Io e la cucina

Io e la cucina…..  amo la cucina e voi penserete…..non ci sta dicendo nulla di nuovo ed è vero visto il contesto, un blog di cucina appunto, e non vorrei nemmeno apparirvi scontata.

Questo interesse nasce proprio dal cuore, era nel mio DNA, forse perché mamma e nonna erano sempre ai fornelli? forse perché fin da piccola vedevo spesso e volentieri girare per casa fogli e fogliettini, appunti sul calendario, pagine di riviste, ritagli di giornali, agende con memorizzati pesi, procedimenti per creme torte paste arrosti con foto colorate?

                                Io e la cucina

io e la cucina

 

La mia immaginazione di bimba, più passava il tempo più aumentava. Mi chiedevo, guardando mamma al lavoro ” ma come farà da un mucchietto di farina ad uscire una torta così bella, da una semplice patata quello stupendo piatto di gnocchi!?”

Era per me un mondo ignoto e magico e in qualche modo prima o poi avrei dovuto entrarci, la voglia e il desiderio di vedere se anche dalle mie piccole mani potesse uscire qualcosa di simile e chissà, anche di buono, era troppo forte!

Per il momento però, avrei dovuto accontentarmi di infarinarmi il naso giocando a far la pappa alle bambole.  Ne passarono degli anni prima che il mio sogno si concretizzasse almeno in parte!

Venne la scuola, il liceo e poi l’università e qui, tra un libro e l’altro, tra la preparazione di un esame e l’altra ci scapparono i primi rudimenti culinari ma, ahimè, solo teorici.

La cucina era un regno incontaminato ed incontaminabile, nessuno poteva toccare o interferire, erano sguardi di fuoco, e tutti noi ne stavamo alla larga, la mamma gelosissima custode dei suoi segreti movimenti ai tegami ci teneva bonariamente a debita distanza.

Si sa che una cosa più viene proibita più viene desiderata, per cui un espediente dovevo trovarlo e lo trovai.

Studiare in cucina per me era rilassante, lì mi mettevo lì mi concentravo e tra appunti e dispense trovai anche il modo di memorizzare, poco per volta, quanto riuscivo a carpire dai movimenti della cuoca di casa e, piano piano, mi feci un  ” libro personale delle mie prime nozioni di cucina”.

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Ma si sa che la teoria è un conto, la pratica è ben altra cosa ed è proprio in pratica che, anche una semplice bistecca ai ferri, può diventare una suola da scarpe carbonizzata e fu quello appunto che capitò a me la prima volta che, diciamo, mi misi alla prova.

Non mi scoraggiai anzi, l’importante era avere finalmente rotto il ghiaccio.

Occasioni poi non ve ne furono tante, stando fuori città, viaggiando e studiando il tempo era poco e poi, come appunto dicevo prima, la cucina era terreno minato.

Ma mi sono rifatta da sposata, poco per volta ho imparato a fare di tutto, anche se in questo meraviglioso mondo mi accorgo che c’è sempre da imparare e da migliorare.

E’ l’era del computer è vero, tutto praticamente si attinge da lì, ciò nonostante ancora conservo come oggetti sacri, fogli appunti agende e quando, per forza maggiore, me ne devo alleggerire mi piange veramente il cuore.

Che strazio vedere quelle belle foto di torte colorate andare nella carta straccia! E allora mi consolo coi libri di cucina, sfogliandoli ammirandoli mangiandoli con gli occhi anche se, non ci crederete, non li seguo poi più di tanto.

Se mi darete anche solo”una sbirciatina”, potrete notate che le mie ricette sono molto semplici e tradizionali, hanno un po’ il colore di casa, delle tavole apparecchiate per tutti i giorni con amici e familiari, non vogliono stupire ma valorizzare i sapori e i piatti di una volta, il sapere offrire qualcosa di buono con poco, senza strafare.

Ma mai dire mai nella vita, non  meravigliatevi, chissà uno di questi giorni potrei anche stupirvi con qualcosa di diverso, di sensazionale

Questa sotto è la piazza principale della mia città, Piacenza, Piazza Cavalli o dei cavalli, qui due volte a settimana si tiene ancora adesso gran parte del mercato, qui con mamma e nonna andavamo in cerca delle ultime prelibatezze, le primizie di stagione con cui poi sarebbero stati cucinati piattini diversi, speciali….

Palazzo Gotico, Piazza Cavalli Piacenza

 

4 Risposte a “Io e la cucina”

    1. ma grazie raffaella, a proposito io sono Ivana, grazie per essere passata e soprattutto per le belle parole, verrò anche io a trovarti spesso…

  1. ciao.volevo solo farti tanti complimenti per come hai descritto con sensibilita’ la tua personalita’, mi sono praticamente un po’ mimetizzata alla tua, insomma mi sono un po’ rivista in me, amo i gatti ne ho ben tre, tutte femmine e sono le mie bimbe, adoro cucinare di tutto e sperimentare sempre, ma cose estremamente genuine. Anche io sono figlia unica e come ti capisco! Spero una risposta a questo messaggio! Ciao io mi chiamo Enza, sono sposata felicemente. e non ho figli.. A presto! Da Torino!

    1. Ciao carissima Enza, non hai idea dell’immenso piacere che ho provato nel trovare il tuo commento. Tra l’altro ho aperto il blog giusto per distrarmi un attimo ( non stiamo passando un bel momento con la suocera di mia figlia) e non credevo ai miei occhi, sì sono così come in breve mi sono descritta, in più ora posso dirti che mi basta poco per “ricaricarmi”, le tue parole mi hanno toccato l’anima veramente e cadono proprio a proposito in questi giorni. Posso aggiungere, non ricordo se l’ho messo nella descrizione, che sono aperta e chiacchierona e soprattutto molto (a volte ) troppo sincera, preferisco stare zitta piuttosto che mentire, per questo ti posso dire col cuore che mi piacerebbe ci tenessimo in contatto, se ti fa piacere naturalmente. Da Piacenza ( bella Torino! e non siamo poi tanto lontane )ti mando i miei più cari saluti, trascorri una serena bella domenica, un bacione ai tuoi micini ( io per ora non ne ho, ti spiegherò più avanti, ma mi mancano tanto, i miei erano tutti trovatelli! ) un forte abbraccio, Ivana.

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