Zuppa di fave secche

La zuppa di fave secche, diceva mia mamma riscalda anima e corpo, in inverno lo si preparava 1-2 volte a settimana, e con quello che avanzava e del pane raffermo “ammugliatu” i miei bisnonni ci facevano anche colazione……..i ragazzi di oggi si metterebbero a ridere……..allora non esistevano i supermarket.

Ingredienti per tre persone:
300 gr di fave secche;
– 200 gr di biete piccole;
– olio evo;
– fette di pane vecchio tostato;
– sale e pepe.

Preparazione.

Con il coltello decorticate la parte superiore delle fave secche, poggiandole sul tagliere per non farvi male.

Lavate le fave e tenetele a bagno 12 ore aggiungendo acqua man mano che si assorbe.

Intanto pulite le biete, e tagliate le foglie in due o tre se son grandi, se piccole lasciatele intere.

Mettete a bollire un litro e mezzo di acqua e cuocete le fave per più di un’ora. Se volete velocizzare i tempi  uniteci un pizzico di bicarbonato, oppure cuocete le fave nella pentola a pressione per 25 minuti.

A cottura quasi ultimata unite le biete, mescolate e cuocete col coperchio, finché sia la verdura che le fave non sono cotte. Versate la zuppa di fave in piatti fondi, condite con olio evo, pepe e i crostini di pane.

Le fave secche sono un piatto  povero ma sostanzioso, tipico del mio paese che si preparava molto spesso più di 100 anni fà, d’inverno naturalmente, perché serviva per riscaldare anima e corpo diceva mia nonna.

Purtroppo adesso va scomparendo dalle tavole dei tempi moderni, io cerco di riproporlo perché l’alimentazione di una volta fa parte della nostra cultura, le fave vanno mangiate senza buccia basta spingerle da sotto.

Il cucchiaio che vedete è d’argento apparteneva alla mia bisnonna materna ed è stato il MIO cucchiaio, regalatomi da Lei stessa….Ricordi indelebili.
  

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