Trippa alla Lucchese era doveroso prepararla oggi, se non altro in ricordo del bel giro fatto a fine settimana a Lucca, scoperta ( nonostante il tempo inclemente ) e conosciuta anche se un po’ in fretta purtroppo, con uno sguardo particolare anche alla sua cucina.
Ovviamente non abbiamo potuto assaggiare tutto, si sa infatti quanto sia ricca la tradizione culinaria toscana.
Questo è il piatto scelto da mio marito, che si differenzia leggermente da quella che si fa noi nel piacentino.
Deliziosa veramente, sempre che sia gradito questo tipo di carne.
Altre ricette, come questa, si possono trovare in:
“Capannori, terra di Toscana… i sapori del territorio” di Paolo Simonelli, edizioni Moriconi,
e a questo proposito ricordiamoci che i piatti tipici di Capannori e di Lucca e dintorni in genere nascevano dalla necessità di utilizzare le risorse che il territorio metteva a disposizione, piatti semplici, “poveri”, ma non per questo meno gustosi.
Trippa alla Lucchese
750 grammi di trippa
1/2 cipolla
1/2 carota
1/2 costa di sedano
1/2 rametto di salvia
1 piccolo ciuffo di prezzemolo
1 spicchio d’aglio
buccia di mezzo limone
350 grammi di passata di pomodoro
1 foglia di alloro
45 grammi di buon olio extra vergine d’oliva ( il massimo sarebbe quello lucchese )
sale e pepe nero
1 bicchiere di vino rosso
parmigiano grattugiato
PROCEDIMENTO
- Tagliare la trippa a liste sottili e lasciarla in una ciotola a parte.
- Preparare un trito con gli odori, l’aglio e la salvia e porli in un tegame con l’olio extra vergine di oliva.
- Quando gli odori si saranno rosolati, aggiungere la trippa e lasciare insaporire per 5 minuti.
- salare e pepare e bagnare con il vino rosso.
- Quando è evaporato aggiungere il prezzemolo tritato, l’alloro e la passata di pomodoro.
- Aggiungere una tazza di acqua calda, coprire il tegame e cuocere a fuoco basso per circa un’ora e mezza, facendo restringere il sugo alla giusta densità.
- Servire in piatti individuali con abbondante parmigiano grattugiato.