Month: Maggio 2023

Pasta a dieta

Pasta a dieta

Pasta a dieta

La pasta, così anche come il pane e la pizza, è consigliabile consumarla a pranzo perché i carboidrati hanno

un eccessivo carico di zuccheri e non sono digeribili di notte.

E’ sconsigliata l’assunzione di pasta prodotta con farina 00 e 0 perché queste farine subiscono numerose

trasformazioni durante la lavorazione che ne alterano le proprietà nutritive, oltre all’aggiunta di glutine.

E’ dunque preferibile assumere pasta integrale, che presenta un contenuto maggiore di fibre e proteine, e

comunque meno raffinata rispetto alla pasta normale.

Nella scelta, privilegiare i prodotti da agricoltura biologica (poiché privi di residui di fosfina o idrogeno

fosforato, sostanze solitamente usate come antiparassitari negli ambienti di stoccaggio dei cereali) e con

trafilatura al bronzo, che indica una lavorazione di tipo artigianale.

 

Tra le marche in circolazione, vi consiglio la pasta Senatore Cappelli, lavorata con grani di provenienza

italiana e con coltivazione controllata biologica, e quella prodotta dal pastificio rosetano Verrigni,

leggermente più costosa rispetto alla precedente ma di grande qualità.

 

Se volete restare sulla grande distribuzione, allora optate per la pasta De Cecco, prodotta con grano

italiano e di provenienza europea e extraeuropea, macinato nel molino dell’omonimo pastificio abruzzese,

e la pasta Rummo, prodotta con solo grano italiano nelle linee bio e integrale.

 

Quanto all’apporto calorico, sostanzialmente rimane invariato a prescindere dalla marca e dal tipo di pasta

(circa 360-370 kcal per 100 gr) ma ciò che incide sensibilmente è l’apporto di zuccheri (1,93 gr ogni 100 gr

per la pasta bio Senatore Cappelli, quasi la metà rispetto alle altre in circolazione).

 

Da qualche anno alcuni marchi si sono dilettati nella realizzazione di paste con farina di legumi, prive di

glutine e con un maggior quantitativo di proteine.

 

Dal punto di vista nutrizionale, l’apporto calorico è leggermente inferiore rispetto alla pasta integrale ma il

quantitativo di zuccheri è quasi lo stesso, quindi non rappresentano un punto di svolta per chi soffre di

glicemia alta e neanche per chi è a dieta perenne.

 

Se invece cercate pasta a basso indice glicemico, vi consiglio la pasta Felicia, tra le mie preferite, a basso

contenuto di zuccheri (mediamente, 0,5 gr ogni 100 gr di prodotto), saporita e con una buona tenuta in

cottura.

 

In conclusione, per i vostri primi piatti, vi consiglio la pasta integrale bio, trafilata al bronzo, da condire con

sughi semplici ma gustosi, a base di verdure, spezie, pesce fresco e carne bianca.

 

Non pensate che mangiare pasta in bianco sia meglio: ricordate che anche l’occhio vuole la sua parte

e dunque al bando pasta in bianco oppure con olio di oliva e parmigiano!

 

Dove fare colazione a Parigi

Dove fare colazione a Parigi
Dove fare colazione a Parigi

Dove fare colazione a Parigi

Fare colazione nella capitale francese non significa solamente sorseggiare un café crème e addentare un fragrante croissant.. no, è molto di più!

Tralasciando i café storici frequentati dagli intellettuali dell’800 ma tuttora in voga (come Le Café Procope o il Café de la Paix), si stanno facendo sempre più spazio caffetterie che propongono piatti innovativi da gustare per colazione o per il brunch.

Molte caffetterie hanno inserito nel loro menù viennoiserie e caffè speciali preparati con chicchi di alta qualità, piatti healthy e/o vegan, come acai bowl, toast con avocado, uova, tanto amati dagli sportivi o dai patiti del brunch.

E così, ecco a voi i migliori posti per fare colazione a Parigi.

 

 

Café Méricourt (22 Rue de la Folie Méricourt)

Una piccola caffetteria situata nell’11esimo Arrondissement, nei pressi della Bastiglia, frequentata da turisti ma anche gente del posto.

Il locale è colorato, accogliente ma con pochi tavoli a disposizione, per questo vi consiglio di prenotare (anche online) se non volete restare a pancia vuota.

Tra i piatti presenti sul menu, non potete assolutamente perdere il shakshuka , uova al forno con pomodori, peperone rosso, cipolle, aglio, spezie e harissa.

Se siete particolarmente affamati, buttatevi sul breakfast roll (con uova, pancetta, marmellata di peperoncino e arugula) e i pancake con ricotta al limone.

Se invece siete alla ricerca di qualcosa di più “light”, optate per la green bowl con quinoa, avocado, foglie di spinaci e salsa tahini.

 

 

 

Ten Belles Bread (17-19 Rue Breguet)

Come si può intuire dal nome, questo è il posto perfetto per gli amanti del pane.

Dopo aver lavorato in giro per il mondo, Alice Quillet è tornata nella sua patria per aprire una caffetteria dove il protagonista indiscusso è il pane.

Ogni giorno vengono sfornate infinite varietà di pane: semplice, ai cinque cereali, in stile “focaccia”, al carbone vegetale, senza glutine, ecc.

Fantastiche sono anche le brioche, le quiche, toast, pie, muffin, ecc.

Il Brunch, servito solo nel week-end, include uova alla benedict, french toast con pancetta e sciroppo d’acero, muffin, ecc.

 

 

 

Holybelly 5 (5 Rue Lucien Sampaix)

Una caffetteria nel 10mo Arrondissement, arredata come un tipico american diner e con un menu che include piatti tipici della cucina francese, americana, messicana e australiana, a seconda della disponibilità e della stagionalità degli ingredienti.

Qui non potrete esimervi dal fare colazione con il Savoury Stack. Di cosa si tratta? Pancakes farciti con uova fritte, bacon croccante, Bourbon, burro e sciroppo d’acero.

Se invece cercate qualcosa di “meno aggressivo”, puntate sullo Sweet Stack, pancakes farciti con frutta fresca di stagione, crema, frutta secca e sciroppo.

Per chi ama la colazione “salutare”, allora è il caso di scegliere il chia pudding (adatto a vegani e intolleranti al glutine) e la granola fatta in casa (servita con formaggio e frutta fresca).

 

 

 

Ob-la-di (54 Rue de Saintonge)

Una caffetteria nel Marais inconfondibile per via dei suoi colori marinari che dominano il locale.

Il menu è ampio e propone colazioni a base di granola, quinoa, tartine, toast di avocado (da molti ritenuti i migliori di Parigi), biscotti, scones e torte fatte in casa e sfornate giornalmente.

Il caffè è buono, il servizio veloce e cordiale, i piatti buoni e sfiziosi.. Non sarà difficile non sentirvi a casa in questo locale piccolo ma molto accogliente!

 

 

 

Fragments (76 Rue des Tournelles)

Un piccolo café nelle vicinanze di Places des Vosges, dove potrete accomodarvi e fare colazione assaporando fantastiche brioches alla cannella e caffè di prima qualità i cui chicchi provengono da Kenya, Guatemala e Colombia.

Il menu è curato da un giovane chef che crea piatti innovativi usando ingredienti sempre freschi e di stagione.

Le tartine du jour  sono fantastiche, farcite con verdure, formaggio di capra, miele o altri ingredienti a disposizione.

Per gli amanti dell’Avocado, consiglio di non perdere assolutamente l’avocado toast, cremoso e saporito come pochi.

Il Fragments rappresenta una buona scelta anche per gli intolleranti al glutine, che qui troveranno latte di soia e di avena.

 

Coutume Café (47 Rue de Babylone)

Situato sulla Rive Gauche, Coutume è una torrefazione fondata nel 2010 e che distribuisce le miscele prodotte nei suoi 5 locali sparsi tra Parigi, Tokyo e Osaka.

Coutume cura tutto il processo della fabbricazione del caffè, dalla semina alla tostatura.

In questo locale potrete assaporare un caffè espresso di prima qualità, preparato con chicchi di caffè di origine etiope, brasiliana e europea.

Per quanto riguarda l’offerta gastronomica, il menu cambia stagionalmente ma i piatti forte sono sicuramente i pancakes con uova e bacon o lo yogurt artigianale servito con marmellata di more e granola.

 

 

 

Croque monsieur

Croque monsieur
Croque monsieur

Croque monsieur

Il Croque Monsieur è un tramezzino le cui origini risalgono al 1910, a Parigi e precisamente in Boulevard des Capucines, dove il proprietario di un bistrot, un certo Michel Lunarca, un giorno, affettando una baguette, decise di realizzare una nuova ricetta: imburrò le fette, le farcì con prosciutto e formaggio, compose il panino e lo rosolò nel burro fuso.

Il primo cliente che assaggiò questo nuovo “esperimento”, rimase così soddisfatto che chiese a Michel che tipo di carne avesse messo nel panino e Michael, prontamente, rispose: “Carne di Monsieur, naturalmente!” (ovvero Carne di signore).
I clienti presenti presero a ridere e, ad uno ad uno, ordinarono il nuovo piatto che, da quel giorno, comparve sulla lavagnetta del menù del bistrot con il nome “Croque Monsieur”.
Marcel Proust adorava questo piatto tanto da menzionarlo nell’opera “Alla ricerca del tempo perduto”, dove il protagonista, tornando in hotel dopo un concerto, scopre che la sua ospite ha ordinato per lui un Croque Monsieur.

Il Croque Monsieur si differenzia dall’arci noto Croque Madame poiché quest’ultimo viene servito con l’aggiunta di uovo sul panino.

Entrambi sono piatti dello street food francese ma possono anche essere delle valide alternative per una na golosa ed economica.

 

 

Ingredienti per 1 Croque Monsieur:

2 fette di pan carre’
2 fette di prosciutto cotto
2 cucchiai di burro
1 sottiletta
1 uovo
1 cucchiaio d’acqua
Sale, pepe nero
Patatine fritte (per contorno)

 

 

Procedimento:

Imburrare due fette di pan carre’ poi farcirle con 2 fette di prosciutto e una sottiletta.
In un piatto, sbattere un uovo insieme a sale, una manciata di pepe nero e un cucchiaio di acqua.
Immergere il sandwich nell’uovo.
Imburrare una padella con una noce di burro, metterla sul fuoco e, quando il burro sarà ben sciolto, adagiarvi il sandwich e cuocere per 7-8 minuti, girando il sandwich sull’altro lato a metà cottura.
Servire ben caldo, accompagnato magari da una bella porzione di french fries.

 

 

Arancini piselli e prosciutto

Arancini piselli e prosciutto
Arancini piselli e prosciutto

Arancini piselli e prosciutto

Adoro gli arancini! Vicino casa mia c’è una delle migliori gastronomie siciliane presenti a Roma e prepara arancini di tutti i tipi: al ragù, bianchi, al salmone, con funghi, ai quattro formaggi, ecc. un vero tripudio di sapori!

Sono irresistibili, anche se i miei preferiti, tra tanti gusti, rimangono quelli semplici, ai piselli e prosciutto cotto, che ho voluto riproporvi in questa ricetta.
Tutti sanno che gli arancini sono uno street food tipico della Sicilia ma forse non tutti sanno che queste prelibatezze hanno origini arabe: eh si, durante il periodo della dominazione saracena in Sicilia, la tradizione voleva che, durante i banchetti, al centro della tavola venisse disposto un vassoio di riso profumato allo zafferano e condito con carne e verdure.

L’avreste mai detto? Successivamente, il re Federico II, perdutamente innamorato di questa ricetta, chiese ai suoi cuochi di studiare un modo per portarsi dietro il piatto durante le battute di caccia, e così nacque la versione “da asporto” del piatto: palle di riso condite, panate e fritte in abbondante olio bollente. Come vedete, l’arancino, ieri come oggi, è apprezzato da tutti, grandi e piccini, nobili e borghesi.

Questi arancini sono ideali da servire ai vostri amici come antipasto o come aperitivo finger food e fidatevi, non ne avanzerà neanche uno!

 

Ingredienti:

100 gr di riso
40 gr di piselli
40 gr di cubetti di prosciutto cotto
1 uovo
1 bustina di zafferano
Pane grattugiato q.b.
Olio di semi q.b.

 

 

Procedimento:

Riempire una pentola di acqua, portarla a ebollizione e sciogliervi una bustina di zafferano.
Versare il riso e i piselli insieme, nella pentola, cuocere e poi scolare e far raffreddare.
In una ciotola, amalgamare il riso, i piselli, i cubetti di prosciutto cotto e l’uovo sbattuto.
Con le mani, formare una sorta di arancini (o delle polpette giganti) e passar nel pane grattugiato.
Riempire una padella di olio e, quando sarà caldo, friggervi gli arancini.
Scolare gli arancini e adagiarli su un foglio di carta assorbente.
Servire tiepidi.

Dove fare colazione a Bruxelles

Dove fare colazione a Bruxelles

Prenotando una vacanza a Bruxelles, vi accorgerete che la colazione non è quasi mai compresa nel prezzo del pernottamento.

Alcuni hotel offrono colazioni continentali a prezzi medi (7€ – 8€) mentre altri fissano prezzi altissimi, addirittura oltre i 15€! Quasi un brunch!

Dunque, cosa fare se non volete spendere un patrimonio per non cominciare la giornata a stomaco vuoto?

Ecco a voi la lista dei posti per fare colazione a Bruxelles senza rischiare di svuotare il portafoglio. Pronti? Armatevi di carta e penna!

 

 

Waffle factory

Un piccolo locale situato nel cuore di Bruxelles, in Rue du Lombard, dove potrete fare colazione con waffles sia dolci che salati.

I waffle sono preparati al momento e realizzati nella versione di “Liegi” (dalla forma quasi ovale) e di “Bruxelles” (a forma rettangolare).

Per le farciture potete scegliere con frutta fresca, marmellata, nutella, panna montata fresca, crema, ecc. o, se preferite andare sul salato, salumi, formaggi e verdure.

I prezzi non sono economici ma i waffle sono tra i migliori della città quindi la spesa e l’attesa (dovuta al costante afflusso di clienti) saranno ben ripagati.

Il menu prevede la combo colazione “Bibita e waffle” a 4,90€, mentre il menu completo “Waffle salato + Waffle dolce + bibita” costa 9,90€ ed è perfetto per un pranzo sostanzioso.

Disponibili anche nelle versioni take away, vi consiglio tuttavia di accomodarvi ad un tavolino e concedervi una gustosa colazione belga.

 

 

 

 

 

ExKI

Una catena di locali sparsi in tutta la città, dove potrete fare colazione spendendo poco e mangiando prodotti sani, freschi e genuini.

Una soluzione perfetta per chi non ha la colazione inclusa nel costo della stanza in hotel e non vuole neanche spendere 5€ nelle patisserie per un caffè e una brioche.

Qui, infatti, il menu colazione comprende una bevanda calda (the o caffè), un cornetto/brioche e un succo di frutta per soli 2€! Una svolta!

Per chi ha molta fame, è disponibile anche la classica colazione americana, a un prezzo modico.

Per chi ha voglia di qualcosa di leggero, sono disponibili macedonie di frutta fresca, yogurt, muesli, ecc.

Una buona alternativa per una colazione veloce, informale, a base di prodotti freschi, genuini, adatti agli intolleranti al glutine ma anche a chi segue una dieta vegetariana e/o vegana.

 

 

 

 

Boulangerie Charli

Una piccola ed elegante bakery aperta dal 2009 in rue Saint Catherine dalla quale, ogni mattina, fuoriesce un’aroma inebriante di dolci e pani appena sfornati.

Tutti i prodotti sono realizzati esclusivamente con ingredienti di prima qualità, ai quali si unisce l’esperienza e l’abilità di fornai e pasticceri stimati.

I pani e le baguette sono deliziosi e disponibili con farina 00, integrale, ai 5 cereali, con fichi e noci, con le olive.

Quando ai dolci, il menu prevede cornetti fragranti, pain chocolat, brioches, torte e biscotti, ma anche panini da farcire con marmellate e confetture artigianali.

Il cappuccino è molto buono, schiumoso e servito in tazza grande.

Un posto speciale dove, appena entrati, sarete avvolti da un profumo e un’atmosfera allegra e giovale che vi farà cominciare bene la giornata.

Prezzi: cappuccino e cornetto 5€ circa.

 

 

 

 

 

Les temps de Tartines

Un locale tranquillo e informale in Rue du Midi, dove potrete fare colazione con croissant freschi, fagottini di pasta sfoglia, torte appena sfornate, biscotti e, addirittura, fette di pane tostato su cui spalmare cucchiaiate di marmellata.

Una vera leccornia!

Se preferite il salato, non lasciatevi sfuggire le uova strapazzate con bacon croccante, le baguette farcite e quiche.

Il posto perfetto per chi alloggia in centro ma non ha la colazione inclusa nel prezzo della camera.

I prezzi? Il menu colazione con bibita, yogurt, croissant e baguette farcita si aggira sui 10€.

 

 

 

 

Peck 47

Una caffetteria collocata al piano terra di un edificio liberty, accogliente e giovanile, arredata in modo molto spartano.

Rispetto a molte caffetterie dove il cappuccino è solitamente un semplice latte macchiato, qui il cappuccino è denso, cremoso e pieno di schiuma. Quasi come quello italiano!

Oltre a torte, biscotti, croissant e brioche, il menu offre macedonie di frutta, granola, muesli, yogurt, smoothies e frullati, ma anche specialità salate come le uova alla benedicte, uova strapazzate con bacon, ecc.

Molti cibi sono adatti anche ai vegani come, ad esempio, la torta vegana alla banana e cioccolato, la torta carota e cannella, ecc.

Prezzi:  1 cappuccino 3€, 1 fetta di torta 4€

Saccottini al cioccolato

Saccottini al cioccolato
Saccottini al cioccolato

Saccottini al cioccolato

I saccottini al cioccolato sono delle delizie di origine francese (dove vengono chiamati pain au chocolat), preparati con lo stesso metodo (e ingredienti) dei croissant ma con una forma finale differente.

Questi Saccottini sono velocissimi da realizzare per la colazione, soffici, caldi e friabili. Vi sembrerà quasi di trovarvi a fare colazione sotto la Tour Eiffel, in un bistrot parigino con una tazza di caffè fumante in una mano e il vostro saccottino nell’altra.
Sono adatti da realizzare per una colazione in famiglia o con gli amici, così non rischierete di divorarli tutti, oppure da mangiare a merenda, insieme ad una bella tazza di the.

Per la ricetta, ho usato la pasta sfoglia confezionata ma voi, se avete tempo a disposizione, potete prepararla in casa con farina, zucchero e olio di oliva; per la  farcia, ho scelto la crema di nocciole spalmabile più famosa al mondo (la Nutella), ma potete usare la crema al cioccolato fatta in casa (fondente o al cioccolato bianco, in base alle vostre preferenze), un mix di ricotta e scaglie di cioccolato (come per la sbriciolata), oppure marmellate chiare (all’albicocca, come il famoso saccottino del Mulino Bianco) o scure.

 

Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
1/2 vasetto piccolo di Nutella
30 gr di noci tritate
Una tazzina di latte

 

Procedimento:
Preriscaldare il forno a 180 gradi.
Srotolare la pasta sfoglia e dividerla in quattro quadranti.
Scaldare la Nutella per 1 minuto al microonde in modo che si sciolga.
Spalmare la Nutella su ogni quadrante poi spolverare il tutto con le noci tritate e infine arrotolare ciascun quadrante su se stesso ottenendo quindi 4 rotoli.
Rivestire una teglia di carta forno.
Tagliare ogni rotolo a fette lunghe 3-4 cm che saranno i vostri Saccottini, e adagiarli sulla teglia rivestita.
Spennellare ogni Saccottino con il latte poi infornare e cuocere per 14 minuti, fino a doratura.
Sfornare, lasciare intiepidire e poi… Pappare!!!

Dove fare colazione a Valencia

Dove fare colazione a Valencia
Dove fare colazione a Valencia

Dove fare colazione a Valencia

Se anche voi come me quando andate in vacanza non prenotate la colazione in hotel ma preferite farla in città, ecco a voi Dove fare colazione a Valencia.

Nonostante la colazione valenziana sia salata (caffè e bruschetta al pomodoro), non faticherete a trovare posti dove servono la colazione italiana (cornetto e cappuccino) con un buon rapporto qualitù-prezzo. Alcuni suggerimenti?

Continuate a leggere il post e scoprirete tutto!

Mercado Colon (Calle Jorge Juan 19, 46004 Valencia, Spagna)

Un mercato gigantesco dove potrete trovare di tutto, dalla frutta fresca ai dolci, passando per hamburger e street food.

Più che un mercato, è un luogo di ritrovo, con tanti bar, horchaterie, cervecerias, pub e ristoranti.

A colazione vi consiglio di provare il Suc de LLuna, una caffetteria bio dove potrete accomodarvi nelle terrazze decorate con maioliche variopinte e fiori vivaci, e fare colazione con prodotti bio e a km zero.

Il menu colazione, a 3,10€, comprende un caffè, un croissant, una fetta di coca llanda (dolce tipico valenziano simile al nostro pan di spagna e un farton (altro dolce tipico valenziano simile ai savoiardi).

Granier (Calle San Vicente Martir 85)

Una catena di caffetterie e panetterie sparse in tutta la città, inconfondibili per il profumo di lievitati che fuoriesce dalla porta e arriva fino al marciapiede.

Da Granier potrete soddisfare le vostre voglie sia dolci che salate con cornetti e brioche fragranti, baguette croccanti, tostadas fatte sul momento, muffin, ciambelle e crostate, insomma, tutto per una colazione sostanziosa!

Ottimo rapporto qualità-prezzo: la colazione “all’italiana”, composta da cornetto e cappuccino costa 1,80€, mentre se preferite la variante salata, caffè e toastada 1,80€.

La Petite Brioche Sornì (Calle Sorni 28 Bajo Derecha | Esquina con Grabador Esteve)

Nei pressi dell’Edificio de los Dragones, La Petite Brioche Sornì è da molti considerata la migliore colazione di Valencia.

Un locale ben arredato, carino e accogliente, dove potrete fare colazione con dolci fatti in casa e sfornati quotidianamente.

Baguette calde e croccanti, cappuccini densi e schiumosi, caffè, yogurt con cereali e frutta fresca, succhi di frutta e centrifughe.

Il piatto forte sono i pancakes (i miei preferiti? Banana e Nutella) come anche le torte americane (imperdibili la cheesecake e la red velvet cake), i muffin e le crostate alla frutta, vere delizie!

I prezzi sono leggermente al di sopra della media (cappuccino e cornetto 4€) ma per una volta si può fare un’eccezione.

Mamá Delicias (Calle Periodista Azzati 5)

Un delizioso bistrot tavola calda con tavoli di legno e arredi dai colori bianco e blu, molto vivace e accogliente, ideale per una colazione rilassante ed economica.

Potete scegliere la colazione “alla valenciana” (tostadas y tomate e caffè) o all’ “italiana”, con cappuccino cremoso, caffè, cornetti caldi, muffin, ciambelle e torte fatte in casa.

Alla sola vista del banco dei dolci, dubito che riuscirete ad accontentarvi della semplice colazione valenziana.

Come potrete rinunciare a una fetta di torta di mandorle o di Oreo Cheesecake di prima mattina?

E poi, pur volendo guardare l’apporto calorico, basti pensare che camminerete tutto il giorno e quindi il vostro peccato di gola mattutino sarà presto dimenticato!

Ottimo rapporto qualità prezzo per una colazione che oscilla, a seconda della vostra scelta, tra i 2 e i 3 euro.

Nuezcafé (Calle Convento S. Francesco 6)

Vicino a Plaza del Ayuntamento, Nuezcafè è una piccola caffetteria molto carina e con arredi in stile industrial chic.

Se è bel tempo, potrete addirittura consumare la vostra colazione accomodati sulla terrazza.

Un posto imperdibile per gli amanti dei dolci: torte fatte in casa (dulce de leche, Oreo cheesecake, torta di mandorle), cornetti fragranti, ciambelle, muffin, pasticcini, biscotti e addirittura la focaccia con la Nutella!

Gli amanti del salato potranno scegliere la tipica colazione valenziana, cornetti salati, tramezzini, toast e baguette farcite.

Insomma, ce n’è per tutti i gusti!

Dulce de leche Boutique Ruzafa (2 sedi, Calle Jesus e Pintor Alberto Gisbert)

Senza alcun dubbio, Dulce de leche è una delle pasticcerie più conosciute di Valencia, famose per la bontà e la varietà di dolci sfornati quotidianamente.

Il menu sembra infinito: innumerevoli torte (di cioccolato, di frutta fresca, cheesecake, crostate, dulce de leche, carrot cake, plumcake, brownies), cornetti, ciambelle, muffin, ecc., accompagnate da quiches salate, bagels farciti, empanadas, tramezzini, focacce ecc.

Da bere, caffè, horchata, te e infusi, centifrughe, estratti e succhi di frutta.

Il menu colazione, a 5€, include caffè, spremuta d’arancia e fetta di torta.

Dunque, se siete super affamati, optate per la formula brunch, a 8€, comprendente caffè, yogurt con muesli e frutta, mini croissant, succo d’arancia e un salato a scelta (pizzetta, focaccia, tramezzino).

Qualità-prezzo leggermente alta rispetto agli standard spagnoli ma il risultato è una colazione indimenticabile.

Cornetti di pizza

Cornetti di pizza
Cornetti di pizza

Cornetti di pizza

Questi cornetti sono perfetti come aperitivo finger food o come antipasto da servire ai vostri ospiti; una ricetta facile, veloce ed economica per deliziare i palati dei vostri commensali con poco sforzo e scarso ricorso al portafoglio (che, a volte, è la cosa più importante). All’apparenza sembrano banali cornetti di pasta sfoglia farciti ma, in realtà, sono preparati con l’impasto della pizza, fattore che li rende leggermente più salutari grazie all’assenza del burro nell’impasto.

 

Ingredienti:

150 gr di farina 00

1/2 panetto di lievito di birra

1/2 tazza di acqua calda

Sale q.b.

150 ml di salsa di pomodoro

1/2 mozzarella fiordilatte

Sale, origano

Scaglie di formaggio cheddar per decorare

 

 

Procedimento:

In un recipiente, versare la farina e scavare un buco al centro.

Sciogliere 1/2 cubetto di lievito e un pizzico di sale in 100 ml di acqua calda, poi versarlo nel buco fatto nella farina e cominciare a impastare.

L’obiettivo è quello di ottenere una bella palla elastica.

Sistemare l’impasto in una ciotola coperta con uno strofinaccio e metterla a lievitare in un luogo caldo (io di solito la metto nel forno spento o vicino al termosifone, in inverno).

Dopo 3-4 ore l’impasto sarà lievitato quindi lavorarlo su una spianatoia infarinata.

Stendere l’impatto con il matterello cercando di formare un cerchio da dividere in 6 spicchi.

Spalmare su ogni spicchio due cucchiai di salsa di pomodoro, la mozzarella tagliata a cubetti, una spolverata di origano e una di sale.

Arrotolare ogni spicchio su se stesso, procedendo dalla base verso la punta, ottenendo così dei cornetti.

Rivestire una teglia di carta forno e adagiare su di essa i cornetti di pizza.

Preriscaldare il forno a 200 gradi.

Infornare e cuocere in forno caldo a 200 gradi per 10-15 minuti.

Sfornare e aggiungere sui cornetti delle scaglie di formaggio cheddar, quindi reinfornare per 1-2 minuti poi sfornare definitivamente.

Servire i Cornetti di pizza leggermente tiepidi.

Week-end a Verona

Week-end a VeronaWeek-end a Verona

Famosa per aver fatto da sfondo ad una delle storie d’amore più belle e tragiche della letteratura europea, Romeo e Giulietta di W. Shakespeare, Verona è non solo la città degli innamorati, ma anche degli amanti della storia e dell’arte medievale e rinascimentale.

Raggiungibile in macchina, treno, aereo, è perfetta per un fine settimana all’insegna della cultura, del relax e del buon cibo.

Week-end a Verona

Week-end a Verona

Giorno 1: Arena, Ponte di Castelvecchio, Ponte della Vittoria, Piazza delle Erbe, Casa di Giulietta, Casa di Romeo

Arriviamo a Verona poco prima delle 10 del mattino con un treno Italo partito da Roma.

Dalla Stazione Centrale di Porta Nuova prendiamo il bus 73 per andare a Piazza Brà, la piazza principale di Verona ed una delle piazze più grandi d´Europa, nonché sede dell’Arena di Verona, prima tappa del Week-end a Verona.

Week-end a Verona

Visitare l’Arena costa 10€ ma noi, non essendo interessati, ci limitiamo a scattare qualche foto e andiamo a fare colazione al Bar Pasticceria Pradaval.

In un’ambiente intimo e conviviale, ci accomodiamo a facciamo colazione con due cappuccini schiumati, una sfogliatina alle mele (divina) e un bignè alla crema chantilly, tutto buono e accompagnato dal sorriso inestimabile dello staff.

Imboccando Via Roma, passiamo davanti al Museo Lapidario Maffeiano, uno dei musei pubblici più antichi d’Europa, e ci dirigiamo verso il fiume per vedere il Museo di Castelvecchio e, alle sue spalle, il famoso ponte di Castelvecchio, un esempio spettacolare di architettura militare medievale.

Il ponte è pedonale e decidiamo di percorrerlo interamente per godere degli scorci sul fiume e le vedute tra i merli.

Camminando lungo Riva San Lorenzo, arriviamo al Ponte della Vittoria, realizzato in ricordo della vittoria di Vittorio Veneto grazie alla quale fu sconfitto dell’Impero austro-ungarico nella Prima guerra mondiale, poi distrutto dai tedeschi in ritirata nella seconda guerra mondiale e ricostruito su progetto del Fagiuoli con completamento nel 1955.

Prendiamo Via Armando Diaz poi entriamo da Porta Borsari e imbocchiamo Corso Cavour, una delle vie dello shopping della città con negozi e boutique firmate.

Week-end a Verona

Arrivati in Piazza delle Erbe, fulcro del borgo antico di Verona e meravigliosa con la sua Fontana della Madonna Verona, il Leone Marciano, le Case Mazzanti, la Casa dei Giudici e la Domus Mercatorum, pranziamo con un maxi cono gelato da Venchi e ce lo gustiamo in piazza.

Su tutto svetta con i suoi 80 metri d’altezza la Torre dei Lamberti, da cui è possibile ammirare una panoramica mozzafiato dell’intera città.

Week-end a Verona

La tappa successiva è, senza ombre di dubbio, la Casa di Giulietta, in Via Cappello, un edificio del XIII secolo proprietà della famiglia Cappelletti: proprio loro potrebbero aver ispirato i “Capuleti” tanto famosi per mano di Shakespeare.

Famossisimo è il balcone, sul quale ancora oggi si può salire, e la statua di Giulietta, alla quale turisti di tutto il mondo lasciano lettere per consigli d’amore.

Tornando indietro e prendendo Vicolo Cavalletto, arriviamo alla Casa di Romeo, oggi abitazione privata, riconoscibile dall’iscrizione sulla facciata recitante: “Oh! Dov’è Romeo?… Taci, ho perduto me stesso: io non son qui e non son Romeo, Romeo è altrove“.

Questo penso sia stato proprio il momento più romantico del nostro Week-end a Verona.

Alla ricerca di souvenir, torniamo a Piazza delle Erbe e facciamo scorta di calamite, dolcetti e cioccolatini artigianali in vendita alla bancarelle.

Concludiamo la giornata con una cena all’Osteria al Duca, vicino alla Casa di Giulietta.

Una tipica trattoria alla vecchia maniera con menu ampio e piatti tipici veneti e, in particolare, veronesi.

Noi abbiamo optato per il menu a 20€ che comprende un primo e un secondo a scelta.

Tra questi, vi consiglio i bigoli col ragù d’asino, le pappardelle al ragù d’anatra e lo spezzatino con la polenta.

Giorno 2: Duomo di Verona, Ponte pietra

Il nostro Week-end a Verona inizia con una colazione “stellata” da Dolce Locanda, premiata pasticceria dello chef Perbellini, famosa in tutta la città per la sua torta millefoglie.

Al bancone, c’è l’imbarazzo della scelta: brioches e croissant farciti al momento con marmellata, crema pasticcera, crema al cioccolato o al pistacchio; sfogliatine e biscotti, pasticceria con mignon e torte.

Buon caffè, servizio ottimo, buon rapporto qualità-prezzo (1 caffè e una millefoglie 4,50€).

Prendiamo Lungadige Pavinio e, passato Ponte Garibaldi, arriviamo a Piazza Duomo, la piazza antistante il meraviglioso Duomo di Verona.

Week-end a Verona

Il pezzo più celebre è probabilmente “l’Assunzione” di Tiziano, che da sola varrebbe la visita, ma gli stucchi, i lavori lignei, i mosaici e le sculture affascinano anche i non appassionati di storia dell’arte.

In realtà, non si tratta di un’unica chiesa ma di un complesso articolato con più chiese e cappelle distinte e collegate, che si visitano con un unico biglietto di accesso (3€).

Pagando il biglietto, visitiamo anche la Chiesa Rettoria di Sant’Elena e la Chiesa di San Giovanni in Fonte e poi ritorniamo lungadige e arriviamo al meraviglioso Ponte pietra, ponte romano ad archi completato nel 100 a.C. e ricostruito dopo la seconda guerra mondiale.

Essendo quasi ora di pranzo e dovendo riprendere il treno alle 15.00, ci fermiamo per pranzo da Santa Felicita, un ristorante adibito in una chiesa sconsacrata del 1100, una location assolutamente unica!

Il menu propone piatti di carne, pesce e pizze.

Noi abbiamo preso un risotto all’Amarone e gli gnocchi al burro e tartufo, entrambi buonissimi e serviti in porzioni abbondanti.

Conto totale meno di 40€ in due, con due caffè e una bottiglia d’acqua.

A pancia piena e soddisfatti, ci avviamo alla stazione per riprendere il treno verso Roma.

Il nostro Week-end a Verona è ufficialmente terminato.

Pizza alla diavola

Pizza alla diavola
Pizza alla diavola

Pizza alla diavola

Questa era la mia pizza preferita quando ero adolescente e uscivo con il mio primo fidanzatino: l’adoravo, dicevo che non poteva esserci pizza più buona di questa. Poi, con il passare degli anni, ho cambiato completamente gusti, preferendo ora pizze dal gusto più delicato (es. pachino, zucchine e mozzarella) o più deciso (es. quattro formaggi), ma la diavola rimarrà sempre nel mio cuore, a ricordo di quegli anni in cui ero davvero un peperino piccante!!!

Io ho preparato l’impasto per la pizza a casa (come mi ha insegnato la nonna che, da giovane, lavorava in una pizzeria), ma voi potete anche comprare la massa già pronta al supermercato e limitarvi a stenderla nella teglia e farcirla a vostro gusto.
Una pizza croccante, genuina, realizzata con pochi e semplici ingredienti… un’autentica bontà!

Ingredienti per una pizza tonda:

150 gr di farina
1/2 panetto di lievito
1/2 tazza di acqua calda
Sale q.b.
6-7 fette di salame piccante
1/2 mozzarella
100 ml di salsa di pomodoro
Sale, origano

 

Procedimento:

In un recipiente, versare la farina e scavare un buco al centro.
Sciogliere 1/2 cubetto di lievito e un pizzico di sale in 100 ml di acqua calda, poi versarlo nel buco fatto nella farina e cominciare a impastare.
L’obiettivo è quello di ottenere una bella palla elastica.
Sistemare l’impasto in una ciotola coperta con uno strofinaccio e metterla a lievitare in un luogo caldo (io di solito la metto nel forno spento o vicino al termosifone, in inverno).
Dopo 3-4 ore l’impasto sarà lievitato quindi lavorarlo su una spianatoia infarinata.
Ungere una teglia tonda con un filo di olio e stendervi l’impasto.
Preriscaldare il forno a 200 gradi.
Tagliare la mozzarella a cubetti.
Condire la pizza con la salsa di pomodoro, la mozzarella a cubetti e le fette di salame piccante.
Infornare e cuocere in forno caldo a 200 gradi per 10-15 minuti.
Sfornare la pizza e mangiare subito.