Oggi vi presento l’Anello di San Cataldo, un tipico dolce pugliese a forma di ciambella, a base di pasta frolla alle mandorle con un ripieno di crema pasticciera e amarene ricoperto da croccante pasta sfoglia e mandorle caramellate.
Questo dolce appartiene alla città di Taranto, soprannominata la Città dei due mari, perché si estende tra Mar Grande dove vive e prospera una storica popolazione di delfini ed altri cetacei, e Mar Piccolo dove è praticata da secoli e in larga scala la mitilicoltura, i cui prodotti sono noti a livello mondiale per la loro unicità.
San Cataldo è il patrono di Taranto e L’anello di San Cataldo nasce in onore di questo Santo Patrono, dall’unione di leggenda, mistero e tradizione.
Era un vescovo irlandese grazie alla cui guida spirituale, la città poté assistere ad una sostanziale riconversione religiosa nel bel mezzo di una fase di perdizione.
Al ritorno in città da un suo viaggio in Terra Santa, la sua nave si ritrovò in mezzo ad una tempesta di proporzioni enormi tanto che il suo equipaggio, spaventato dalla violenza delle onde, domandò al Santo di intercedere per la loro salvezza.
La leggenda narra che San Cataldo si sfilò l’anello pastorale e lo gettò in mare.
La tempesta cessò improvvisamente e, nel punto esatto in cui l’anello era stato gettato, si formò una sorta di vortice che genera perpetuamente acqua dolce.
Questo fenomeno, che in realtà è chiamato “citro”, esiste tutt’oggi ed è possibile ammirare ad occhio nudo il continuo formarsi di cerchi concentrici sulla superficie del mare; ha l’aspetto di un getto d’acqua che ribolle in superficie in modo costante.
Il citro è una sorgente d’acqua dolce, la parte finale di un fiume sotterraneo che proviene dalla Murgia tarantina.
Sono i citri gli artefici del gusto tipico della cozza tarantina e delle ostriche!
L’acqua dolce proveniente dai citri mitiga la salinità del mare e fa sì che i mitili abbiano un sapore molto particolare apprezzato in tutto il mondo.
Ho realizzato questo dolce pugliese in occasione della merenda etnica nella scuola di Alice; è un piacevole momento di conoscenza e condivisione fra le famiglie degli alunni, dove ognuno porta un dolce tipico della propria terra 😀
La paternità di questa ricetta appartiene ad un mastro fornaio tarantino Giovanni Doro, fondatore del Panificio Doro e la ricetta originale prevede la marmellata di limoni nell’impasto e le noci nel ripieno; la mia versione è una variante pensando ai gusti di mia figlia che non ama molto il sapore del limone e non gradisce le noci!
Vi consiglio di provarlo perchè è davvero squisito e se passate da Taranto non perdete l’occasione di gustare la ricetta originale!
Questa volta mi sono dilungata un po’ ma credo che ne è valsa la pena, no? 😀
Per preparare questo fantastico dolce pugliese, prendete carta e penna per la lista degli ingredienti e poi tutti in cucina con me, prepariamo l’Anello di San Cataldo!
Ecco cosa vi serve:
- Preparazione: circa 30 (più il tempo di riposo della pasta frolla) Minuti
- Cottura: circa 50 Minuti
- Difficoltà: Bassa
- Porzioni: 10 persone tortiera ø24 cm
- Costo: Medio
Ingredienti
Per le basi
-
1 rotolo Pasta Sfoglia
-
150 g Farina 00
-
100 g Mandorle
-
170 g Burro
-
125 g Zucchero a velo
-
1 uovo (medio)
-
q.b. Cannella in polvere
-
mezzo cucchiaini Lievito in polvere per dolci (circa 4 grammi)
Per il ripieno
-
250 ml Latte
-
2 Tuorli
-
12 g Farina 00
-
12 g Amido di mais (maizena)
-
mezzo Limone biologico (scorza)
-
60 g zucchero semolato
-
Amarene sciroppate (a piacere, io ne ho usate circa 50 grammi)
Per decorare
-
1 cucchiaio zucchero semolato
-
1 cucchiaio Latte
-
circa 15 g Mandorle in scaglie
Preparazione
Dolce pugliese: Anello di San Cataldo
-
Per preparare l’Anello di San Cataldo, il buonissimo dolce pugliese, cominciate così:
Preparate la pasta frolla:
Versate le mandorle in un mixer e tritatele riducendole in farina, dopodiché trasferite il tutto in una ciotola e miscelate con la farina, lo zucchero ed il lievito in polvere, mescolando omogeneamente gli ingredienti.
Versate a fontana la miscela su una spianatoia e unite il burro freddo tagliato a pezzetti.
Impastate velocemente con la punte delle dita, fino a formare delle grandi briciole, a questo punto unite l’uovo, la cannella e continuate ad impastare formando un panetto liscio ed omogeneo.
Avvolgete la pasta frolla con della pellicola trasparente e lasciatela riposare circa 30 minuti in frigorifero.
Ora preparate la crema:
In un pentolino scaldate il latte con la buccia di mezzo limone, fino a portalo quasi ad ebolizione.
Nel frattempo in una ciotola capiente mescolate i tuorli con lo zucchero, la farina e l’amido di mais, fino ad ottenere un composto liscio e ben amalgamato.
Per questa operazione io mi trovo benissimo a lavorare il tutto con le fruste elettriche 😀
Quando il latte sarà bollente eliminate la buccia del limone, versatelo sul composto e mescolate con un frustino (o con le fruste elettriche) fino a che il latte non si sarà ben incorporato.
Ora rimettete sul nuovo a fiamma medio bassa e mescolate, con un cucchiaio di legno o con un frustino, per qualche minuto, fino a che non vedrete la crema addensarsi sulla base del cucchiaio.
Togliete dal fuoco e continuate a mescolare per qualche secondo, poi trasferite il tutto in una ciotola e coprite la crema con della pellicola trasparente per farla raffreddare ed evitare che si secchi in superficie.
-
Accendete il forno a 180° statico.
Riprendete la pasta frolla che avete messo in frigorifero, stendetela in una sfoglia non troppo sottile e foderate una stampo per ciambella precedentemente barrato ed infarinato.
Riprendete la crema che nel frattempo si sarà intiepidita, mescolatela vigorosamente con un cucchiaio di legno o con un frustino, dopodiché versatela sulla pasta frolla.
Ora distribuite a vostro piacimento le amarene sciroppate sulla crema pasticcera.
Prendete il rotolo di pasta sfoglia e ricoprite la crema.
Per effettuare questa operazione facilmente, srotolate la pasta sfoglia e sistematela sullo stampo per ciambella, dopodiché passate su tutta la superficie della tortiera con il matterello, pressando bene per tagliare la pasta in eccesso 😀
Una volta sistemato il disco di pasta sfoglia di copertura, premente bene sui bordi con i rebbi di una forchetta per sigillare bene i bordi e bucherellate tutta la superficie con i rebbi di una forchetta.
In un bicchiere mescolate il latte con lo zucchero e le mandole in scaglie ed infine distribuite su tutta la superficie.
Per questa operazione ho usato un pennello da cucina ma se voi non l’avete potete farlo con un cucchiaio.
Infornate in forno già caldo per circa 40 minuti, fino a che il dolce avrà assunto un bel colore dorato in superficie.
Fate raffreddare completamente prima di rimuovere dallo stampo, dopodiché trasferite su un vassoio e mettete in frigorifero.
L’anello di San Cataldo si gusta benissimo a temperatura ambiente ma fresco di frigorifero è speciale!
Io vi consiglio di preparalo uno o due giorni prima di consumarlo perchè è spettacolare! ahahah 😀
Il mitico dolce pugliese è pronto, buon appetito!
Grazie per la vostra lettura, alla prossima ricetta! Unoduetre… si mangia!