Maccheroncini pesce spada e pesto inventato

20140827_192731Salve a tutti, le nostre vacanze salentine continuano, una settimana è volata e volerà anche la seconda.

Finché sarò qui, posterò ricette che rispecchino il territorio in cui mi trovo…ci sarà tutto l’inverno per condividere il resto.

Ma come si fa a non raccontarvi di questo meraviglioso trancio di pesce spada pescato fuori Leuca, che mi è stato gentilmente offerto da un amico salentino entusiasta del blog?20140826_110427

Presa un po’ alla sprovvista,  ho dovuto pensare ad una ricetta estemporanea che facesse onore alla freschezza e alla bellezza di un dono così inatteso.

Questo è il risultato,  una mescolanza di idee combinate insieme, un gusto per niente scontato che non prevarica il pesce spada ma lo lascia protagonista…e così dev’essere!

Ingredienti per 4 persone:

-400 gr di pesce spada fresco

-350 gr di maccheroncini

-20 foglie di basilico grandezza media

-20 mandorle

-2 pomodori pelati San Marzano o in alternativa 200 gr di passata di pomodoro

-50 gr di pecorino

-1 spicchio d’aglio

-farina q.b.

-latte q.b.

-olio extravergine di oliva

-sale e pepe

-pomodorini ciliegino e foglie basilico per guarnire

Mettete a bollire una pentola di acqua salata.

Preparate il mio pesto inventato frullando il basilico, le mandorle, precedentemente tostate, e l’aglio.

Aggiungete 4 cucchiai di olio, i 2 pomodori pelati, 2 cucchiai di acqua calda( utilizzate l’acqua di bollitura della pasta ), il pecorino gratuggiato e un pizzico di sale e pepe.

Frullate il tutto( i puristi utilizzeranno il mortaio, io qui non ne ero provvista )ed ecco ottenuto un “pesto” improvvisato e personalizzato.20140827_184821

Tagliate lo spada a cubetti, bagnatelo nel latte, infarinatelo e friggetelo in una padella con abbondante olio.

Mettete a scolare su carta assorbente e salate.

Cuocete i maccheroncini, scolateli al dente e versateli in un’ampia padella.

Aggiungete il “pesto” e amalgamate molto bene.

Sistemare nel piatto di portata, versare sopra il pesce spada scolato dall’olio, insaporire con un veloce giro di olio e decorare con pomodorini e foglie di basilico.

In assenza del pesce spada, il mio pesto inventato è ottimo anche da solo…ma, se vi dovesse capitare di imbattervi in cotanto pesce…ricordatevi di questa ricetta!

Nel caso in cui qualcuno abbia voglia di immergersi nelle “Storie dal Salento” di Raffaele Polo, lo faccia senza remore…terra misteriosa quella in cui mi trovo.

Ve lo prometto, di Salento poi non parlerò più!

Anche se, la felice scoperta della “Libreria Idrusa” ad Alessano e la chiacchierata con la sua proprietaria, una giovane piena di talento e di passione per il proprio lavoro, mi hanno portato all’acquisto di un libro “magico” ….la VERA cucina salentina è nelle mie mani!

E se vi state chiedendo chi è Idrusa…questa è un’altra storia e merita una ricetta a parte!

Ciao a tutti, alla prossima!

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