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Qual è la differenza tra svezzamento tradizionale e autosvezzamento?

Lo svezzamento, meglio chiamato alimentazione complementare, è il processo con cui si introduce il cibo solido nell’alimentazione del bambino che affiancherà il latte almeno per il primo anno di vita. Per capire se il bambino è pronto per iniziare lo svezzamento puoi leggere l’articolo dedicato. Ci sono due approcci principali che i genitori possono scegliere: lo svezzamento “tradizionale” che chiameremo svezzamento “a pappe” e l’autosvezzamento. Entrambi gli approcci dovranno avere lo stesso obiettivo finale, ovvero quello di garantire una dieta equilibrata al bambino, si differenziano per modalità.

Svezzamento tradizionale o a “pappe”
Lo svezzamento a pappe, o al cucchiaio, prevede l’introduzione dei cibi solidi diversi dal latte attraverso alimenti frullati o schiacciati, che vengono somministrati dal genitore con un cucchiaino. Inizialmente, si offrono alimenti molto morbidi sottoforma di purea di frutta, passati di verdure o cereali in farina, per poi passare gradualmente a cibi più consistenti man mano che il bambino comprende la masticazione. Durante questa fase, il genitore ha il controllo totale su cosa e quanto mangia il bambino. Lo svezzamento a pappe si concentra sull’introduzione graduale di alimenti, in modo che il bambino possa adattarsi progressivamente al cibo solido. Con questo approccio sarà il solo genitore ad avere pieno controllo sull’alimentazione del proprio bambino che, invece, vivrà questa esperienza in maniera passiva. Inoltre, con lo svezzamento a pappe, il bambino non allena la masticazione che, anche senza l’eruzione dei dentini, può già essere avviata grazie alle gengive.

Autosvezzamento o alimentazione complementare responsiva
L’autosvezzamento, meglio se definito alimentazione complementare responsiva, è un approccio che incoraggia il bambino a esplorare i cibi da solo attraverso la manipolazione degli alimentazione e la scoperta degli stessi attraverso tutti i sensi. Con questo metodo, il bambino ha accesso a alimenti e preparazioni che possono essere esplorate e portate alla bocca con le mani, come pezzi di frutta, verdure cotte, legumi o pasta, senza l’uso del cucchiaio da parte del genitore. Il bambino decide da solo cosa mangiare, quanto mangiare e quando fermarsi. Questo approccio si basa sulla fiducia che il bambino sia in grado di autoregolarsi e che possa decidere autonomamente quando e quanto mangiare, partendo dal concetto che il bambino è capace di adattarsi alle sue esigenze nutrizionali e ha tutte le competenze per farlo. Con questo approccio è il bambino ad avere il pieno controllo sulla propria alimentazione, appunto in maniera responsiva, e allena la masticazione sin dai primi assaggi.

Le differenze principali tra svezzamento tradizionale e autosvezzamento
La principale differenza tra svezzamento tradizionale e autosvezzamento sta nel livello di controllo. Nel metodo a pappe, il genitore guida l’intero processo, mentre nell’autosvezzamento il bambino assume il ruolo principale, esplorando il cibo in autonomia. Entrambi gli approcci sono validi e dipendono dalle preferenze del genitore e dalle esigenze del bambino. Tuttavia, l’autosvezzamento può risultare più pratico per le famiglie che cercano di evitare la preparazione di alimenti separati per il bambino, poiché il piccolo mangia lo stesso cibo della famiglia, adattato a pezzi più facili da mangiare. Inoltre, l’autosvezzamento consente al bambino di prendere più confidenza con i singoli alimenti vedendoli nella loro interezza e forma originale, senza ricorrere a ricettazioni che possano cambiare sapore, consistenza e forma agli alimenti come frullare delle verdure. In questo modo, il bambino riconoscerà sempre il sapore e la forma originali dell’alimento stesso e questo lo accompagnerà in tutte le fasi alimentari della propria vita.

Esiste anche un terzo metodo per introdurre cibi solidi nell’alimentazione di un bambino: il Baby Led Weaning (BLW). Il Baby Led Weaning è un termine che si riferisce a un approccio specifico dell’autosvezzamento. Introdotto dal pediatra britannico Gill Rapley, il BLW incoraggia i bambini a mangiare cibi solidi in autonomia fin dai primi mesi di svezzamento, evitando alimenti frullati o schiacciati. Con il BLW, il bambino è libero di esplorare il cibo in forma di pezzi facilmente maneggiabili, come verdure cotte a bastoncini, frutta, pane e formaggi. Il bambino mangia lo stesso cibo degli adulti, adattato a consistenze e dimensioni che ne favoriscano la presa e la masticazione. L’idea alla base del BLW è che il bambino sviluppi la capacità di autogestirsi nella scelta dei cibi e nell’assunzione della quantità che ritiene sufficiente. Questo approccio promuove la coordinazione occhio-mano, la masticazione e la consapevolezza alimentare sin dalla più tenera età, favorendo l’indipendenza del bambino durante i pasti. Il BLW è stato associato a una maggiore varietà di cibi consumati dal bambino, in quanto favorisce l’esplorazione sensoriale e il contatto diretto con diversi sapori e consistenze. Tuttavia, come per tutti gli approcci, è importante essere consapevoli delle necessità di sicurezza, come evitare cibi che potrebbero causare soffocamento e supervisionare sempre il bambino mentre mangia.

In ogni modalità di somministrazione del cibo, il bambino allenerà il proprio gag reflex. Il gag reflex, o riflesso faringeo, è un meccanismo naturale di difesa che impedisce al cibo di andare troppo indietro nella gola prima che il bambino sia pronto a deglutirlo in sicurezza. Nei primi mesi di vita, questo riflesso è più anteriore nella bocca e si sposta gradualmente verso la parte posteriore del palato man mano che il bambino cresce e impara a gestire i solidi, fino ad arrivare all’altezza dello stomaco negli adulti (che si attiva durante il vomito). Durante lo svezzamento, è normale osservare episodi in cui il bambino sembra “soffocare” con il cibo, ma in realtà sta semplicemente attivando il gag reflex per spostare il cibo verso la parte anteriore della bocca ed evitare che venga inalato. Questo è un processo di apprendimento importante e non va confuso con il soffocamento (choking) che, invece, è una vera emergenza. Questo meccanismo viene attivato con l’introduzione di cibo solido in pezzi, più che con le pappe. Per questo motivo è molto importante introdurre alimenti solidi in pezzi il prima possibile: il gag reflex, crescendo, non si attiverà in maniera automatica “aiutando” il bambino a capire quando deglutire. La masticazione, unita al gag reflex, renderanno il bambino autonomo e sicuro nella gestione del cibo. Offrire cibi tagliati in modo sicuro e permettere al bambino di esplorare il cibo senza pressioni esterne, lo aiuta a migliorare il controllo della deglutizione e a superare il gag reflex in modo naturale.

Qualunque sia l’approccio scelto dai genitori per introdurre cibi solidi diversi dal latte nell’alimentazione del proprio bambino, è bene arrivare informati e preparati perché è una fase molto delicata e importante che segnerà tutta la vita alimentare del bambino stesso. Inoltre, è bene seguire un corso di disostruzione pediatrica e primo soccorso.

Non perderti il prossimo appuntamento sulla gestione delle poppate di latte durante l’introduzione dei cibi solidi.

Se ti sei perso il precedente appuntamento, leggi come capire quando il bambino è pronto: i segnali di prontezza.

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