riad marrakech

Marrakech in 4 giorni

Marrakech in 4 giorni

Marrakech in 4 giorni

Marrakech, la capitale del Marocco, è una città che vi sorprenderà: piena di colori, luci e profumi, con un profondo contrasto tra la parte storica, la Medina, e la parte nuova, la Ville Nouvelle, molto simile a Abu Dhabi.

Una città fantastica che vi conquisterà senza alcun dubbio.

Ecco a voi dunque il nostro tour di Marrakech in 4 giorni , una piccola guida con i nostri consigli di viaggio e le nostre opinioni.

Due cose mi preme consigliarvi:

1) cambiate gli euro in dirham negli uffici di cambio a Marrakech (non in aeroporto, causa tasse elevate);

2) prenotate in anticipo dei free tour (visite guidate dove potete pagare quanto volete, da 1€ a 50€): noi abbiamo fatto così e ci siamo trovati benissimo.

Giorno 1: Arrivo, Jardin Secret, tour dei souk

Arriviamo a Marrakech alle ore 14.00 (ora locale) e il servizio transfer ci conduce al Riad (noi abbiamo usufruito del servizio offerto dal Riad al costo di 15€).

Il Riad dista meno di 7 km dall’aeroporto quindi arriviamo in meno di 20 minuti.

Abbiamo scelto un Riad nella Medina, molto pulito e ben arredato, con personale che parlava anche italiano, molto disponibile e cordiale.

Facciamo il check-in, lasciamo le valigie e usciamo per una merenda al Cafè Glacier, in piazza Jemaa El Fna.

Il locale è un po’ spartano ma strafrequentato per via della meravigliosa terrazza, alla quale si accede solo previa consumazione.

Che dire? Sosrseggiare tè alla menta mangiucchiando biscotti alle mandorle seduti sulla terrazza del Cafè Glacier ammirando lo spettacolo in Piazza Jeema el Fna, è stato un bell’incontro con la città.

Spettacolare e scenografica, Jemaa el Fna è una sorpresa continua: giocolieri e acrobati che intrattengono i passanti, venditori di succo d’arancia, incantatori di serpenti con al seguito scimmie ammaestrate, venditori di erbe miracolose… insomma un vero palcoscenico a cielo aperto!

Siccome alle 17 i monumenti chiudono, non ci resta che sbrigarci per visitare Le Jardin Secret, a 600 mt dalla piazza Jemaa el Fna, che chiude alle 17.30.

Il biglietto di ingresso al giardino costa 95 dirham (60 l’ingresso + 35 la torre), circa 5 euro.

Ideato da un imprenditore italiano e progettato da un paesaggista inglese, Le Jardin Secret è un’oasi di colori, piante profumate, pace e relax nel cuore nevralgico della Medina.

L’origine del complesso risale alla dinastia saadiana, più di 400 anni fa, ed è stato poi ricostruito nel ‘900 per diventare la casa di esponenti politici marocchini.

Torniamo in piazza per fare un free tour del souk alle ore 17.30 con Zahim Mohamed, che ci porta nel cuore della Medina.

Spezie colorate, fiori profumati, articoli di artigianato locale, gioielli, tappeti, ceste di frutta secca si alternano tra loro regalando istantanee uniche.

Odori che si mischiano tra loro, colori sgargianti che abbagliano…visitare il souk di Marrakech vale da solo il costo di un viaggio nella città rossa.

Marrakech vanta il mercato più grande del Marocco: ci sono ben 18 souk per la città!

Da vedere: Souk Semmarine, dove troverete principalmente babucce, kaftani, ceramiche, dolci e servizi per il tè; Souk Ableuh, il mercato delle olive; Souk Cherratine, in cui si lavora la pelle e potrete pertanto trovare prodotti come borse e cinture; Souk Sebbaghine, in italiano conosciuto come Souk dei Tintori, dove viene dipinta la lana che servirà per tessere i famosi tappeti marocchini.

Fate un salto anche a Rahba Kedima, la Piazza delle Spezie, piena di odori che inebrieranno i vostri sensi.

Per cena ci fermiamo al Café Guerrab, nei pressi della piazza Jeema el Fna, dove ceniamo accomodati su una terrazza con vista sui tetti di Marrakech.

Ceniamo con due tajin molto buone precedute, come d’uso, da una ciotola di olive e pane arabo.

Disponibili anche menu senza glutine e piatti vegetariani.

Spesa totale: meno di 15€ a testa per una cena ottima. Super consigliato!

Giorno 2: Free tour della città e Giardini Majorelle

Dopo una bella colazione sulla terrazza del Riad con tè alla menta, frutta fresca e biscotti alle mandorle, alle ore 9.30 andiamo in Piazza Jeema el Fna per il free tour della città.

Dopo aver incontrato la guida, cominciamo il tour con il minareto della Koutobia, il simbolo della città, visibile da ogni punto ma non visitabile (solo per i musulmani).

Il minareto, bellissimo e imponente nei suoi 70 metri di altezza – che insieme alla moschea costituisce il simbolo spirituale della città, è uno dei più grandi esempi dell’architettura islamica.

Il nome è dovuto al fatto che in passato lì ci fosse un mercato in cui si vendevano libri. Il termine “kutub” significa infatti “librai“.

Durante il tour visitiamo il quartiere Mouassine, famoso per via del mercato Gran Zoco de Marrakech, La Madraza de Ben Youssef (uno dei centri religiosi della città) e i suoi dintorni: la moschea, la biblioteca, la cupola e il Museo di Marrakech.

Le tappe successive sono il Palazzo Dar Si Said e il Palazzo Bahia (l’ex residenza dei sultani), costruiti nel XIX secolo come residenza dei grandi mandatari dell’epoca.

Successivamente visitiamo il Quartiere Ebraico, il Zoco delle Spezie e la Piazza Badia, fino ad arrivare alla Kasbah e alle Tombe Saadiane del XVI secolo, con le reliquie di numerosi sultani, guerrieri e servi della dinastia Saadi.

Ci fermiamo a Bab Agnaou per scattare una foto a una delle 19 porte di Marrakech, costruita nel XII secolo, una delle più belle e meglio conservate della muraglia di Marrakech.

Passiamo all’esterno del Palazzo Reale e davanti la tomba del fondatore di Marrakech, Youssef Ibn Tachafine.

Il Free Tour, terminato poco prima delle 13, ci ha fatto vedere la città e apprezzare molti angoli remoti che altrimenti non avremmo visto, nonché ci ha permesso di orientarci tra i vicoli.

La guida inoltre è stata molto disponibile e per questo vi consiglio caldamente di visitare Marrakech con questa formula.

Per pranzo, essendo in Piazza Jeema el Fna, ci fermiamo al Café Kessabine, dove ci accomodiamo sulla terrazza panoramica e mangiamo cous cous e tè alla menta spendendo meno di 20€ in due. Fantastico!

Nel pomeriggio andiamo a piedi fino ai Giardini di Majorelle (distano 2,6 km dalla piazza), un complesso di giardini botanici acquistati da Yves Saint Laurent nel 1980.

I biglietti per i Giardini di Majorelle costano 10€.

I giardini sono divisi in zone in cui ammirare diverse specie di varie classi botaniche, agrumeto, palmeto, bamboo, piante grasse.

Completano il giardino varie fontane, vasche con piante acquatiche.

Affascinante il piccolo ma ricco museo Berbero.

Un luogo dove fare viaggiare i propri sogni. Unicità nello stile.

Alle spalle dei giardini, c’è il museo di YSL (chiude alle 18) e costa sempre 10€.

Il Museo è un luogo davvero unico che raccoglie i migliori abiti “Haute couture” realizzati durante la vita di Yves Saint Laurent più un interessante cortometraggio sulla vita professionale dello stilista.

Essendo quasi ora di cena, ne approfittiamo per fare una giro nella Ville Nouvelle (o quartiere Gueliz), e lungo le strade Mohammed V e Mohammed VI.

Nell’avenue Mohammed V vi sono le boutique più lussuose della città nonché grandi magazzini, centri commerciali e catene di fast food internazionali come Mc Donald’s e Burger King.

Per cena ci fermiamo a L’Adresse Cafe Restaurant, in Avenue Mohamed, un ristorante molto colorato, con personale molto simpatico e professionale, cibo buono e cibo buono e prezzi bassi (in confronto a quelli italiani).

Il menu propone piatti marocchini e internazionali ma noi abbiamo scelto due tajine con carne di vitello, buone e ben presentate, precedute dalla solita ciotola di olive e pane arabo, il tutto spendendo meno di 10€ a testa, fantastico!

Giorno 3: Gita di un giorno nel deserto di Agafay e sulle montagne dell’Atlante da Marrakech e giro in cammello

Il terzo giorno facciamo un’escursione guidata verso le montagne dell’Atlante e il deserto di Agafay.

Con la gip, ci dirigiamo verso il grande villaggio di Imlil, ai piedi delle alte montagne dell’Atlante e poi attraverso l’altopiano di Kik ad Amizmiz, che funge da punto di unione tra i tanti piccoli villaggi berberi di questa zona.

Dopo una pausa per il tè, risaliamo sulla gip e raggiungiamo la sorgente dell’Imi n Tala, nella valle di Amizmiz.

Facciamo una passeggiata nel villaggio di Tnirt dove, pranziamo in una tradizionale casa berbera.

Nel pomeriggio, continuiamo la nostra gita scendendo verso la pianura di Haouz, su una strada che attraversa il villaggio di Ouled Mtaa, abitato da tribù nomadi arabe originarie del Sahara.

Concludiamo il tour attraversando il roccioso deserto di Agafay, che non è un deserto di sabbia ma più arenaria e altopiano di terra, villaggi tradizionali costruiti con fango, aiuole polverose sono intervallati da spettacolari sontuosi pascoli e vegetazione in primavera.

Qui facciamo un giro in cammello di quasi 1 ora, indossando i vestiti berberi e concludendo il tutto ammirando il tramonto sorseggiando un tè alla menta e dei dolcetti marocchini.

Una giornata bellissima ed emozionante, soprattutto il pranzo con la famiglia berbera a base di cous cous, tè (immancabile) e pane arabo, e il tramonto nel deserto, qualcosa di veramente unico.

Rientriamo a Marrakech verso le 18 e, dopo una doccia nel Riad, andiamo a cena da Chez Chegrouni, proprio dietro la piazza Jeema el Fna, un pochino defilato ma con un terrazza spettacolare.

Abbiamo mangiato tajine e cous cous, molto buoni e serviti in porzioni abbondanti.

Il prezzo di una cena per due è stato di meno di 20€ in totale, perfetto!

Giorno 4: Cascate di Ouzoud (150 km da Marrakech, circa 2 ore e mezzo di viaggio)

L’ultimo giorno del nostro viaggio lo passiamo facendo un’escursione giornaliera alle Cascate di Ouzoud, a 150 km da Marrakech.

Il viaggio dura quasi 2 ore e mezzo (non ci sono autostrade) e ci annoia leggermente ma, una volta arrivati, ci ritroviamo davanti le cascate più alte del Nord Africa, 110 metri!

Le cascate sono maestose, splendide, e con la guida camminiamo lungo i sentieri sul fondo delle cascate e attraverso i boschetti di alberi di ulivo.

Pranziamo in uno dei caffè che si affacciano sulle cascate e poi, nel pomeriggio, saliamo i gradini per arrivare sulla cima delle cascate e osservarle da vari angoli, tra gli arcobaleni nella nebbia e le scimmie.

Rientriamo a Marrakech per l’ora di cena e, esausti, ceniamo a Le Marrakchi, un locale in perfetto stile marocchino, frequentato prettamente da francesi, dove servono anche vino e alcolici!

Il cibo è ottimo e i piatti serviti in porzioni abbondanti. Il tocco in più: lo spettacolo di danza del ventre, veramente carino!

Tour le città imperiali del Marocco

Tour le città imperiali del Marocco
Tour le città imperiali del Marocco

Tour le città imperiali del Marocco

Stavolta la nostra voglia di viaggiare e le offerte di compagnie aree low-cost, ci hanno portato in Marocco, un tour di 8 giorni tra le città imperiali: Casablanca, Rabat, Tangeri, Fez e Marrakech.
Il nostro giudizio? Ogni città è più bella dell’altra e vi trascinerà in un’atmosfera avvolgente e seducente che porterete per sempre nel cuore.
Conversione euro dhs
La moneta ufficiale del Marocco  la dirham (dhs). Noi abbiamo pagato tutti gli hotel prima di partire per il viaggio, con carta di credito e, per le spese giornaliere, abbiamo cambiato circa 700 euro (per due persone) all’aeroporto di Casablanca.
Vi consiglio di non pagare nei ristoranti marocchini con carta di credito ma usare sempre valuta locale, per una maggiore affidabilità.
Spostamenti:
Per tutti i nostri spostamenti nel paese, abbiamo usato i petit taxi, una sorta di macchina a 8-10 posti che vi costerà meno di 3 euro a testa per ogni corsa.
E’ il modo più economico, sicuro e affidabile per visitare il Paese.

Tour le città imperiali del Marocco

Giorno 1: CASABLANCA

Arriviamo a Casablanca con un volo Alitalia diretto da Roma.

Dopo aver recuperato i bagagli, prendiamo un taxi e andiamo in hotel per il check-in.

Per il nostro soggiorno, abbiamo scelto l’Hotel Barcelò, situato in centro e non lontano dalla Moschea di Hassan II (visibile dal balcone di alcune camere dell’hotel).

Le camere sono pulite, luminose, accoglienti e ordinate, dotate di wi-fi, climatizzatore, TV, minibar e bagno privato.

Il personale alla reception è gentile, accogliente e ben disposto a fornire tutte le informazioni richieste.

Nel pomeriggio cominciamo a visitare la città.

Casablanca è una delle città più progressiste del Paese,  giovane e vivace; passeggiate lungo le vie della Medina, un intrico di vicoli e viuzze dove riuscirete difficilmente a orientarvi.

La parte più interessante è sicuramente il souk (sul lato sud-orientale, lungo Avenue des Forces Armée Royales), dove troverete decine di piccole botteghe di artigianato locale.

Su suggerimento del concierge dell’hotel, ci dirigiamo verso il bastione Sqala e ci fermiamo per una merenda al Café Maure.

Il locale, in vero stile marocchino, dispone di una terrazza favolosa dove abbiamo gustato un gelato fragola limone e mango delizioso.

Dopo la sosta, prendiamo un petit taxi e andiamo alla Moschea di Hassan II, una delle più grandi al mondo, eretta per volere di Re Hassan II e terminata nel 1993.

L’elegante e maestoso edificio sorge su un promontorio di fronte all’Oceano Atlantico e può ospitare fino a 100.000 fedeli (25.000 all’interno, 80.000 nel cortile).

Essendo una delle poche moschee marocchine aperte ai non musulmani, facciamo un tour di 1 ora con una guida turistica pagando 120 dhs (circa 10 euro).

Usciamo dalla Moschea, prendiamo di nuovo un petit taxi e andiamo su Boulevard Mohammed V, nel quartiere Ville Nouvelle, sviluppatosi nella prima metà del ‘900 e caratterizzato da edifici di influenza marocchina e Art Deco francese, una vera delizia!

Concludiamo la giornata con una bella cena alla Medina, al Rick’s Café a base di cuscus di pollo e tajin de cordero.

 

 

Giorno 2: Casablanca – Rabat

Facciamo colazione in hotel abbuffandoci di torte, croissant, yogurt artigianale e frutta fresca, una vera delizia!

Dopo il check-out, andiamo alla stazione Casa voyageurs con un petit taxi e prendiamo un treno Moroccan Railways (ONCF) diretto a Rabat.

La stazione Casa voyageur è nuova, moderna, situata sul boulevard Mohammed V nel quartiere Belvedere.

Il tragitto dura più o meno 75 minuti e il biglietto costa 7€ (acquistato direttamente in stazione).

I treni per Rabat partono ogni 30 minuti, e ciò ci consente di arrivare a destinazione prima dell’ora di pranzo.

Arriviamo alla stazione di Rabat Agdal e ci dirigiamo subito al Riad L’Alcazar, nel cuore della Medina, per fare il check-in e lasciare le valigie.

Il Riad è una dimora storica marocchina, costruita intorno a un cortile interno adibito a giardino.

Anticamente, le terrazze sui erano riservate alle donne per godere di un momento di libertà, mentre oggi sono usate per servire la colazione agli ospiti della struttura.

Il Riad da noi scelto non ha nulla da invidiare agli hotel europei: le camere sono pulite, fresche, silenziose, dotate di cassaforte, frigobar e accesso a internet (a pagamento).

Iniziamo il nostro giro a Rabat con una passeggiata nella Medina, piccola ma ricca di caffetterie, negozi di artigianato (soprattutto di tappeti berberi e di tessuti).

Ci fermiamo per un pranzo veloce al ristorante El Bahia (al margine della Medina).

La formula “menu fisso a 10€” prevede una zuppa marocchina, una tajine di pollo e un piccolo dessert, il tutto accompagnato dall’immancabile the alla menta.

Tutti i piatti erano molto buoni, il servizio è stato rapido e cortese. Ristorante assolutamente raccomandato 🙂

Proseguiamo la nostra visita arrivando alla fortezza degli Oudayas, il cui nome è legato alle popolazioni degli Ouadi che vivevano nella zona.

Entriamo nella Kasbah attraverso il Bab el Oudaia e camminiamo fino alla alla moschea Jam el Atiq, situata in una posizione da cui si gode di una vista impareggiabile dell’oceano e della vicina città di Salè.

Percorrendo la Avenue Moulay Hassan, arriviamo alla Torre di Hassan, alta 44 metri e rimasta incompleta.

State pensando che questa Torre vi ricorda un altro monumento? Non vi sbagliate! La Torre di Hassan richiama la Giralda di Siviglia!

Concludete la giornata con una cena al Dar Naji, un ristorante tipicamente marocchino, che affaccia sulla porta della Medina (visibile dalla terrazza).

Il personale è gentile, l’ambiente carino e pulito, il menu vastissimo e spazia dal pollo al curry alle insalate marocchine, passando per le tajine e i dolci tipici alle mandorle e miele.

Noi abbiamo assaggiato la zuppa locale (Harira), un paio di spiedini e una macedonia di frutta fresca, spendendo circa 12 euro a testa. Ristorante ultraconsigliato!

Tour le città imperiali del Marocco

Giorno 3: Rabat – TángerI

Facciamo colazione sulla terrazza del Riad con caffè americano, succhi di frutta, yogurt, frutta fresca e cereali. Una vera delizia!

Facciamo il check-out, saliamo su un petit taxi e andiamo alla stazione di Rabat Agdal per prendere un treno per Tangeri.

Il tragitto in treno dura quasi 4 ore e il biglietto costa circa 10 euro (acquistabile direttamente alla stazione).

Arriviamo a Tangeri verso le 13, saliamo su un petit taxi e andiamo subito in hotel per lasciare i bagagli e fare il check-in.

Dopo varie ricerche sul web, abbiamo scelto l’hotel Dar Souran.

Le camere sono pulite, luminose, arredate in pieno stile marocchino, dotate di wifi, climatizzatore, aria condizionata e bagno privato.

Su consiglio del concierge, usciamo subito per visitare la Medina, il centro storico di Tangeri, un labirinto di viuzze pieno di negozi di artigianato e bancarelle.

Camminiamo fino ad arrivare alla cima della Medina, alla Kasbah, dove rimaniamo a bocca aperta davanti allo splendido panorama che si estende davanti a noi: lo Stretto di Gibilterra!

Scattiamo qualche foto al Palazzo del Sultano il Dar El Makhzen, un capolavoro di architettura marocchino-andaluso.

Torniamo verso l’ingresso della Medina per vedere il Grande Socco, un mercato dove è possibile trovare prodotti di artigianato, frutta e verdura.

Terminiamo la giornata con una cena al ristorante La fabrique, a Place de France, una zona giovane e vivace ricca di locali e caffetterie.

 

 

 

Giorno 4: TANGER – FEZ

Dopo aver fatto colazione in hotel (colazione in terrazza con yogurt, frutta fresca, latte, caffè, cereali, dolci e torte, salumi e pane), andiamo alla Baia di Tangeri per fare una gita in cammello della durata di 2 ore (al costo di circa 10 euro).

Per la pausa pranzo ci fermiamo al Caffé Hafa, un locale bellissimo a picco sulla scogliera, dove ci accomodiamo sulla terrazza e ci godiamo il panorama mozzafiato mangiando un cuscus di pollo e sorseggiando un buon the alla menta.

Nel pomeriggio, torniamo in hotel per fare il check-out e ci dirigiamo alla stazione ferroviaria dove acquistiamo un biglietto per Fez (a meno di 10€).

Il tragitto verso Fez dura circa 3 ore e ne approfittiamo per riposarci.

Arriviamo a Fez poco prima di cena, prendiamo un petit taxi fino al Riad Andalib, nella medina di Fès.

Le camere sono pulite e ordinate, finemente arredate, dotate di tv, bagno privato, connessione wi-fi e climatizzatore.

In quanto stanchi, decidiamo di cenare al ristorante del Riad, El Panorama, dove assaggiamo cuscus e tajine comodamente seduti sulla terrazza che affaccia sui tetti di Fez. Una location davvero romantica!

Tour le città imperiali del Marocco

Giorno 5: FEZ

Dopo aver fatto colazione in hotel mangiando squisiti dolcetti di mandorle e miele, usciamo subito diretti alla Medina.

La Medina di Fez, la più grande del Marocco, è stata inserita dall’UNESCO tra i luoghi di maggior interesse culturale al mondo.

Nel mirabolante intrico di vicoli e viuzze che compongono la Medina, il tempo sembra essersi fermato e rimaniamo esterrefatti davanti agli splendidi palazzi decorati arabi e le moschee di Jamaa Al-Achiakh, Jamaa Achourafa e Jamaa Al-Andalous.

Ci fermiamo per un the in una caffetteria e poi andiamo al Museo Dar-Batha, situato all’interno di un antico palazzo in stile ispano moresco costruito nel 1873 ed esponente una tra le più belle collezioni di artigianato marocchino.

Articoli di pelletteria, tappeti berberi, gioielli, ceramiche, sono alcuni degli esemplari esposti nel museo.

Ci fermiamo per il pranzo in un piccolo ristorantino scovato casualmente nella Medina e ordiniamo un menu completo composto da un antipasto a base di verdure miste e un primo piatto a base di tajine di pollo con il limone, una vera delizia!

Trascorriamo il pomeriggio all’hammam Spa Laaroussa, nella Medina, per rigenerarci in vista del viaggio in auto che ci attenderà l’indomani alla volta di Marrakech.

L’hammam è all’interno di un riad rigoglioso, ricco di piante, un posto ideale per rilassarsi sorseggiando un the alla menta e mangiando qualche dolcetto al miele.

La struttura è pulita e il personale  molto accogliente: il modo ideale per fare il pieno di energie dopo il caos della Medina.

Noi abbiamo prenotato tramite il concierge dell’hotel e abbiamo pagato circa 35€ per il trattamento “bagno turco-gommage-maschera per il viso”.

 

 

 

 

 

GIORNO 6: FEZ – MARRAKECH

Dopo la colazione in hotel, facciamo il check-out e ci rechiamo alla sede di Europcar per ritirare l’auto noleggiata.

Con l’aiuto del navigatore gps, partiamo alla volta di Marrakech.

Il tragitto che ci porta a destinazione è disseminato da paesini tipici della regione del Medio Atlante, quali Ifrane, Khenifra, Kasbah Tadla e Beni Mellal.

Dopo circa 5 ore, arriviamo a Marrakech e andiamo subito all’hotel per una doccia e una merenda a base di the alla menta e pastilla.

Per la nostra ultima tappa del viaggio, abbiamo scelto di soggiornare al Riad Caesar, un’oasi di pace situata nel cuore della Medina.

Le camere sono ampie e pulite, climatizzate e dotate di tv, cassaforte, bagno con doccia e persino bidet.

Ceniamo in un ristorante vicino all’hotel, consigliatoci dal concierge dove, per poche decine di euro a testa, assaggiamo tajine e zuppe marocchine.

Giorno 7: MARRAKECH

Dopo aver fatto colazione in hotel, cominciamo la visita di Marrakech partendo dai Giardini della Menara.

I giardini sono un’oasi di pace al centro della città e ospitano un padiglione e numerosissimi ulivi.

Questi giardini furono costruiti per volere del sultano Almohade Abd al-Ali ib Mu’min, pensati per creare un ampio bacino in cui conservare l’acqua necessaria all’irrigazione delle piante.

Proseguiamo la nostra passeggiata fino al minareto della Koutoubia, la struttura più alta della città, risalente al XII secolo e parte integrante della moschea della Kutubiyya.

Prima di addentrarci nella parte antica della città, ci fermiamo per un pranzo veloce a base di tajine e the alla menta (ormai nostro fedele “compagno di viaggio”).

Dopo pranzo, passiamo a visitare la parte antica della città e dunque il palazzo della Bahia, proprietà di un nobile locale.

Il Palazzo della Bahia è considerato uno dei Riad storici più importanti di tutta Marrakech, eretto per volontà del Gran Visir Dar Si Moussa nella seconda metà del 19° secolo.

Questo complesso deve il suo nome all’amante preferita dal Visir, nome che significa “Brillante” ed è quindi anche perfetto per rendere omaggio alla ricchezza ed importanza della costruzione.

Dal palazzo, ci dirigiamo verso la piazza Jmaa el Fnaa, uno dei luoghi più interessanti e conosciuti di tutto il Marocco, e infine nella medina, dove gironzoliamo tra i suoi suq e acquistiamo gli ultimi souvenir.

Per l’ultima cena marocchina, scegliamo il ristorante Dar Anika Kitchen (consigliato dal concierge).

L’atmosfera è accogliente e suggestiva, il menu vasto e i piatti buonissimi e abbondanti.

Consiglio: da provare assolutamente la tajine di agnello e verdure.

Giorno 8: MARRAKECH – ITALIA

Facciamo colazione sulla terrazza del Riad divorando per l’ultima volta i dolcetti marocchini di mandorle che ci hanno accompagnato per tutto il viaggio.

Facciamo il check-out e ci rechiamo in aeroporto per volare verso Roma.

Un viaggio emozionante, divertente, in un Paese ricco di cultura e tradizione..

Un Paese che ci ha rubato il cuore sin dal primo granello di sabbia che ci ha sfiorato.