primo piatto

Moussaka

Moussaka
Moussaka

Moussaka

La moussaka è un pasticcio di verdure della tradizione greca, un ricco primo piatto a base di melanzane fritte, carne macinata e formaggio di pecora, una vera delizia!!
La ricetta me l’ha ispirata un libro che stavo leggendo giorni fa, nel quale uno dei protagonisti preparava questo piatto per una ragazza su cui voleva far colpo, è così, visto che stasera ho avuto ospiti a cena (tranquilli, nessun pericolo di cambio status del mio sito 😉😉😉 ), ho deciso di sperimentarla.
Il risultato?!? Quasi 1 ora e mezza di preparazione per un piatto sublime e scioglievo le che ha conquistato anche i palati più scettici.

Ingredienti per 2 porzioni:

200 gr di melanzane
200 gr di carne macinata (io mista)
1 cipolla
2 pomodori da sugo
50 gr di formaggio di pecora
3 cucchiai di gruviera
3 cucchiai di pangrattato
2 cucchiai di farina
1 noce di burro
1 bicchiere di latte
1/2 bicchiere di vino bianco
Un ciuffo di prezzemolo fresco
2 cucchiai di olio
Origano, noce moscata, sale

Procedimento:

Lavare e tagliare le melanzane e i pomodori a dadini.
Tritare finemente la cipolla.
In una padella, scaldare due cucchiai di olio e friggervi le melanzane, quindi scolarle e adagiarle su un foglio di carta assorbente.
Nell’olio rimasto, friggere la cipolla tritata e la carne macinata poi, quando l’olio sarà evaporato, aggiungere i pomodori e un pizzico di sale.
Sfumare con il vino bianco e cuocere a fiamma moderata, mescolando di tanto in tanto.
Aggiungere una spolverata di origano, qualche foglia di prezzemolo fresco e cuocere per una decina di minuti.
Spegnere il gas e lasciar intiepidire.
Preriscaldare il forno a 200 gradi.
In un pentolino, riscaldare il latte con una noce di burro e 2 cucchiai di farina e portare a ebollizione mescolando continuamente.
Aggiungere un pizzico di noce moscata e, quando la salsa si sarà addensata, spegnere il gas e lasciar intiepidire.
Imburrare una teglia da forno e cospargerla di pangrattato.
In una ciotola, mescolare il formaggio di pecora con la gruviera cerando di ottenere una crema soffice.
Distribuire metà delle melanzane sul fondo della teglia, ricoprire con uno strato di carne macinata e sugo, poi cospargere con le melanzane rimaste e infine ultimare con la simil besciamella e la crema di formaggio.
Cuocere in forno caldo a 200 gradi per 25-30 minuti.
Sfornare la Moussaka e servire subito.

Risotto al mandarino e zafferano

Risotto al mandarino e zafferano
Risotto al mandarino e zafferano

RISOTTO AL MANDARINO E ZAFFERANO

Un risotto semplice, economico ma di grande effetto: risotto al mandarino e zafferano, un trionfo di profumi e colori (il dorato dello zafferano, l’arancio dei mandarini).

Un primo piatto perfetto da gustare nel periodo invernale, da servire ai vostri ospiti per conquistarli con eleganza e fascino.

Per il risotto, vi consiglio di usare il riso Carnaroli, prediletto anche dagli chef stellati perché si tratta di un riso che mantiene bene la cottura e ha un’ottima capacità di assorbimento. In alternativa, potete usare il Vialone, che ha chicchi più piccoli e rotondi ma che ben si prestano per la preparazione di risotti cremosi.

Il risotto è un piatto “delicato”: richiede attenzione, cura e pazienza durante la preparazione (fondamentali sono la tostatura e la mantecatura), quindi optate per un’altra ricetta se siete di fretta e non avete voglia di stare dietro ai fornelli!

Ingredienti per 2 porzioni:

2 tazze di riso (Carnaroli, Roma, Arborio, Vialone)

3 mandarini

1 bustina di zafferano

1 scalogno

1/2 litro di brodo vegetale

1 cucchiaio di olio extravergine di oliva

Una noce di burro

Sale

Procedimento:

Sbucciare i mandarini e farli a spicchi.

Tritare finemente lo scalogno.

In una padella rosolare lo scalogno con un cucchiaio di olio extravergine di oliva, quindi aggiungere i mandarini e lasciarli appassire.

Aggiungere il riso e farlo tostare.

Sciogliere la bustina di zafferano nel brodo.

Appena il riso comincia ad attaccarsi alla padella, aggiungere un mestolo di brodo e mescolare con un cucchiaio di legno.

Non appena il brodo si sarà ritirato, aggiungere un altro mestolo e continuare così la cottura per 14-15 minuti, mescolando sempre (il vero trucco per ottenere un risotto perfetto è mescolare di continuo, quindi, armatevi di pazienza).

Quando il riso è al dente, spegnere il gas e toglierlo dal fuoco.

Aggiungere una noce di burro e mantecare con un mestolo di legno per 1-2 minuti, per ottenere un risultato finale cremoso.

Servire il risotto decorando con qualche spicchio di mandarino crudo.

Risotto zucca e taleggio

Risotto zucca e taleggio
Risotto zucca e taleggio

Risotto zucca e taleggio

Quando ero piccola verdure e formaggi erano assolutamente banditi dalla mia dieta: odiavo qualsiasi tipo di formaggio (anche la mozzarella) e le uniche verdure che entravano nella mia pancia erano patate, carote, pomodori e insalata. Ero un vero incubo per chi mi invitava a pranzo! Le amiche di mia mamma, disperate, mi preparavano sempre uovo all’occhio di bue e una montagna di patatine fritte! A scuola, le suore a mensa mi servivano sempre delle pietanze diverse rispetto agli altri bambini: pomodori al posto degli spinaci, prosciutto crudo al posto della mozzarella, una porzione di simmenthal al posto del parmigiano reggiano… Mi odiavano!
Poi, qualche anno fa, grazie alla dieta a zona, ho cominciato “per necessità” ad assaggiare tutte le verdure e persino i formaggi! Ed ora, questo Risotto zucca e taleggio è uno dei miei piatti preferiti!

Ho condito il risotto con zucca e taleggio, un formaggio a pasta molle tipico della Lombardia, particolarmente cremoso e morbido, ma voi, in mancanza, potete sostituirlo con il gorgonzola, ottenendo un risultato finale sicuramente più saporito e degno di nota.

 

Ingredienti:
60 gr di riso (vi consiglio di usare il Carnaroli, il Vialone o il riso Roma, tutti adatti per risotti)
100 gr di zucca
50 gr di taleggio
Una noce di burro
Uno spicchio d’aglio
Metà cipolla tritata finemente
Sale, erba cipollina

 

 

Procedimento:
Tagliare la zucca a dadini.
Sciogliere una noce di burro in un tegame.
Aggiungerei uno spicchio d’aglio e metà cipolla tritata finemente e cuocere mescolando, fino a quando la cipolla non si ammorbidisce.
Aggiungere la zucca e il riso nel tegame e continuare la cottura mescolando.
Aggiungere 2 bicchieri d’acqua, coprire con il coperchio e portare a ebollizione, poi abbassare la fiamma e continuare la cottura mescolando di tanto in tanto.
Poco prima di servire, aggiungere il taleggio, mescolare e cuocere per altri 2-3 minuti, giusto il tempo di far insaporire il risotto.

Cappelletti delicati

Cappelletti delicati
Cappelletti delicati

Cappelletti delicati

I cappelletti sono una pasta ripiena (di carne o di formaggio) a forma di cappello (per l’appunto), tipica dell’Emilia Romagna (delle zone di Rimini e Ravenna, per la precisione), dove solitamente vengono serviti durante il pranzo di Natale e in brodo (di carne di manzo o di gallina), ma vi garantisco che anche la mia variante non è niente male: cappelletti ripieni di prosciutto crudo, conditi con pomodori pachino, burro, salvia e parmigiano grattugiato.

Pochi ingredienti ma tanto gusto per un pranzo semplice ma sfizioso, in grado di soddisfare palati desiderosi di un piatto caldo, non particolarmente saporito ma dal gusto delicato e raffinato.

Io ho usato i cappelletti ma voi potete usare indifferentemente i tortellini (con il ripieno che più preferite, come prosciutto crudo, ricotta e spinaci, carne macinata) o i ravioli (di carne, di verdura, di ricotta e limone), insomma, ciò che avete a disposizione purché si tratti di pasta ripiena, in modo da non rischiare di finire col preparare un piatto di semplice pasta secca condito con burro e pomodori pachino.

 

 

Ingredienti per una porzione:

1 porzione di cappelletti freschi (o tortellini, ravioli o altra pasta ripiena)

5-6 pomodori pachino

una noce di burro

1 cucchiaio di olio extravergine di oliva

2 cucchiai di parmigiano grattugiato

qualche foglia di salvia

sale, pepe nero

 

 

Procedimento:

Riempire una pentola d’acqua e portarla a ebollizione per cuocervi i cappelletti.

Nel frattempo, lavare e tagliare i pomodori pachino a metà.

In una padella, rosolare i pomodorini con un cucchiaio di olio extravergine di oliva e una noce di burro.

Quando i pomodori cominceranno ad appassire, spegnere il fuoco e mettere da parte.

Scolare i cappelletti e versarli in padella con i pomodori.

Aggiungere una spolverata di parmigiano grattugiato e di pepe nero, un pizzico di sale e qualche foglia di salvia, e far saltare tutto in padella per 1-2 minuti.

Infine, servire i cappelletti ben caldi.

Canederli trentini

Canederli trentini
Canederli trentini

Canederli trentini

I canederli sono un piatto tipico della cucina contadina tedesca (dove vengono chiamati “knodel”), molto diffuso nelle regioni del Nord Italia come Trentino, Friuli Venezia Giulia e Veneto.

Si narra che questo piatto fu inventato da una contadina che un giorno, alle prese con un gruppo di saccheggiatori che pretendevano gli venisse servito il pranzo o avrebbero distrutto la casa, radunò tutto ciò che aveva in dispensa creando queste gustose polpette servendole in scodelle, accompagnate da brodo caldo.

I saccheggiatori rimasero così soddisfatti dal pasto che andarono via lasciando addirittura qualche moneta di mancia alla contadina.

I canederli non sono altro che polpette di pane secco cotte in brodo (vegetale o di carne, in base alle vostre preferenze) e servite come primo piatto, ideali da gustare per pranzo nei mesi invernali; un piatto semplice ma molto saporito e di facile realizzazione.

 

Ingredienti per 1 persona (3 canederli):

110 gr di pane bianco secco
50 gr di speck
1 uovo
1/2 bicchiere di latte
1/2 cipolla
1 cucchiaio di burro
1 dado vegetale
Qualche foglia di prezzemolo
1 cucchiaino di farina
Sale, pepe

 

Procedimento:

Tagliare a dadini il pane bianco secco e lo speck.
Tritare finemente la cipolla e le foglie di prezzemolo.
In una padella, rosolare la cipolla tritata con un cucchiaio di burro e poi aggiungere lo speck.
Quando lo speck sarà dorato, versarlo in una ciotola insieme al pane.
In un’altra ciotola, mescolare l’uovo con il latte, il prezzemolo, un cucchiaino di farina, un pizzico di sale e uno di pepe.
Aggiungere l’impasto con l’uovo alla ciotola con lo speck e mescolare bene.
Lasciare riposare l’impatto per una mezz’ora poi, con le mani umide, formare tre polpette (knodel) non troppo molli.
Riempire una pentola d’acqua, sciogliervi il dado e portarlo a ebollizione per cuocervi i canederli.
Quando l’acqua arriverà a bollore, tuffarvi le polpette e cuocere per 15 minuti esatti, quindi servirli caldi.

Tortellini in brodo

Tortellini in brodo
Tortellini in brodo

Tortellini in brodo

I tortellini sono un piatto tipico dell’Emilia Romagna (a dirla tutta, la ricetta dei tortellini in brodo è stata anche depositata presso la Camera di Commercio di Bologna negli anni ’70 dalla “Dotta Confraternita del Tortellino”), dove erano preparati già dal 1300 e serviti con brodo di cappone (mentre oggi, nei ristoranti sono serviti il più delle volte conditi conditi con un ragù di carne macinata e salsiccia).

A casa mia i tortellini sono il piatto della domenica e, più in generale, del pranzo del 26 dicembre, il giorno di Santo Stefano, serviti con il brodo avanzato del giorno prima.

Per questa ricetta, ho usato i tortellini confezionati ripieni di prosciutto crudo, ma voi potete usare indifferentemente quelli ripieni di ricotta o di verdura, a vostro piacimento.

 

Ingredienti per 4 porzioni:

500 gr di tortellini freschi
4 litri d’acqua (io ho preparato il brodo ma voi potete rimediare su quello fatto con il dado granulare vegetale o di carne, in base alle vostre preferenze)
100 gr di noce di manzo
200 gr di girello
1/4 di gallina
Una costa di sedano
1 cipolla
1 carota
Qualche foglia di prezzemolo

Procedimento:

Versare l’acqua in una pentola insieme ai pezzi di carne, e lasciar riposare per circa 30 minuti.
Mettere la pentola sul gas, a fuoco basso, e portare l’acqua a ebollizione.
Salare.
Pelare  e affettare la carota.
Aggiungere il sedano, la carota, il prezzemolo, la cipolla nella pentola con l’acqua e la carne e far sobbollire.
Coprire la pentola con il coperchio e cuocere a fuoco bassissimo per almeno 3 ore.
Dopo 3 ore, rimuovere con una schiumarola lo strato untuoso, buttare i tortellini nel brodo e cuocere per 2-3 minuti, giusto il tempo di farli tornare a galla.
Spegnere il gas e servire i tortellini in brodo ben caldi (senza la carne e le verdure lesse), magari accompagnati con qualche cucchiaio di parmigiano grattugiato.

Pasta carciofi e pancetta

Pasta carciofi e pancetta
Pasta carciofi e pancetta

Pasta carciofi e pancetta

Un primo piatto semplice che coniuga il sapore delicato dei carciofi a quello più deciso della pancetta saltata in padella.

Per questa ricetta io ho usato le tagliatelle fresche ma voi potete usare qualsiasi tipo di pasta lunga a vostra disposizione, come le linguine, i bucatini, le fettuccine, ecc.

Avendo poco tempo a disposizione, ho usato i carciofi surgelati, ma voi, se avete deciso di destreggiarvi in cucina e volete ottenere un risultato finale più “genuino”, potete usare i carciofi freschi, procedendo a pulirli, affettarli e lasciarli in ammollo in un emulsione di acqua e succo di limone per almeno 30 minuti.

Una ricetta facile e veloce, ideale da servire ai vostri ospiti o per una cena solitaria, magari preceduta da un antipasto a base di salumi tipici, crostini e/o tartine con paté di olive nere.

 

INGREDIENTI PER UNA PORZIONE:

100 gr di pasta (io ho usato le tagliatelle)

60 gr di carciofi surgelati

2 cucchiai di olio extravergine di oliva

1 spicchio di aglio

1/2 bicchiere di vino bianco secco

Qualche foglia di basilico

50 gr di pancetta dolce (o affumicata, in base ai vostri gusti) a cubetti

2 cucchiai di parmigiano grattugiato

Sale, pepe

 

 

PROCEDIMENTO:

In una padella, rosolare uno spicchio d’aglio con due cucchiai di olio extravergine di oliva, poi aggiungere i carciofi e lasciar insaporire per 3-4 minuti.

Sfumare con il vino bianco e proseguire la cottura per 25-30 minuti, mescolando di tanto in tanto.

Aggiungere una spolverata di pepe nero macinato e un pizzico di sale.

Aggiungere la pancetta a cubetti e continuare la cottura.

Nel frattempo, riempire una pentola d’acqua e portarla a ebollizione per cuocere la pasta.

Scolare la pasta al dente e saltarla in padella con il condimento di carciofi e pancetta.

Servire la pasta ben calda, con una bella spolverata di parmigiano grattugiato e qualche foglia di basilico fresco.

Risotto salsiccia e noci

Risotto salsiccia e noci
Risotto salsiccia e noci

Risotto salsiccia e noci

Cosa c’è di più buono per scaldare una fredda giornata invernale? Un risotto, senza ombra di dubbio! Una ricetta facile per un primo piatto saporito, a base di salsiccia fresca, noci tritate, una spolverata di parmigiano grattugiato e di pepe nero.
Un risotto cremoso e ricco di gusto, perfetto da mangiare per un pranzo veloce (magari per la pausa pranzo in ufficio, avendo l’accortezza di scaldarlo per qualche minuto al microonde prima di consumarlo) oppure da servire ai vostri ospiti, magari preceduto da tartine con paté di olive nere o di tartufo.

Una piccola curiosità: tutti credono erroneamente che il risotto sia un piatto tipico del Nord Italia ma la vera patria di questo piatto è la città di Napoli, dove arrivò tramite gli spagnoli e poi “emigrò” verso le regioni settentrionali, diventandone così il piatto forte.

Ingredienti per 1 porzione:
100 gr di riso (vi consiglio di usare il riso Vialone o Roma, poiché hanno chicchi grandi la cui consistenza ben si adatta alla preparazione di risotti)
1 spicchio d’aglio
1/2 salsiccia
Una manciata di noci sgusciate
300 ml di brodo vegetale
Qualche foglia di basilico
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
1 cucchiaio di burro
Sale, pepe nero

 

Procedimento:
Tritare le noci grossolanamente.
In un tegame, rosolare un spicchio d’aglio con un cucchiaio di olio extravergine di oliva, poi aggiungere la salsiccia spezzettata, le noci tritate e cuocere per 5-6 minuti, mescolando di continuo.
Aggiungere il riso e il brodo e cuocere a fiamma bassa, mescolando di tanto in tanto per evitare che il riso si attacchi alle pareti del tegame.
Lavare le foglie di basilico, spezzettarle e aggiungerle al risotto in cottura.
Qualche minuto prima di ultimare la cottura, aggiungere burro e parmigiano e mantecare fino al momento di servire.
Servire il Risotto salsiccia e noci caldo, con una spolverata di pepe nero o di tartufo nero macinato.

Risotto alla carbonara

Risotto alla carbonara
Risotto alla carbonara

Risotto alla carbonara

La pasta alla carbonara è una delle ricette più famose della cucina romana ma, avreste

mai pensato di mangiarla nella versione “risotto”??? Neanche io! E pensare che, in

fondo, in fondo, ciò che cambia è solo il formato di pasta!

Un risotto cremoso, gustoso e saporito, che costituisce un crocevia tra la cucina

romana (patria della carbonara) e la cucina milanese (amante del risotto).

 

Ingredienti per 1 porzione:

80 gr di riso (Carnaroli, Arborio, Vialone, Roma)

50 gr di guanciale o di pancetta a cubetti (affumicata o dolce, in base ai vostri gusti)

1 uovo

1 scalogno

olio extravergine di oliva q.b.

2 tazze di acqua (potete anche usare il brodo vegetale, se preferite)

2 cucchiai di formaggio grattugiato (io ho usato il pecorino abruzzese)

1 cucchiaio di latte

sale, pepe

 

 

 

Procedimento:

In un tegame, rosolare lo scalogno con un filo di olio extravergine di oliva.

Quando lo scalogno comincerà a dorare, aggiungere la pancetta tagliata a striscioline o a cubetti e cuocere per 4-5 minuti a fuoco basso, coprendo il tegame con il coperchio.

Quando la pancetta sarà croccante, toglierla dal tegame e versarla in un piatto.

Nel tegame, aggiungere il riso e farlo tostare per 2-3 minuti.

Aggiungere una tazza di acqua e cuocere il riso mescolando fino al completo assorbimento dell’acqua, quindi aggiungere l’altra tazza e continuare la cottura.

Salare e pepare.

Nel frattempo, rompere l’uovo e sbattere il tuorlo in un piatto fondo insieme a due cucchiai di formaggio grattugiato, due cucchiai di latte e un pizzico di pepe. L’obiettivo è ottenere un composto omogeneo e abbastanza liquido.

Quando il riso sarà cotto, spegnere il fuoco e aggiungere nel tegame il composto di uova e formaggio e la pancetta a cubetti, quindi mescolare con un cucchiaio di legno per amalgamare bene gli ingredienti.

Servire il risotto alla carbonara caldo, magari con una spolverata finale di parmigiano.

 

 

 

Risotto al limone e zenzero

Risotto al limone e zenzero
Risotto al limone e zenzero

Risotto al limone e zenzero

Un primo piatto raffinato ed elegante, che unisce le note agrumate del limone al gusto aspro e piccante dello zenzero, una pianta originaria dell’Asia e usata soprattutto in campo medico per le sue proprietà medicinali e terapeutiche.

Il risotto al limone è una ricetta della cucina indiana, dove viene solitamente servito accompagnato da verdure, spezie (curcuma, curry) e frutta secca (anacardi, noci), ma la mia ricetta è invece più delicata, perfetta per chi ha voglia di gustare un risotto cremoso e dal gusto delicato.

In quanto al riso, vi consiglio di usare il Carnaroli, il Vialone, Arborio o il Roma, poiché i chicchi grandi conferiscono una buona consistenza al risotto e garantiscono una mantecatura perfetta.

 

 

Ingredienti per 1 porzione:

80 gr di riso (Arborio, Carnaroli, Vialone, Roma)

il succo e la scorza grattugiata di mezzo limone

2 tazze di brodo vegetale

1 cucchiaino di zenzero in polvere

1 cucchiaio di parmigiano grattugiato

1/2 cipolla

1/2 bicchiere di vino bianco secco

una noce di burro

olio extravergine di oliva q.b.

sale

 

 

 

Procedimento:

Grattugiare la scorza di mezzo limone.

Spremere mezzo limone per ottenerne il succo.

Tritare finemente la cipolla.

In un tegame, rosolare la cipolla sarà appassita con un filo di olio extravergine di oliva.

Quando la cipolla comincerà a dorare, aggiungere il riso e far tostare per 1-2 minuti.

Quindi sfumare con il vino bianco, mescolando con un cucchiaio di legno per farlo evaporare.

Continuare la cottura aggiungendo una tazza di brodo e, quando il brodo sarà completamente assorbito dal riso, mescolare con un cucchiaio di legno e aggiungere l’ultima tazza di brodo.

Mescolare continuamente, per tutto il tempo di cottura, per evitare che il riso si attacchi ai bordi del tegame.

Poco prima della fine della cottura, aggiungere lo zenzero in polvere, il succo di limone e la scorza grattugiata di mezzo limone, quindi mescolare per amalgamare bene gli ingredienti.

Spegnere il fuoco, ultimare con l’aggiunta di un cucchiaio di parmigiano grattugiato e una noce di burro e mantecare per 1-2 minuti, a fuoco spento.

Infine, servire il Risotto al limone e zenzero caldo.