albumi a neve

Eton mess

Eton mess
Eton mess

Eton mess

L’Eton mess è un dessert inglese che deve il suo nome al prestigioso college di Eton, dove viene preparato ogni anno in occasione della festa della scuola, nel mese di giugno.

Si tratta di un dolce di facile realizzazione, a base di frutta fresca (fragole, mirtilli, lamponi o altra frutta di stagione), yogurt greco, meringhe e cioccolato bianco, da preparare e servire immediatamente!

La ricetta originale richiede l’utilizzo della panna per dolci al posto dello yogurt greco, riscaldata al microonde o in un pentolino.

La croccantezza della meringa si coniuga perfettamente con la morbidezza dello yogurt greco e la dolcezza delle fragole zuccherate.

Il risultato? Un dessert perfetto da gustare dopo cena davanti a un film alla TV o da servire ai vostri ospiti.

Per comodità (e soprattutto perché avevo bisogno di una sola meringa), io ho usato le meringhe già pronte ma voi potete tranquillamente realizzarle a casa con gli albumi montati a neve e cotti in forno.

 

Ingredienti per 1 porzione:

100 gr di yogurt greco

1 cucchiaio di zucchero a velo

1 meringa

10-12 fragole (mirtilli, lamponi, o altra frutta di stagione)

30 gr di cioccolato bianco

 

 

Procedimento:

Lavare e asciugare le fragole, quindi tagliarle a cubetti.

Sciogliere il cioccolato bianco in un pentolino a bagnomaria (o nel microonde per 1 minuto alla max potenza).

Lasciare raffreddare il cioccolato a temperatura ambiente.

In una ciotola, mescolare lo yogurt greco, il cioccolato bianco fuso tiepido e lo zucchero a velo, fino ad ottenere una crema.

Se usate la panna per dolci al posto dello yogurt greco, dovrete portarla a bollore e poi unirvi il cioccolato bianco sciolto a bagnomaria, fino a ottenere una crema densa e omogenea.

Sbriciolare la meringa grossolanamente.

Comporre il dolce usando la meringa leggermente sbriciolata come base.

Ricoprire la meringa con la crema di yogurt greco e cioccolato bianco e, infine, le fragole.

Servire l’Eton mess ben freddo.

10 regole per una frittata perfetta

10 regole per una frittata perfetta
10 regole per una frittata perfetta

10 regole per una frittata perfetta

La frittata è un piatto povero della cucina italiana, diffuso sin dai tempi dei romani, preparato con uova sbattute, parmigiano grattugiato, sale e pepe. Un piatto di rapida preparazione, economico e semplice, ma che, per essere perfetto, richiede il rispetto di alcune regole fondamentali. Ecco allora le 10 regole per una frittata perfetta.

1) Uova

Per una frittata perfetta, è consigliabile usare uova fresche e bio.

2) Sbattere le uova

Le uova vanno sbattute in un piatto fondo, con una forchetta o una frusta da cucina. Mai sbattere eccessivamente le uova, ma quanto basta per amalgamare i tuorlo e l’albume.

3) Albumi montati a neve si o no?

Per ottenere una frittata soffice, alcuni consigliano di montare gli albumi a neve e poi incorporarli delicatamente ai tuorli sbattuti, mescolando dal basso verso l’alto.

4) Latte e fecola per una frittata alta e soffice?

Alcune ricette, per ottenere una frittata alta e soffice, suggeriscono di aggiungere due cucchiai di latte e un cucchiaio di fecola ai tuorli sbattuti, ma io, personalmente, non ho mai messo in pratica questo consiglio e mi sono sempre limitata a sbattere bene le uova.

5) Aggiunta di varianti

La versione classica della frittata prevede solo uova, parmigiano grattugiato, un pizzico di sale e uno di pepe ma, prima della cottura in padella, potete aggiungere ai tuorli sbattuti delle verdure ripassate in padella (es. spinaci, patate tagliate a julienne, broccoli, cipolle tritate), salumi (es. pancetta o prosciutto cotto a cubetti), formaggi, funghi, ottenendo così un risultato sfizioso.

Nella cucina napoletana è molto diffusa la frittata di maccheroni, preparata in bianco o con il sugo. Nella cucina piemontese è diffusa la frittata rognosa, fatta con uova sbattute, sale, pepe, formaggio grattugiato, erbe aromatiche e salame sbriciolato e soffritto.

6) Scelta della padella

La padella perfetta per la cottura della frittata è antiaderente e con il fondo spesso, del diametro di 24 cm per 8 uova, o di 16 cm per 4 uova.

7) Cottura: in padella o al forno?

Come da tradizione, la frittata si cuoce rigorosamente in una padella leggermente unta con un filo di olio. Quando l’olio comincerà a sfrigolare, abbassare la fiamma e versare in padella le uova sbattute.

Coprire la padella con un coperchio e cuocere a fuoco basso per 3-10 minuti; quando le uova cominceranno a rassodarsi, scuotere la padella avanti e indietro, per evitare che la frittata si attacchi al fondo della padella.

Alcune ricette, per ottenere una variante “light” della frittata, optano per la cottura in forno tradizionale, evitando così il problema del “rigiro in padella” ma richiedendo, tuttavia, più tempo di cottura (saranno necessari quasi 40 minuti).

8) Incisione

Per cuocere perfettamente la frittata in padella, è consigliabile fare delle incisioni con un cucchiaio di legno sulla superficie durante la cottura, in modo da far penetrare in profondità il composto ancora crudo.

9) Girata

Quando le uova si saranno rassodate e i bordi saranno leggermente dorati, arriva il momento topico: girare la frittata senza romperla. Coloro che si sentono sicuri di sè (e del proprio polso), possono tentare di girare la frittata facendola scivolare su un coperchio dello stesso diametro della padella e riversandola di nuovo nella padella. Questa operazione deve essere fatta in modo “rapido e indolore”, per evitare che la frittata si rompa.

Per i meno temerari, è possibile girare la frittata usando due palette.

Una volta girata, cuocere la frittata per altri 5-6 minuti.

10) Servire

La frittata va servita rigorosamente calda, tagliata a fette o intera. A me piace mangiarla anche il  giorno dopo, fredda o riscaldata per qualche minuto al microonde.

Eggnog

Eggnog
Eggnog

Eggnog

L’ Eggnog, anche noto come “latte di gallina”, è una bevanda inventata nel 1700 da un barista londinese è diffusa tra l’aristocrazia del tempo.

Oggi, durante il periodo natalizio, è abitudine consumare questa bevanda soprattutto in Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada e Lussemburgo.

Si prepara con pochi ingredienti (latte, uova, zucchero, brandy, rum, panna per dolci e cannella in polvere) e viene servito freddo, o a temperatura ambiente, se preferite.

Non siate scettici per la presenza delle uova servite crude: questo drink non ha mai ammazzato nessuno, anzi!!

Vi svelo un segreto: io, contrariamente a quanto consiglia la ricetta (“servire freddo”), ho riscaldato l’eggnog per un minuto e mezzo al microonde e poi l’ho gustato davanti una serie TV, inzuppando biscotti al latte nella mia bevanda.

Il risultato?!?! E che ve lo dici a fa!!!

Anzi, la prossima volta sostituirò il latte intero con il latte di soia aromatizzato alla vaniglia… che ne dite?!? Potrebbe essere una buona idea??

Ingredienti per 2 porzioni:

250 ml di latte intero o scremato, in base ai vostri gusti
2 uova
60 gr di zucchero
60 ml di brandy
75 ml di panna per dolci
60 ml di rum
cannella in polvere q.b.

Procedimento:

Separate i tuorli dagli albumi.
In una ciotola, sbattere i tuorli con lo zucchero per ottenere un composto spumoso (aiutatevi con una frusta da cucina o uno sbattitore elettrico) e privo di grumi.
Aggiungere il rum, il brandy, la panna per dolci e il latte e continuare a mescolare per amalgamare bene gli ingredienti.
Montare gli albumi a neve ben ferma (aiutandovi con uno sbattitore manuale o elettrico).
Incorporare gli albumi al composto con le uova, mescolando delicatamente con una spatola, dal basso verso l’alto, per evitare di smontare gli albumi.
Dividere la crema ottenuta in due tazze e lasciarle riposare in frigorifero per almeno 2 ore.
Prima di servire, decorare le eggnog con una spolverata di cannella.