crema e amarene

Le migliori zeppole di Roma

Le migliori zeppole di Roma
Le migliori zeppole di Roma

Le migliori zeppole di Roma

Il 19 marzo ricorre la festa del papà e quale miglior regalo di una bella (e buona, soprattutto) Zeppola di San Giuseppe?

Nate a Napoli, le Zeppole sono ormai diffuse in tutta Italia, cotte al forno oppure fritte, rigorosamente ripiene di crema pasticcera e amarene.

Quest’anno da Eataly Ostiense si celebra le festa del bigné durante la quale 4 celebri pasticcerie proporranno la loro versione di bigné di San Giuseppe: chi vincerà?

Tra i concorrenti ci sono Casa Manfredi (Lazio), le Sicilianedde (Sicilia), Fortunato (Campania) e Dagnino (Sicilia) ed io mi sento di puntare sulla zeppola al limone di Amalfi di Fortunato. Voi?

E a Roma? Quali sono le migliori? Ecco a voi le mie preferite!

La Zeppola (Piazza Lodi)

In zona San Giovanni, La Zeppola è una pasticceria gelateria aperta da poco ma subito diventata famosa per la genuinità degli ingredienti usati e la lavorazione esclusivamente artigianale.

Ogni giorno, qui potete trovare zeppole e bignè di pasta choux appena sfornati, semplici o farciti con cioccolata, crema al limone, crema di pistacchio, crema di nocciole, ecc., oltre a torte, cornetti e biscotti da te.

Chiaramente, la più buona è la Zeppola di San Giuseppe, ripiene di vellutata crema pasticcera e amarene, una vera delizia, disponibile in varie taglie: piccola, media e grande (tipo una torta).

Un blitz da La Zeppola è d’obbligo il 19 marzo!

Marinari (Corso Trieste)

Avendo vissuto tanti anni nel quartiere africano, per me le zeppole di Marinari sono senza dubbio le migliori della città: fritte o al forno, ripiene di golosa crema pasticcera e ricoperte con confettura di visciole, una vera bontà!

Il tocco in più lo regala il contrasto tra l’asprezza delle visciole e la dolcezza dell’impasto perfettamente fritto, per niente unto e mai pesante.

Recatevi da Marinari a pancia vuota e assaggiate almeno due zeppole fritte: ne sono certa, mi ringrazierete.

Unico neo: le zeppole sono prodotte solo nel periodo della festa del papà quindi vi conviene farne un’abbondante scorpacciata per non rimpiangerle durante l’anno.

Andreotti (Ostiense)

Storica pasticceria romana gestita dal 1931 dalla famiglia Andreotti, famosa per i suoi maritozzi con la panna, i dolci da colazione (cornetti, bomboloni) e le torte preparate esclusivamente nel loro laboratorio.

Se siete in zona, lasciatevi tentare da una zeppola fatta a regola d’arte, rigorosamente fritta e ricoperta di zucchero a velo, ripiena con crema pasticcera e amarene.

Per i salutisti, ci sono anche le zeppole cotte al forno e, per gli incontentabili, anche con ripieno di crema al limone, al pistacchio e alla nocciola.

Andreotti è un pezzo di Roma.. un pezzo mooooolto dolce!

Café Merenda (Via L. Magrini 6)

Un vera e propria bomboniera in zona Ostiense, un locale perfetto per chi ha voglia di una colazione o una merenda speciale.

Sul bancone sono esposti dolci per tutti i gusti: croissant, biscotti, torte, crostate e plumcake, tutti preparati con ingredienti di qualità come lievito madre, farine bio, latte di montagna.

Per la festa del papà, concedetevi un peccato di gola e assaggiate i tradizionali bignè di San Giuseppe (solo fritti), le zeppole fritte e al forno ripiene di crema pasticcera e amarena, o gli “sfinci” di San Giuseppe siciliani, ripieni di crema di ricotta.

Cafè Merenda è il posto adatto in qualsiasi momento della giornata, da provare assolutamente!

Regoli (Via dello Statuto 60)

A Roma la pasticceria Regoli è da sempre sinonimo di maritozzo con la panna: morbidi e profumati maritozzi ripieni di panna montata fresca. Roba da intenditori, eh eh!

Per la festa del papà, fate una capatina da Regoli per assaggiare i loro bignè di San Giuseppe, fritti o cotti al forno, ripieni di vellutata crema pasticcera, visciole e amarene.

Che si tratti di maritozzi o di bignè, Regoli è sempre una garanzia, provare per credere!

 

Torta della nonna

Torta della nonna
Torta della nonna

Torta della nonna

Un dolce tipico della tradizione italiana, semplice ed economico, da mangiare come dessert di fine pasto o a colazione accompagnato da un bel caffè.

Un guscio croccante di pasta frolla ripieno di crema pasticciera e guarnito con pinoli tostati e zucchero a velo.

Una vera delizia!

In alcune regioni è uso aggiungere le amarene sciroppate alla crema pasticcera ma io voglio riproporvi la ricetta classica, per un ritorno ai giorni spensierati dell’infanzia.

 

Ingredienti:

per la pasta frolla:

500 gr di farina 00

3 uova

120 gr di olio di semi di girasola

150 gr di zucchero (io di canna)

metà busta di lievito vanigliato

per la crema pasticcera:

40 gr di farina 00

750 ml di latte (io scremato)

3 uova

la buccia grattugiata di un limone

30 gr di zucchero di canna

per decorare:

una manciata di pinoli

zucchero a velo

 

Procedimento:

Iniziare con la preparazione della pasta frolla.

In una ciotola rompere le uova e sbattere con lo zucchero e l’olio di semi di girasole.

Aggiungere la farina a pioggia e il lievito vanigliato e continuare ad impastare.

Impastare con le mani leggermente inumidite fino ad ottenere un panetto morbido ed elastico.

Avvolgere il panetto ottenuto con la pellicola trasparente e lasciarlo riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.

Nel frattempo, preparare la crema pasticcera.

In un pentolino scaldare il latte e la buccia di limone grattugiata.

In una ciotola, rompere le uova e mescolarle con lo zucchero e la farina per ottenere un composto omogeneo e senza grumi.

Quando il latte è ben caldo, spegnere il fuoco, eliminare la buccia di limone e versarlo nella ciotola con le uova, continuando a mescolare.

Ritrasferire il composto nel pentolino e cuocere a fuoco basso per 5-10 minuti, mescolando di continuo per evitare che la crema si attacchi ai bordi del pentolino.

Quando la crema si sarà addensata, spegnere il fuoco e lasciarla intiepidire.

Trascorso il tempo di riposo, riprendere il panetto di pasta frolla dal frigorifero e suddividerlo in due parti uguali.

Oliare una teglia tonda e stendere il primo panetto sul fondo della teglia, per creare la base della crostata.

Versare la crema (ormai tiepida) all’interno del guscio di pasta frolla steso nella teglia tonda.

Stendere anche l’altro panetto di pasta frolla dandogli una forma circolare e posizionarlo sopra la crema pasticcera, per chiudere la torta.

Con un coltello, tagliare i bordi in eccesso e sigillare i bordi con le dita.

Bucherellare la superficie della torta con i rebbi di una forchetta.

Distribuire i pinoli sulla superficie della torta.

Cuocere la torta in forno caldo a 170 gradi per 45 minuti.

Sfornare la torta e lasciarla intiepidire.

Servire la Torta della nonna completamente fredda, con una spolverata di zucchero a velo in superficie.