Struffoli Napoletani

Struffoli Napoletani

Struffoli napoletani
Struffoli napoletani


          
  Dosi per la pasta

  • 400 g farina
  • 7 uova (5 intere e 2 tuorli)
  • 50 g sugna (oppure 75 g burro)
  • 1 cucchiaio zucchero
  • 1 pizzico sale
  • 1pizzico di bicarbonato
  • buccia di limone grattugiata
  • 1 bicchierino di anice

        Per la frittura

  • Olio di semi
  • 1 padella a bordi alti

         Per la decorazione

  • 200 g miele
  • 250 g cedro e arancia canditi
  • confettini all’anice o anicini
  • confettini con cannella o cannellini
  • cannellini argentati tondi medi
  • ciliege candite

  Procedimento

Mescolate la farina, il pizzico di sale, il pizzico di bicarbonato, lo zucchero e la buccia di limone grattugiata.

Disponete a fontana e, al centro, mettete le uova, lo strutto (o il burro), il bicchierino di anice e impastate.

L’impasto deve risultare morbido e vellutato; mettetelo a riposare per circa 2 ore in un luogo riparato.

Trascorso questo tempo dividete la pasta in tanti bastoncini come grissini e da questi ricavate gli struffoli che devono essere grandi come ceci.

Friggete a pochi alla volta in abbondante olio in una padella a bordi alti e mescolate sempre per evitare che l’olio trabocchi perchè si forma una bella schiuma.

Non spaventatevi ma continuate a rimescolare l’olio e toglieteli con una schiumarola quando sono belli dorati e gonfi.

Dopo la frittura sciogliete il miele in una padella, togliete dal fuoco e poco per volta mettete gli struffoli con i canditi tagliati a sottilissime strisce, mescolate con delicatezza per ottenere che gli struffoli siano ben imbevuti nel miele, disponeteli su un piatto da portata rotondo e, con le mani bagnate, ottenete una bella ciambella che guarnirete con i confettini e i canditi..

Perchè questa ricetta mi  ricorda mia nonna?

Per noi napoletani dire Natale equivale al profumo degli Struffoli, preparati artigianalmente in casa  che la riempiono dei sapori del Natale, e del miele, dei canditi, dei confettini multicolori  e di quelli con la cannella dentro che usavamo anche per distribuirli la notte di Natale, quando si metteva Gesù Bambino nel Presepe che preparava il mio papà.

Sono ormai una quasi nonna anch’io e, in mancanza di nipotini veri, dal momento che nostra figlia per il momento non ci pensa, ho una nipotina adottiva, la dolcissima Marika, figlia di nostri amici ucraini.

E sono lontana dalla mia città perché vivo a Milano da oltre 25 anni.

Non ho mai dimenticato le mie nonne: quella paterna purtroppo l’ho persa quando avevo 11 anni,  nel lontano 1959 e non ne ricordo molto.

Ricordo bene invece la mia nonna materna, la dolce nonna Franceschina  Rispoli che, con le sue sorelle, è stata mia maestra in cucina dal momento che  abitavamo nel palazzo di famiglia, al piano di sopra nella casa delle prozie nubili …

Mia nonna tanto silenziosa e buona è ormai morta tanti anni fa, nell’ormai lontano 1972 a pochi giorni dalla mia laurea, che aveva aspettato con ansia  e vissuto con me, quando mia zia, dattilografa e che viveva con lei, me la batteva a macchina la sera..

A quei tempi non esistevano i PC e la minuta,  con 2 dita, non avendo mai frequentato un  corso di dattilografia,  me  la ero battuta io con la macchina da scrivere portatile di mio papà.

Ed ero la prima nipote femmina che conseguiva il traguardo della laurea…

struffoli Auguri

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Pubblicato da Amato Anna

Blogger per passione. Pasticciona ma piena di buona volontà...

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