Stridoli o bubbolini? … La natura sul tavolo.
Silene vulgaris Una piantina selvatica, che oramai fa parte di una comune verdura.
Come viene anche chiamata? … Crepaterra, carletti, erba del cuccu, sciopeti, insomma ognuno di noi la conosce con nomi diversi, ma la sua bontà rende la pianta conosciuta e apprezzata da tanti conoscitori.

Stridoli o bubbolini…
Stridoli poiché le sue foglie se vengono sfregate “stridono” La loro consistenza infatti grassa e secca allo stesso tempo, permette di emettere un leggero stridolio.
Bubbolini. I fiori della silene sono piccole anfore bianche striate, o gonfi palloncini, graziosi e scoppiettanti.
In alcune specie, quando il “palloncino” secca per l’avvenuta maturazione dei semi, con le dovute attenzioni si utilizzano come leggero fischietto. Ricordo da piccola, che andavo alla ricerca dei palloncini che fischiavano. Svuotavo la piccola anfora dai semi scuri, toglievo delicatamente le punte intorno a foro e li utilizzavo come fischietto.

Stridoli o bubbolini? …La natura sul tavolo
In Emilia-Romagna ci fanno anche le sagre! Una pianticella comunissima, se scopri dove cresce la ritrovi ogni anno, le sue radici rizomatose e in parte legnose invadono il terreno se non hanno competizioni forti. Io le messe nell’orto per poterle raccogliere in tranquillità, diventano un poco come la gramigna, si riproducono facilmente e si un raccolto assicurato.
Come dicevo, In Emilia-Romagna è una pianta selvatica molto apprezzata, si condiscono le tagliatelle, si utilizzano nei ripieni dei tortelli, nelle torte verdi, crudi in insalata, le tenere punte, oppure in gustose frittate.
Cresce negli incolti, nei campi, ai bordi delle strade. E come dico sempre, raccogliete dove il traffico non è intenso, e moolto limitato, scoprirete un gusto insolito, dolce che ricorda vagamente il sapore dei baccelli freschi dei piselli. Nelle insalate primaverili dona una nota fresca, dolce e croccante.
Silene vulgaris…Stridoli o bubbolini?
La silene, la potete raccogliere per tutto il periodo estivo, fino alla fioritura, si raccolgono principalmente le cimette, oltre a essere una gustosa erbe/verdura da consumare e anche emolliente e fa bene alla nostra salute.
Se abitate in città e volete un piccolo raccolto assicurato potete anche coltivarla in un vaso capiente sul balcone, usando terreno calcareo, oltre il raccolto, apprezzerete anche la delicata fioritura bianca. A fine stagione dovrete tagliare tutta la parte aerea e lasciarla tranquilla. Ogni anno avrete così il vostro piccolo bottino.



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