primo piatto

Spaghetti alla puttanesca

Spaghetti alla puttanesca
Spaghetti alla puttanesca

Spaghetti alla puttanesca

Un primo piatto dal nome insolito (e sul quale mi verrebbe quasi da addentrarmi nella storia, ma preferisco glissare), semplice e veloce, ideale da gustare dopo una lunga giornata di lavoro (quando si torna a casa e non si ha voglia di passare troppo tempo davanti ai fornelli) o per un pranzo sfizioso tra amici.

Pochi ed economici ingredienti (alici, capperi, olive, pomodorini) che, mescolati, danno vita ad un piatto ricco di gusto e sapore.

Se non amate il sapore deciso delle alici, potete sostituirle con il tonno al naturale (o all’olio di oliva, come preferita), dando così alla vostra pasta un sapore più fresco e delicato.

Io ho usato gli spaghetti ma voi potete usare qualsiasi formato di pasta a vostra disposizione, anche corta (es. pennette, fusilli, farfalle, rigatoni, ecc).

La marcia in più? Accompagnare la pasta con un bel boccale di birra fresca bionda o con un bicchiere di vino bianco 🙂

Ingredienti per una porzione:

80 gr di spaghetti
5-6 pomodori pachino
1 spicchio di aglio
3 filetti di acciughe sotto sale
Una manciata di olive (verdi e/o nere)
Una manciata di capperi sotto sale
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
Un pizzico di peperoncino macinato
Sale q.b.

 

 

Procedimento:

Riempire una pentola d’acqua e portarla a ebollizione per cuocervi gli spaghetti.
Lavare e tagliare i pomodori pachino.
In una padella, rosolare uno spicchio d’aglio con un filo d’olio extravergine di oliva, poi aggiungere i pomodori pachino e cuocere per 5-6 minuti, mescolando con un cucchiaio di legno.
Tagliare le acciughe a pezzetti e aggiungerle ai pomodori pachino in padella, insieme alle olive denocciolate e ai capperi sotto sale.
Spolverare con il peperoncino macinato e cuocere per una decina di minuti, mescolando di tanto in tanto.
Scolare gli spaghetti al dente e versarli in padella per saltarli con il sugo.
Infine, servire gli Spaghetti alla puttanesca subito.

Parmigiana di pasta

Parmigiana di pasta
Parmigiana di pasta

Parmigiana di pasta

Uno tra i miei piatti preferiti, che realizzo sempre in due dosi per evitare di usare solo metà melanzana e lasciare l’altra metà in frigo: una ricetta semplicissima per un piatto saporito ma non eccessivamente calorico poiché le melanzane non vengono fritte (come nella ricetta tradizionale) ma grigliate.

Io ho usato i rigatoni ma voi potete usare qualsiasi formato di pasta, purché corta (es. pennette, penne, mezzi rigatoni, paccheri, ecc), e condito il tutto con della salsa di pomodoro confezionata, cubetti di mozzarella fiordilatte e abbondanti cucchiaiate di parmigiano grattugiato.

Che dire, vi aspetto per pranzo?!

INGREDIENTI PER 2 PORZIONI:

1 melanzana piccola
100 gr di pasta corta
1 mozzarella
250 ml di salsa di pomodoro
Parmigiano grattugiato q.b.
Erba cipollina, rosmarino q.b.
Sale

PROCEDIMENTO:

Lavare la melanzana e tagliarla a fette sottili.
Adagiare le fette di melanzana in uno scolapasta e lasciarle a riposare per almeno 1 ora, in modo che perdano il sapore amaro.
Scaldare una piastra e, quando sarà rovente, grigliarvi le fette di melanzane su entrambi i lati.
Condire le melanzane con una spolverata di erba cipollina, una di rosmarino e un pizzico di sale.
Nel frattempo, riempire una pentola d’acqua e portarla a ebollizione per cuocervi la pasta.
Preriscaldare il forno a 180 gradi.
Cospargere il fondo di una teglia con due-tre cucchiai di sugo e uno strato di melanzane grigliate.
Tagliare la mozzarella a cubetti.
Scolare la pasta al dente e condirla con la salsa di pomodoro e una manciata di cubetti di mozzarella.
Versare la pasta sullo strato di melanzane nella teglia, poi ricoprire con le altre melanzane.
Ultimare con uno strato di sugo, i cubetti di mozzarella avanzata e qualche cucchiaio di parmigiano grattugiato.
Cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per 20-25 minuti, fino a quando si sarà formata una bella crosticina sulla superficie della parmigiana.
Sfornare e servire la Parmigiana di pasta subito.

Risotto al nero di seppia e code di gamberi

Risotto al nero di seppia e code di gamberi
Risotto al nero di seppia e code di gamberi

Risotto al nero di seppia e code di gamberi

Un primo piatto gustoso e raffinato, dove il nero di seppia conferisce al piatto sia un gusto intenso sia un tocco di glamour.

Il nero di seppia è un liquido scuro secreto dalle ghiandole delle seppie, per l’appunto, in passato usato come inchiostro e oggi invece in cucina.

Il galateo consiglia di non servire mai il risotto al nero di seppia agli ospiti per evitare di lasciarli “con la bocca nera e sporca”, ma noi potremmo mai privarli di una simile prelibatezza??

 

 

Ingredienti per 1 porzione:

80 gr di riso (Carnaroli, Arborio, Roma, Vialone)

50 gr di code di gamberi

50 gr di seppie pulite

1/2 cucchiaino di nero di seppia

1 scalogno

olio extravergine di oliva q.b.

1/2 bicchiere di vino bianco

2 tazze di brodo vegetale

1 cucchiaio di parmigiano grattugiato

qualche foglia di prezzemolo fresco

sale, pepe

 

 

Procedimento:

Tritare finemente lo scalogno.

Sgusciare i gamberi e rimuovere l’intestino incidendo il dorso del gambero ed eliminandolo con un paio di pinzette o uno stecchino (per comodità, vi consiglio di chiedere al pescivendolo di pulire il pesce al posto vostro, in modo da evitare questo passaggio).

Sciacquare le seppie sotto acqua corrente e tagliarle a listarelle sottili.

In un tegame, rosolare lo scalogno tritato con un filo di olio extravergine di oliva.

Quando lo scalogno comincerà a rosolare, aggiungere le seppioline e i gamberi, quindi cuocere per 2-3 minuti a fuoco basso, mescolando senza sosta per evitare che si attacchino al fondo del tegame.

Aggiungere il riso e farlo tostare per 2-3 minuti, mescolando di continuo con un cucchiaio di legno.

Sfumare con il vino bianco.

Quando il vino sarà evaporato, aggiungere una tazza di brodo vegetale, e poi, quando il brodo sarà stato assorbito dal riso, aggiungere l’altra tazza di brodo e continuare la cottura mescolando.

A metà cottura, aggiungere il nero di seppia e mescolare.

Salare e pepare.

Quando mancheranno 2-3 minuti, spegnere il fuoco e mantecare con un cucchiaio di parmigiano grattugiato.

Servire il risotto al nero di seppia e code di gamberi ben caldo, aggiungendo qualche foglia  di prezzemolo fresco per decorare.

 

 

Penne gorgonzola e pomodori secchi

Penne gorgonzola e pomodori secchi
Penne gorgonzola e pomodori secchi

Penne gorgonzola e pomodori secchi

Un primo piatto dai sapori forti, per via dei pomodori secchi e del gorgonzola, e che per questo difficilmente incontrerà il favore di tutti, anche se in realtà unisce il nord Italia (il gorgonzola è un famoso formaggio lombardo) con il Sud della penisola (Sicilia e Calabria sono le case madri dei pomodori secchi).

Il gorgonzola è un formaggio a pasta cruda prodotto con latte intero di vacca, originario della Lombardia, come anzidetto, e precisamente delle province di Milano, Como, Pavia e Novara.

Viene realizzato nella variante dolce (cremoso e molle) e in quella piccante (con un sapore più forte e di consistenza più dura), e in questa ricetta ho usato proprio quest’ultima versione.

I pomodori secchi sono invece originari delle regioni meridionali, Sicilia e Calabria soprattutto, preparati nelle calde giornate estive, facendo essiccare i pomodori sammarzani al sole per quasi sette giorni.

Una volta essiccati, i pomodori vengono conservati in barattoli colmi di olio oppure farciti.

Queste penne gorgonzola e pomodori secchi rappresentano una ricetta semplice e veloce, ideale per un pranzo o una cena veloce, quando si ha voglia di sapori decisi e particolari.

 

 

Ingredienti per una porzione:

80 gr di pasta corta (io ho usato le penne)
50 gr di pomodorini secchi
40 gr di gorgonzola piccante
1/2 cipolla
1 noce di burro
2-3 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
Sale, pepe

 


Procedimento
:

Tritare finemente la cipolla.
In una padella, rosolare la cipolla con un cucchiaio di olio extravergine di oliva.
Aggiungere i pomodorini secchi e poi il gorgonzola, il burro e il parmigiano grattugiato, mescolando con un cucchiaio di legno per far sciogliere i formaggi, poi spegnere il fuoco.
Riempire una pentola d’acqua e portarla a ebollizione per cuocervi la pasta.
Scolare la pasta al dente, versarla in padella e farla saltare con il condimento, mescolando bene per far amalgamare il tutto.
Servire caldo.

Fusilli con le verdure

Fusilli con le verdure
Fusilli con le verdure

Fusilli con le verdure

Un primo piatto facile e veloce con i sapori dell’orto, da realizzare in poco tempo e adatto per un pranzo o una cena non troppo pesante. Come potete vedere, questo piatto è realizzato con tre tipi di verdure, usando qualche fetta di ciascuna, quindi magari potete realizzarlo se, come secondo o come antipasto, preparate contemporaneamente un tris di verdure grigliate, come ho fatto io.

Per la pasta, io ho usato i fusilli ma voi potete usare qualsiasi formato di pasta a vostra disposizione, purché corta e secca (ad esempio, farfalle, mezze maniche, rigatoni, ecc).

Se desiderate arricchire il vostro piatto, potete aggiungere una grattugiata di ricotta fresca (come nella ricetta della pasta alla pecorara) prima di servire la pasta o, in alternativa, potete arricchire il condimento con un pugnetto di carne macinata di maiale (fatta soffriggere in padella), cubetti di pancetta dolce/affumicata o dadini di salsiccia.

Ebbene, avete amici vegetariani e/o vegani per pranzo?? Ecco la vostra soluzione, un piatto semplice e gustoso, da preparare in poco tempo e che vi farà fare un figurone!

 

 

Ingredienti:

80 gr di fusilli (o altro tipo di pasta corta)

1/4 di melanzana

1/4 di peperone

metà zucchina

3 pomodori pachino

1 cucchiaio di olio extravergine di oliva

sale, pepe, peperoncino

 

 

Procedimento:

Riempire una pentola d’acqua e portarla a ebollizione per cuocervi la pasta.

Lavare e tagliare tutte le verdure in piccoli pezzi.

In una padella, cuocere tutte le verdure con un cucchiaio di olio, sale, pepe e una spolverata di peperoncino.

Schiacciare i pomodori pachino con un mestolo di legno per formare una sorta di sughetto.

Coprire la padella con il coperchio e cuocere mescolando di tanto in tanto.

Scolare i fusilli al dente poi saltarli in padella con le verdure.

Servire i Fusilli con le verdure ben caldi aggiungendo, se volete, una spolverata di parmigiano grattugiato.

Calamarata al sugo di gamberetti

Calamarata al sugo di gamberetti
Calamarata al sugo di gamberetti

Calamarata al sugo di gamberetti

Una ricetta stuzzicante ma altresì delicata, grazie alla presenza di panna liquida e salsa di pomodoro.

Un piatto semplice tipico delle regioni del Sud Italia ma di grande effetto, ideale per coccolare se stessi o da servire agli amici a pranzo facendo un figurone senza faticare eccessivamente.

Per la pasta, ho scelto la Calamarata ma potete usare qualsiasi formato di pasta purché corta (es. Paccheri, Rigatoni, Penne, Farfalle).

caPer i gamberetti, ho usato quelli freschi acquistati in pescheria ma vanno benissimo anche quelli surgelati o, se preferite, quelli in salamoia. Se volete arricchire il vostro piatto, potete aggiungere al condimento una manciata di olive nere e/o verdi e capperi sotto sale, giusto per conferire una nota più saporita al piatto.

 

Ingredienti per una porzione:
70 gr di pasta corta (io ho usato la pasta Calamarata)
50 gr di gamberetti freschi
100 ml di salsa di pomodoro
50 ml di panna liquida da cucina
1 spicchio di aglio
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
1/4 di bicchiere di vino bianco secco
1 ciuffo di prezzemolo
Sale

 

 

Procedimento:

Sciacquare i gamberetti sotto acqua corrente.

In una padella, rosolare lo spicchio di aglio con un cucchiaio di olio extravergine di oliva.

Quando l’aglio sarà dorato, aggiungere i gamberetti e saltarli, poi sfumare con il vino bianco.

Aggiungere la passata di pomodoro, salare e cuocere a fuoco dolce per circa 15 minuti, mescolando di tanto in tanto per evitare che la salsa di pomodoro si attacchi alle pareti della padella.

Nel frattempo, portare a ebollizione l’acqua in una pentola e cuocervi la pasta.

Durante gli ultimi minuti di cottura della pasta, unire la panna liquida ai gamberetti in padella e mescolare per qualche minuto, poi spegnere il fuoco.

Scolare la pasta al dente, versarla in padella insieme al condimento e saltare per qualche minuto a fiamma vivace.

Prima di servire, decorare la Calamarata al sugo di gamberetti con una manciata di prezzemolo.

Rigatoni fiori di zucca e alici

Rigatoni fiori di zucca e alici
Rigatoni fiori di zucca e alici

Rigatoni fiori di zucca e alici

Un primo piatto ricco di sapore grazie alla combinazione dei fiori di zucca e delle alici.

Una ricetta facile e veloce, ideale da gustare da gustare da soli o in compagnia di amici, quando si vuole preparare un pranzo senza troppe pretese.

Io adoro le alici e mi piace mangiarle con la pasta, il pane e persino sulle gallette di mais o sui crackers!

Eh sì, avete mai provato a fare uno spuntino (uno di quelli che si fanno mentre si prepara la cena, per intenderci..) spalmando su una galletta di riso (o di mais) un filetto di acciuga e un goccio di olio?? Divino!
Vi consiglio di non salare la pasta perché già il condimento sarà molto salato per via delle alici.

Tuttavia, se proprio volete smorzare il sapore forte delle alici, vi consiglio di aggiungere qualche pomodoro pachino, saltandolo in padella insieme ai fiori e alle alici.
Io ho usato i rigatoni ma voi potete usare qualsiasi tipo di pasta, lunga o corta (purché rigata, mi raccomando!), a vostro piacimento.

Ingredienti:

80 gr di rigatoni (o di qualsiasi altro tipo di pasta corta)

4 fiori di zucca

4 filetti di acciuga sott’olio

1 spicchio d’aglio

1 cucchiaio di olio extravergine di oliva

Qualche foglia di prezzemolo

Sale, pepe

Procedimento:

In primo luogo, riempire una pentola d’acqua e portarla a ebollizione per cuocervi la pasta.

Pulire i fiori di zucca eliminando i gambi e il pistillo centrale.

Spezzettare i filetti di acciuga.

In una padella, rosolare uno spicchio d’aglio con un filo d’olio extravergine di oliva.

Quando l’olio comincerà a sfrigolare, aggiungere le acciughe e i fiori di zucca.

Salare, pepare.

Quindi cuocere per 2-3 minuti a fuoco medio, mescolando di tanto in tanto.

Scolare la pasta al dente e unirla al condimento in padella per farla saltare.

Infine, servire i Rigatoni fiori di zucca e alici caldi, con qualche foglia di prezzemolo.

Rigatoni cozze e pecorino

Rigatoni cozze e pecorino
Rigatoni cozze e pecorino

Rigatoni cozze e pecorino

Una ricetta basata sull’insolito abbinamento delle cozze con il pecorino: un primo piatto ricco di gusto, perfetto da servire si vostri ospiti per sfidarli a rimanere dubbiosi dopo il primo boccone.

Il pecorino è un formaggio preparato con latte di pecora e dal sapore particolarmente deciso, fragrante, ed è prodotto in quasi tutte le regioni italiane. In questa ricetta, io ho usato il pecorino abruzzese ma, a vostra discrezione, potete usare il romano o il pecorino sardo (che secondo me sono tra i più buoni).

Per la pasta, ho usato i rigatoni ma voi potete usare qualsiasi formato di pasta, purché corta (ed. paccheri, mezze maniche, penne).
Vi consiglio di usare le cozze surgelate oppure quelle fresche, chiedendo gentilmente al vostro pescivendolo di pulirle bene (magari accompagnando la richiesta con un generoso sorriso 😉).

 

 

Ingredienti per una porzione:

80 gr di rigatoni
10-12 cozze
5-6 pomodori pachino
Pecorino a scaglie q.b.
1 spicchio di aglio
Qualche foglia di prezzemolo fresco
1/2 bicchiere di vino bianco
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
Sale, peperoncino macinato

 

 

Procedimento:

Sciacquare le cozze già pulite sotto l’acqua corrente poi farle aprire in un tegame con mezzo bicchiere di vino bianco, un cucchiaio di olio e un bicchiere di acqua.
Quando le cozze di saranno aperte, spegnere la fiamma e metterle da parte insieme al liquido di cottura.
Nel frattempo, riempire una pentola d’acqua e portarla ad ebollizione per cuocervi la pasta.
Lavare e tagliare i pomodori a spicchi.
In una padella, rosolare uno spicchio d’aglio con un filo di olio poi aggiungere i pomodori, qualche foglia di prezzemolo fresco tritato, un pizzico di sale, una spolverata di peperoncino e mescolare bene.
Cuocere per 4-5 minuti, poi aggiungere le cozze e il loro liquido, mescolare e continuare la cottura.
Scolare la pasta al dente e versarla in padella per saltarla con il condimento.
Servire i Rigatoni cozze e pecorino caldi, ultimando con le scaglie di pecorino.

Tortellini burro e salvia

Tortellini burro e salvia
Tortellini burro e salvia

Tortellini burro e salvia

I tortellini sono una ricetta tipica dell’Emilia Romagna (delle zone di Bologna e Modena, soprattutto), una pasta la cui ricetta è stata persino depositata dalla “Dotta Confraternita del Tortellino”, nel 1974, presso la Camera di Commercio di Bologna. Tuttavia, questa prelibatezza era già nota dal 1500, quando la “minestra dei torteleti” venne citata nel Diario del Senato della città di Bologna all’interno del menu dei festeggiamenti locali.

I tortellini sono preparati con una sfoglia di farina di grano tenero e uova fresche, e possono farciti con un ripieno di carne (lombo di maiale, prosciutto crudo, mortadella) o di verdure (ad esempio, ricotta e spinaci). La tradizione vuole i tortellini serviti in un caldo brodo di carne o di verdura, ma sono ottimi anche conditi con ragù di carne macinata, con qualche cucchiaio di panna da cucina, oppure, più semplicemente, con burro e salvia, come ho fatto io.

Questi tortellini burro e salvia costituiscono una ricetta facilissima da realizzare e, proprio per questo, non è un piatto adatto alle cene con gli amici (in cui è necessario stupire e fare scorta di complimenti) ma è un piatto ideale da preparare dopo una dura e fredda giornata di lavoro per rimettervi in sesto. Per la preparazione io ho usato i tortellini alla ricotta e limone ma potrebbero andare bene anche quelli agli spinaci. A voi il compito di provare e farmi sapere!

Ingredienti per 1 porzione:

Una porzione di tortellini (con ripieno di carne o verdura, come più preferite)

25 gr di burro

25 gr di parmigiano grattugiato

Qualche foglia di salvia

Sale

 

 

Procedimento:

Riempire una pentola di acqua bollente e portarla a ebollizione per cuocervi i tortellini.

Tagliare la salvia a julienne.

In una padella rosolare una noce di burro con la salvia tritata.

Scolare i tortellini non appena torneranno a galla, quindi saltarli in padella con il burro e la salvia.

Prima di servire, spolverare con del parmigiano grattugiato.

Tortelli radicchio, noci e camembert

Tortelli radicchio, noci e camembert
Tortelli radicchio, noci e camembert

Tortelli radicchio, noci e camembert

Un primo piatto di ispirazione di internazionale, a base di tortelli ripieni (tipici dell’Emilia Romagna) conditi con una crema di radicchio, noci e camembert (un formaggio molle prodotto con latte crudo, di origine francese, fatto stagionare per 30-40 giorni).

La leggenda vuole che il Camembert deve il suo nome a Napoleone III che, un giorno, durante una visita in Normandia, si fermò in un villaggio dove i contadini gli fecero assaggiare un formaggio morbido e cremoso.

Napoleone III ne rimase deliziato e quando chiese quale fosse il nome di quella prelibatezza, i contadini risposero che quel formaggio non aveva nome, così Napoleone III gli attribuì il nome del villaggio, e cioè Camembert.

Per questa ricetta io ho usato i tortelli ripieni di ricotta, ma voi potete usare quelli ripieni agli spinaci, alla zucca, al prosciutto crudo, insomma, quelli che più soddisfano i vostri gusti!

 

 

Ingredienti per una porzione:

1 porzione di tortelli ripieni (di ricotta, spinaci, zucca, prosciutto crudo, in base ai vostri gusti)

5-6 foglie di radicchio

½ scalogno

½ bicchiere di vino rosso

50 gr di formaggio Camembert

Una manciata di noci sgusciate

1 noce di burro

1 cucchiaio di olio extravergine di oliva

Sale, pepe

 

 

Procedimento:

Riempire una pentola d’acqua e portarla a ebollizione per cuocervi i tortelli.

Lavare le foglie di radicchio e tagliarle a striscioline.

Tagliare il formaggio a pezzetti.

In una padella, rosolare lo scalogno con un cucchiaio di olio e una noce di burro, poi aggiungere il radicchio e cuocere a fuoco basso.

Sfumare con il vino rosso e continuare la cottura per 5-6 minuti, mescolando di tanto in tanto.

Salare e pepare.

Unire il formaggio e le noci sgusciate e amalgamare bene.

Scolare i tortelli e unirli al condimento per saltarli in padella.

Servire i Tortelli radicchio, noci e camembert caldi, con una spolverata di parmigiano grattugiato (opzionale).