Il piatto preferito del mio papà! Non passava domenica senza che mamma li preparava.
A mio padre non piacevano quelli con le patate perchè diceva che si attaccavano sotto al palato e quindi mamma faceva sempre questi solo con farina, olio, acqua e sale.
Quanti bei ricordi… mentre cuocevano sul fuoco mio padre❤ assaggiava il liquido di cottura per capire se serviva altro sale e di nascosto mangiava anche un bel po’ di scarzuoppl…si è così che si chiamano nel nostro dialetto proprio per distinguerli dagli gnocchi.
L’impasto è come quello dei cavatelli con la differenza che quì si usa acqua ben calda…
Sono un’ottima alternativa agli gnocchi di patate e vi assicuro che sono buonissimiiii.
Non vi resta che provarli!
Ingredienti:
- 250 mldi acqua calda
- 200 gdi farina 00
- 300 gdi farina di semola rimacinata
- 20 mldi olio evo
- 4 gdi sale
- q.b.di farina (di semola o 00 per il piano di lavoro)
Preparazione:
Mescolare le due farine sul piano di lavoro e formare la fontana. Aggiungere al centro l’acqua calda, l’olio ed il sale.
Aiutandosi con un cucchiaio mescolare prima il centro man mano prendendo farina dai lati per poi mescolare con le mani e continuare ad impastare fino ad ottenere un impasto molto liscio (se dovesse servire aggiungere farina).
Avvolgere la pasta nella pellicola e lasciare riposare per 10-15 minuti affinchè l’impasto diventi ben elastico (facoltativo). Trascorso questo tempo, tagliare a fette con un tarocco o coltello e dividere in pezzetti e poi formare dei bigoli.
Dividere ogni bigolo in tocchetti larghi 1cm max un cm e mezzo.
Formare gli gnocchi usando rebbi di una forchetta o l’attrezzo rigato esercitando una leggera pressione, senza scavare eccessivamente, usando indice e medio ravvicinati.
Spolverizzare con la semola.
Lasciare asciugare ben distanziati.
Cuocere gli gnocchi in acqua bollente salata a cui si è aggiunto olio (per non farli attaccare) per almeno 7-8 minuti dal galleggiamento, controllando sempre la cottura con un assaggio.
P.S. volendo si possono congelare prima in un vassoio per poi trasferirli in una bustina.