Peperoni Secchi di Senise Dorati e Fritti

DSC_1818fProbabilmente conoscete i Peperoni Cruschi (cliccando trovate i consigli per prepararli), se ne parla abbastanza ultimamente, si fanno friggendo con particolare maestria e sapienza in Olio Extra Vergine di Oliva o Strutto i Peperoni Secchi di Senise, un prodotto IGP (Indicazione Geografica Protetta). Sono peperoni dolci, direi particolarmente, di dimensioni medie e spessore della polpa minima, non deve superare i 2 mm, e pellicina esterna, la cuticola, molto resistente, questo consente loro di seccare perfettamente all’aria di montagna. Se ne fanno “Collane” da una sessantina di peperoni, rossi di un colore intenso, lunghe una quarantina di centimetri. Gli usi sono molteplici e sempre piacevolissimi, questa volta vi consigliamo come fare i Peperoni Secchi di Senise Dorati e Fritti, il tempo occorrente per farne un gustoso contorno o antipasto o stuzzichino è veramente poco, in sostanza, quello di friggerli con questi ingredienti:

  • una decina di Peperoni Secchi di Senise
  • due Uova intere
  • tre cucchiai circa di Farina 0
  • abbondante Olio Extra Vergine di Oliva o Strutto di maiale di eccellente qualità
  • quanto basta di Sale fino

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Preparare una pastella con le Uova, leggermente battute, aggiungendo pian piano, meglio attraverso un setaccio, la Farina e contemporaneamente mescolando per evitare che si formino grumi, la sua consistenza deve essere tale da avvolgere senza coprire eccessivamente, all’occorrenza correggere con piccole aggiunte di farina o, al contrario, di acqua. Giudicatela però solo dopo una decina di minuti, anche più, di riposo, nel mentre, togliere il picciolo ed aprire i Peperoni Secchi di Senise, portando via i semi che cadono, quelli restii lasciateli, resi croccanti dalla frittura, sono particolarmente gustosi. Rigirare i peperoni nella pastella e lasciarveli per una decina di minuti, meglio di più, vi si ammorbidiranno e diventeranno più piacevoli al morso. Riscaldato l’Olio o lo Strutto, fare una normale frittura fino alla croccantezza della pastella, metterli quindi a scolare, non usate carta se non per tamponare, adagiandoveli, l’umidità residua li ammorbidirebbe, facendo perdere il meglio della frittura, la croccantezza, per lo stesso motivo, non salate la pastella e salate invece le fritture ormai scolate al momento del consumo. Sono ottimi caldi ma anche freddi, conservano il loro fascino.

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