con aggiunta di gocce di cioccolato al posto dei canditi e nocciole tostate.

FAQ (Domande e Risposte)

Come si dice pandolce in genovese?

In genovese Pandolce si scrive pandôçe e si pronuncia panduse.

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