È una polvere di colore bruno che deriva dal frutto della pianta di cacao, tipica dell’America Latina. Il primo europeo a conoscere la pianta fu Cristoforo Colombo che venne colpito dal singolare utilizzo che gli indigeni davano al cacao. Questi usavano i semi come moneta di scambio, considerando la pianta una vera e propria fonte di ricchezza. Dal cacao si ottiene l’alimento più buono del mondo: il cioccolato.
Composizione chimica del cacao
Il cacao è ricco di proteine grassi e fibre alimentari, che lo rendono un alimento completo ed energetico. Contiene un’elevata quantità di minerali e vitamine, soprattutto quelle di tipo B. Il magnesio aiuta il calcio a fissarsi alle ossa, rendendole più resistenti. Lo zinco e il ferro sono i minerali più presenti in tutti i tessuti, insieme alle vitamine del gruppo B, aiutano i processi digestivi e stimolano il sistema immunitario. La sua particolarità è quella di contenere moltissimi aminoacidi essenziali, cioè quelli che non possono essere prodotti dall’organismo. Nei semi troviamo anche alte quantità di caffeina, teobromina e serotonina, che donano al corpo energia e aiutano la corretta attività cerebrale.
Cacao: proprietà e benefici
Grazie al contenuto di sali minerali, vitamine, proteine e carboidrati, il cacao è estremamente energetico. La caffeina e a teobromina aumentano l’attività cerebrale. Consumare 20g di cioccolato al giorno aiuta a migliorare l’umore e ad avere subito più energia. Teobromina e caffeina hanno la capacità di aumentare concentrazione e riflessi, la presenza di serotonina sostiene e aiuta il sistema nervoso in caso di depressione. La tiramina, altro componente del cacao, viene impiegata per la preparazione di farmaci antidepressivi. Questa aiuta a placare gli stati ansiosi ed a riequilibrare l’umore. Nelle fave troviamo anche il triptofano, con grandi proprietà antidepressive regolando l’umore.
Il cioccolato fondente, prodotto dal cacao, contiene una grande quantità di sostanze antiossidanti, che combattono gli effetti dei radicali liberi e rallentano l’invecchiamento delle cellule. L’ alto potere antiossidante è dovuto all’alta quantità di flavonoidi presenti nel cacao, più che in ogni altro alimento. In particolare, sono presenti catechina ed epicatechina. Gli antiossidanti hanno affetti benefici anche sul colesterolo, il cacao è in grado di aumentare la percentuale di colesterolo buono, HDL, e di abbassare quello cattivo, LDL.
L’alto contenuto di magnesio è essenziale per la circolazione sanguigna e per il cuore. Permette di controllare la pressione sanguigna e la sintesi proteica. I polifenoli bloccano i processi infiammatori e contrastano l’aggregazione delle piastrine nel sangue, diminuendo il rischio di infarto. Basta assumere circa 20 grammi di cioccolato amaro al giorno per prolungare la lunghezza della vita. Inoltre recenti studi hanno dimostrato che il cacao aumenta le difese immunitarie, riuscendo a prevenire febbre e raffreddore.
Burro di cacao
Il burro si ottiene dalla spremitura dei semi di cacao. Per uso alimentare il burro viene utilizzato per preparare il cioccolato, uno degli alimenti più consumati al mondo.
In ambito cosmetico, il burro viene impiegato soprattutto per le proprietà stimolanti. L’alta concentrazione di teobromina e caffeina stimolano la rigenerazione delle cellule. Il burro viene utilizzato in prodotti idratanti, soprattutto creme e cosmetici. I comuni stick per le labbra contengono meno dell’1% di burro di cacao, sostituito da paraffina e sostanze sintetiche che a lungo andare possono causare infiammazioni. È preferibile, quindi, utilizzare il burro puro sulle labbra e sulla pelle, cosi da assorbire tutte le proprietà lenitive, idratanti ed elasticizzanti.
Il burro è ottimo sui capelli, li rende morbidi e ne previene la caduta. Il suo potere è utile anche per far crescere e rinforzare le ciglia, unito all’olio di ricino. Il burro di cacao è ottimo per lenire e schiarire le macchie della pelle, soprattutto quelle causate dall’eccessiva esposizione al sole.
Curiosità sul cacao
Le antiche popolazioni Maya lo consideravano il cibo degli dei, solo gli eletti e i sacerdoti potevano cibarsene ed era spesso offerto come dono alle divinità. Si riteneva inoltre che la pianta fosse in grado di donare l’immortalità.
Il nome “cioccolato” proviene dalla parola Azteca Xocolati, cioè bevanda amara. Gli Aztechi erano soliti mescolare la polvere di cacao con acqua calda, creando una bevanda scura e amara. Pensavano che questa fosse in grado di curare i malanni, prolungare la vita e connettersi con il mondo divino.
Fino all’inizio del 1800 il cioccolato veniva consumato in forma liquida, come bevanda. La forma solida è stata ottenuta nel 1828, dal chimico Conraad Van Houten, che aveva il compito di migliorare la qualità della bevanda. Il chimico inventò una pressa idraulica in grado di raffinare la bevanda. Un errore nel processo diede come prodotto finale una parte liquida raffinata, una solida e il burro di cacao. La pasta solida venne usata nel 1847 da Joseph Fry che, con l’aiuto dei fratelli Cadbury, diede vita alla prima barretta, creando un vero e proprio impero del cioccolato.