Trippa alla pennese oggi per la rubrica l’Italia nel piatto vi parliamo dei piatti a lunga cottura, una ricetta preparata sapientemente da mio cugino. Oggi volevo anche ricordare i nostri fratelli Sardi che stanno soffrendo per l’alluvione, amici l’Abruzzo vi è vicino!
Trippa alla pennese
Difficoltà: media
Tempo:2 ore circa di cottura più la lavorazione (circa 30 minuti)
Gruppo ricette: I secondi
Ingredienti per 6 persone:
- 1.500 gr di trippa di manzo
- salsa di pomodoro (circa 1 litro)
- sedano
- prezzemolo
- alloro
- mentuccia
- parmigiano
- peperoncino
- maggiorana
- cipolla
- sale qb
Preparazione Trippa alla pennese:
- Lavare accuratamente la trippa, tre volte in acqua calda e due in acqua fredda.
- Tagliarla a strisce piccole e farla soffriggere con l’olio, il sedano e la cipolla sminuzzati finemente.
- Far rosolare.
- Aggiungere la passata di pomodoro circa 1 litro diluendola con dell’acqua ma non troppa, aggiungere l’alloro la menta la maggiorana ed il peperoncino, se non piace si può aggiungere verso la fine o nei singoli piatti.
- Far cuocere a fuoco molto lento per almeno due ore, salare verso la fine.
- Servire con abbondante parmigiano.
Questa ricetta l’ho trovata su un libro di cucina abruzzese ed è molto simile a come la fa mio padre. Mio padre fa anche una variante che non so se è abruzzese o è una ricetta di famiglia, aggiunge anche le olive nere ma non utilizza la mentuccia a volte ci mette anche i pezzettoni di carota. Mentre mio cugino che poi è proprio di Penne una città in provincia di Pescara, ci mette la salvia e l’erba pepe non mette il sedano, ma la carota (quindi come mio padre, il più delle volte mentre mamma mette sedano e carota), poi mette del peperone dolce secco tritato ed il peperoncino a parte nel piatto la fa sfumare con il vino bianco (questo veramente anche mio padre) ed anche il rosmarino infine il formaggio non lo mette, se qualcuno lo vuole lo si serve nel piatto da solo come il peperoncino.
Trippa alla pennese
Ecco alcune foto e sotto non perdetevi le ricette dei miei amici blogger.
Cotta nella terracotta come si faceva una volta sopra alla stufa a legna:
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Eva, visto che siamo vicine vicine, la prossima volta che prepari questa trippi, mi inviti? Sono disponibile ad assaggiare tutte le varianti, pennese, abruzzese, solo con le carote, sfumata con il vino bianco, del papà e del cugino, purchè sia trippa! 😉
allora lo devo dire a mio cugino! pensa che io non la mangio, ma è un piatto tipico che non volevo tenere nell’ombra! C’è chi l’adora come i mia madre e mio padre ma anche i miei fratelli
Eh bravo tuo cugino! hai una famiglia cuochi e artisti cara Eva!!
Complimenti davvero per la ricetta e poi si sa, ogni famiglia ha la sua versione della ricetta tradizionale. Ma il bello è proprio questo no? L’importante è che è sempre buona!
un bacione
grazie Tania! e si mio cugino è il mago della cucina tradizionale da trattoria e non solo!
Sono commossa davanti a questo piatto 😀 io amo la trippa, grande cugino di Eva 😀
grazie riferirò! ne sarà felice!
Il coccio di terracotta non può mai mancare per questo tipo di cotture. Ed è così bello quando poi lo porti in tavola e il piatto continua a sobbollire per tanto tempo sul tavolo, proprio davanti ai tuoi occhi.
Complimenti al cugino per la ricetta!
si vero! è stato bello poter assistere alla preparazione di un piatto della tradizione così complesso!
Un altro piatto che non ho mai assaggiato 🙂 Un piatto che la mia nonna faceva spesso al ristorante quando io non ero ancora nata 🙂 bravissima Eva 🙂
Cinzia se lo provi fammi sapere!
mmmm mi hai fatto venire una fame!!! poi vedere la pentola di coccio sulla stufa a legna è davvero una favola!!!
complimenti anche per i suggerimenti delle varie versioni locali!
grazie tante! adoro fare delle varianti e a casa mia sono sempre d’obbligo!
tesoro, mi hai fatto venir voglia di rifarla! la vicinanza delle nostre regioni rende le nostre ricette simili. Très bon!!!
si verissimo!!!! lazio molise abruzzo e marche hanno delle tradizioni similari!
non amo la trippa ma mio papà ne va matto, questo piattino glielo regalo la prossima volta che sono da loro, grazie Eva
anche io non la amo, però i miei l’adorano! quindi la dedico a loro questa ricetta!
ma quanto mi piace la trippa, proverò anche la tua versione, baci
allora aspetto di sapere se ti è piaciuta!
Che meraviglia la trippa. E’ veramente un piatto che fa casa… i gancetti, sì, sono la pasta che ho usato! Baci a presto
ah ecco! l’avevo immaginato ma non ero sicura!
favolosa stupenda copiata grazie ebuona serata
grazie edvige! buona serata anche a te!
Mamma mia e che trippa , spettacolare, immagino il sapore.
Pero’ ti confesso che mi ha incuriosito quella pietra lavica in foto.
Come la utilizzi????
E dove???
Io ne sono un amante
A presto
L’ha comprata mio cugino, credo ad Auchan. Ero a casa sua mi aveva invitato a cena. La utilizza come una padella normale solo sulla stufa, e cuoce che è una meraviglia!
ma sai che oggi era in offerta a 9.90€!!! e mio padre non me l’ha fatta prendere perché secondo lui si usa solo sulla stufa a legnaaaaaaaaa! mannaia!
quando tempo che non mangio la trippa!!!e la tua così invitante..complimenti!
grazie cara! ma tutti i complimenti vanno a mio cugino!
La trippa non l’ho mai mamngiata ma ti assicuro che con quell’aspetto…la mangerei subito!!!!! Spettacolare anche la foto!!!Bravissima Eva!
grazie tesoro a presto!
ma bravo il cugino…e che piatto appetitoso ha preparato! la trippa mi piace molto anche se purtroppo non la preparo mai, il maritino non tanto la gusta, mi sa che qualche volta me la preparo solo per me!
sai che a Penne ci sono stata qualche anno fa, abbiamo accompagnato un nostro amico americano di origini proprio di Penne!
un bacione
ma dai!!! che roba! magari conosce pure mio cugino! Lui conosce un americano se non ricordo male!!
complimenti per questa succulenta ricetta, c’è un premio da me che ti aspetta, un abbraccio SILVIA
grazie certo che passo tesora!!! non vedo l’ora!
Anch’io come te non la mangio la trippa, che cucinata in modo diverso è un piatto tipico della mia città e si prepara il 19 gennaio per la festa del nostro patrono San Bassiano, ma con questo tuo piatto farei felice marito, una sorella e molti amici!!!
Bravissima
ma dai mica lo sapevo! Si vede paese che vai usanza che trovi!!
Io sono di forchetta buona 😉 Un piatto eccellente che adoro mangiare Da noi anche si prepara così. L’unica differenza e che non usiamo la mentuccia.
ahahaah immagino!!! si infatti la mentuccia qualcuno la usa, anche se personalmente non mo piace, premettendo che non mangio la trippa ne interiora….