FORNO STATICO o VENTILATO per cotture perfette come scegliere la modalità giusta per la cottura di cibi dolci e salati. Tutti noi in cucina, almeno una volta, ci siamo domandati se utilizzare il forno statico o ventilato per cuocere una determinata pietanza. È importante conoscere la differenza tra le due modalità e quali sono le pietanze che prediligono la cottura in forno ventilato o in forno statico. Capire al meglio la differenza ci permetterà di ottenere ottimi risultati!
FORNO STATICO o VENTILATO per cotture perfette
La modalità statica è la più tradizionale forma di cottura, funziona per irraggiamento, il calore deriva da una resistenza elettrica che si trova in un punto specifico del forno. Con questo meccanismo la cottura avviene in modo lento e delicato, consentendo di gestire una cottura ottimale anche della parte interna delle pietanze.
Proprio per questo il forno statico è indicato per le preparazioni contenenti lievito, come le focacce, la pizza, il pane che hanno bisogno di una cottura lenta che permetta a questi cibi di completare il processo di lievitazione durante la cottura. Il forno statico è adatto per le preparazioni che devono restare asciutte e ben cotte all’interno.
– CONSIGLIO Quando si cucina con forno statico si raccomanda sempre di togliere la leccarda dal forno, perché questa, può impedire la corretta diffusione del calore, di conseguenza danneggiare la cottura del cibo
La modalità ventilata cuoce per convenzione grazie all’attivazione di una ventola che, generando un flusso d’aria, diffonde il calore in modo omogeneo in ogni angolo del forno, ciò permette una cottura più rapida e uniforme. La cottura ventilata è adatta per le pietanze che devono risultare più croccanti in superficie e più morbide all’interno.
– CONSIGLIO Utilizzare il forno ventilato per cuocere più pietanze contemporaneamente, questo perché il flusso d’aria della ventola impedisce che i profumi si mescolino
Differenze di temperatura tra forno statico e forno ventilato
Il forno ventilato cuoce a temperature di circa 20 gradi in meno rispetto al forno statico. Per esempio, se per la cottura di una pietanza è consigliata una temperatura di 200 gradi in forno statico, in forno ventilato sarà di circa 180 gradi. Quindi se si vuole utilizzare il forno statico e non ventilato bisognerà:
· alzare la temperatura di 20 gradi
· allungare i tempi di cottura, dato che il forno statico cuoce molto più lentamente rispetto a quello ventilato
Come cuocere i lievitati in forno ventilato?
Se avete un forno che possiede esclusivamente la modalità ventilata, tranquilli! Potrete comunque cuocere i lievitati, ma dovrete tenere a mente dei piccoli accorgimenti che vi consentiranno di ottenere una cottura ottimale:
1. Spennellare la superficie della pietanza con il burro fuso, con l’uovo sbattuto oppure con del latte. Questo trucchetto aiuterà a ritardare la formazione della crosticina in superficie che altrimenti bloccherebbe la crescita del lievitato.
2. Un altro utile accorgimento, specie per la cottura del pane, è quello di porre una ciotolina colma d’acqua sul fondo del forno. In questo modo il vapore generato durante la cottura garantirà un ambiente umido che manterrà il pane morbido all’interno e ne favorirà l’ulteriore lievitazione. Per la doratura finale, togliete la ciotolina e fate uscire il vapore dal forno e poi proseguite la cottura per gli ultimi minuti.
Come sarebbe a dire “Togliere la leccarda?” È poi il pane dove lo cuoci? Direttamente sulla graticola? Non mi è chiaro.
Ciao Alessandro,
togliere la leccarda se non utilizzata altrimenti disperde calore. Se ci cuoci il pane dentro la leccarda può rimanere. Buon anno 😉