Il mio nome è Encarna e sono nata a Barcellona (Spagna). Mi sono trasferita in Sicilia nel settembre del 2001, dopo aver sposato Michelangelo. Ci siamo conosciuti quattro anni prima, a Tenerife, in una discoteca (alla faccia di quelli che dicono che gli incontri in disco sono soltanto per passatempo). Eravamo entrambi in vacanza, mi presento, si presenta e… eccoci qua! Siamo riusciti a tirare su una bellissima famiglia: nel 2004, è nato il nostro primogenito e 10 anni dopo, l’abbiamo completata con l’arrivo di una bellissima bambina.
Prima ancora di sposarmi, in tema di cucina, non ero molto preparata. Come nella buona parte dei casi, quando si ha la mamma casalinga (come nel mio caso), la cucina era il suo regno. D’altro canto, avevo poco tempo, perché lavoravo come impiegata comunale e, contemporaneamente, studiavo all’università. Ogni tanto mi dilettavo a preparare qualche dolce, ma neanche lì ero tanto brava.
L’anno 2000, mio marito (ai tempi ancora il mio fidanzato) ed i suoi amici, mi hanno proposto di fare la paella. La prima cosa che pensai… aiuto!!! che mala figura!!! Ma non potevo deluderli, e dovevo fare una bella parte anche davanti al mio futuro marito. Così ho corso in aiuto della mia mamma. Mi ha regalato la sua bella paellera (la padella dove viene cucinata), grande quanto basta per preparare fino a 20 porzioni, e mi ha fornito tutte le indicazioni necessarie.
Quando in estate sono venuta in Sicilia, ho incartato per bene la paellera e l’ho portata via con me sull’aereo. Non ti dico le hostess quante spiegazioni mi hanno cercato sul contenuto di quel strano “pacco” ma, per fortuna, non ho avuto nessun problema.
Riassumendo, e con tutta la sincerità, la mia prima paella (di pesce in quel caso) non è venuta male, ma neanche si assomigliava remotamente a quella che faceva mia mamma. Purtroppo ho commesso diversi errori, che ho capito soltanto dopo. Ma la cosa importante è stata che sulla padella non è rimasto nemmeno un chicco di riso!!
Da quel momento, la paella si è trasformato nel piatto che più mi richiedono tutti, Michelangelo in particolar modo. Adesso riesco a fare una paella da leccarsi i baffi (almeno, è così che mi dicono tutti), avendo quasi quasi superato quella di mia mamma.
Ecco perché della scelta del nome del blog!
Dopo il mio matrimonio, è iniziata la mia avventura in cucina. Sperimenti di qua, sperimenti di là. Mia suocera che aveva paura che suo figlio “morisse di fame” e quindi, che mi portava sempre qualcosa pronta. Per carità, lo mangiavo pure io, ma così mi aiutava ben poco!
In ogni caso, mi sono impegnata sempre di più fino ad arrivare al punto attuale, nel quale mi ritengo abbastanza brava in cucina (principalmente nei primi e nei dolci). Non sono per niente una cuoca gourmet, quindi non aspettare da me piatti particolarmente raffinati. Anzi, la mia cucina è molto facile, fatta da pochi e semplici ingredienti.
Inoltre, la maggior parte delle mie ricette sono per chi ha poco tempo da dedicare in cucina. Infatti, fino a poco tempo fa, oltre la mamma, moglie e casalinga, lavoravo come impiegata. La mattina ero in ufficio ed il pomeriggio lavoravo da casa tramite Internet. Quindi, il tempo per me era oro. Per alcuni anni non ho più lavorato (fuori casa, intendo), ed avendo più tempo per esperimentare nuove ricette, sempre dentro il mio standard di semplicità, ho deciso di aprire questo blog.
Adesso lavoro nuovamente, part-time, il che mi permette di gestire meglio la mia famiglia e di dedicare un po’ del tempo al blog, migliorando le ricette già pubblicate ed inserendo ogni tanto qualche novità.
Ed allora, seguimi su Instagram “Encarna e mammachepaella” oppure sulla mia FanPage “Mammachepaella di Encarna” di Facebook, per non perderti neanche una della mie ricette ed i miei esperimenti culinari.
Ti aspetto! 🙂