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10 regole per una crema pasticcera perfetta

Crostata di frutta fresca
Crostata di frutta fresca

10 regole per una crema pasticcera perfetta

La crema pasticcera è una delle creme più famose della pasticcera italiana, preparata con latte, uova, zucchero, amidi e vaniglia.

Una crema sublime, morbida, vellutata, adatta per essere consumata come dessert monoporzione o per farcire crostate, torte e lievitati. Sebbene la ricetta sembri abbastanza facile, in realtà nasconde dei piccoli segreti che, se posti in pratica, vi aiuteranno a ottenere una crema perfetta, proprio come quella dei grandi chef pasticceri.

Ecco a voi le 10 regole per una crema pasticcera perfetta.

 

10 regole per una crema pasticcera perfetta

 

1) Uova

Nella crema pasticcera si utilizzano solo i tuorli delle uova. E’ preferibile usare uova freschissime magari prodotte da galline allevate a terra. Il quantitativo di uova usate è inversamente proporzionale a quello degli amidi: all’aumentare del numero di tuorli, è necessario diminuire la dose di amidi (farina e/o fecola) perché le uova fungono da addensante.

2) Amidi

Per la preparazione della crema pasticcera possono essere usati diversi amidi, in base al risultato che si vuole ottenere: amido di mais o maizena (per una crema vellutata), fecola di patate (per una crema adatta a farcire le torte), farina (per una crema dal colore più vivo ma dal gusto leggermente più pesante).

Io vi consiglio di usare gli amidi e non la farina, poiché non continuano il processo di gelificazione a cottura ultimata e non ci sarà il rischio di vedere crearsi una patina sopra la crema.

3) Latte

Il latte da preferire per preparare la crema pasticcera è il latte fresco intero. Evitate il latte a lunga conservazione o scremato.

4) Panna: si o no?

In alcune ricette è prevista la sostituzione di parte del latte con della panna fresca per dolci che, essendo più grassa, aiuta a preservare la crema più a lungo e le conferisce un sapore più cremoso.

5) Zucchero

La quantità di zucchero da usare deve essere proporzionata al numero di tuorli usati: più aumenta il numero di tuorli più deve aumentare la dose di zucchero.

La dose di zucchero dipende dal grado di dolcezza che si vuole conferire alla crema.

Lo zucchero deve esser sbattuto insieme ai tuorli velocemente, con una frusta manuale o elettrica.

6) L’aroma

La ricetta originale della crema pasticcera prevede l’uso della bacca di vaniglia, incisa per il lungo prelevandone i semi e aggiungendo questi ultimi al composto di tuorli e zucchero, mentre la buccia viene messa in infusione nel latte.

Tuttavia, se non avete a disposizione la bacca di vaniglia, potete sostituirla con una bustina di vanillina, una fialetta di aroma alla vaniglia e/o la scorza grattugiata di limone o di arancia, un goccio di brandy, di rhum, di limoncello, ecc.

7) Metodi di preparazione

Esistono quattro metodi per la preparazione della crema pasticcera: classico, a vulcano (ideato dallo chef Luca Montersino), al microonde, a freddo.

Nel metodo “classico”, il latte viene portato a bollore e successivamente vengono aggiunti nello stesso pentolino i tuorli sbattuti con lo zucchero e la farina, continuando la cottura a fuoco basso, mescolando di continuo.

La crema va cotta in un tegame dal fondo spesso, a fuoco basso, mescolando di continuo per evitare di bruciare la crema.

Nel metodo “a vulcano”, il latte viene portato a bollore e successivamente vengono aggiunti nello stesso pentolino i tuorli sbattuti con lo zucchero e la farina, continuando la cottura a fuoco basso, senza mescolare.

Quando la crema avrà assunto l’aspetto simile a quello di un’eruzione vulcanica (ci vorrà 1-2 minuti), si mescola  con una frusta da cucina per 2-3 minuti.

Nel metodo “a microonde”, si porta il latte a bollore in un contenitore, poi si aggiungono i tuorli mescolati allo zucchero e agli amidi, e si cuoce di nuovo tutto in microonde per 1-2 minuti.

Nel metodo “a freddo”, si mescolano tutti gli ingredienti  in una ciotola e poi li si trasferisce in un tegame per cuocerli per una decina di minuti, mescolando di continuo, fino a quando la crema non sarà densa.

8) Raffreddamento

A cottura ultimata, la crema si versa in una ciotola e la si copre subito con la pellicola trasparente per farla raffreddare.

9) Servizio

La crema pasticcera può essere usata per farcire torte di pan di spagna, crostate di pasta frolla, cornetti e lievitati, ma anche servita come dessert monoporzione arricchita da gocce di cioccolato, ciuffi di panna montata, frutti rossi e ogni altro ingrediente a vostra disposizione.

10) La variante vegan e gluten free

Chi segue un regime alimentare vegano o è intollerante al glutine, può preparare una crema pasticcera senza latte e senza uova, più leggera rispetto alla ricetta tradizionale. In questo caso, gli ingredienti da usare saranno latte di soia (di avena o di riso), farina di riso, zucchero di canna, baccello di vaniglia e scorza di limone.

Per questa variante, vi consiglio di seguire il metodo di preparazione “classico”, o “a freddo”, già da me sperimentati e con ottimi risultati finali.

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Budino di riso e amarene

Budino di riso e amarene
Budino di riso e amarene

Budino di riso e amarene

Il budino è uno dei miei dolci al cucchiaio preferito: fresco, cremoso, semplice da preparare (basta mescolare gli ingredienti e portare ad ebollizione) e anche piuttosto economico (occorrono solo latte, zucchero, farina, uova e aromi). 

Sebbene esistano moltissime varianti, il budino più apprezzato è quello classico, al cacao o alla vaniglia, solitamente accompagnato da biscotti al burro, frutta secca e ciuffi di panna montata.

Questo Budino di riso e amarene rappresenta un dessert semplice ma molto sfizioso, il cui gusto può essere arricchito da vari ingredienti aromatizzanti (come cacao, vaniglia, liquori) e infine servito accompagnato da una salsa di frutta, di cioccolato, caramello, miele o addirittura una crema di pistacchio.

A voi la scelta, dipende tutto dalla vostra fantasia e creatività!

 

 

Ingredienti per 2 stampini:

250 ml di latte (intero o scremato, come preferite)
30 gr di riso
20 gr di mandorle tritate
1 cucchiaio di zucchero
1 bustina di vanillina
1 cucchiaio di farina
Amarene sciroppate q.b.

 

Procedimento:

Versare il latte in un pentolino di acciaio inox e portarlo a ebollizione aggiungendo anche la vanillina.

Aggiungere il riso e cuocere per 50 minuti a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno per evitare che il riso si attacchi al fondo del pentolino.

Trascorsi 50 minuti, spegnere il gas e lasciare intiepidire a temperatura ambiente.

Una volta tiepido, aggiungere al composto di latte e riso lo zucchero e le mandorle tritate, e mescolare.

Versare il composto nei due stampini e mettere in frigo a raffreddare per 4-5 ore.

Intanto, preparare la salsa cuocendo le amarene in un pentolino e scaldale a fuoco basso.

In metà bicchiere di acqua calda, sciogliere un cucchiaio di farina e poi aggiungerlo alle amarene e mescolare il tutto per almeno 5 minuti, in modo da creare una salsa densa.

Sformare il budino sul piatto e, prima di servire, decorare con la salsa di amarene.