Risotto alla verza

Risotto alla verza tre ricette a base di verza un risotto e due secondi piatti facili da preparare e delicati ma golosi allo stesso tempo. Qualche settimana fa ho preparato queste delizie ma visto che c’erano le feste di mezzo ho deciso di pubblicarle ora. Spero che siano di tuo gradimento!

Risotto alla verza

Risotto alla verza

Risotto alla verza

Difficoltà: facile

Tempo: 1 ora circa

Gruppo ricette: Primi e secondi

Ingredienti per 6 persone:

Per il risotto:

  • 300 g di riso per risotti
  • 150 g di verza tagliata sottile
  • 250 g di macinato misto
  • 1/2 cipolla
  • 1/2 bicchiere di vino bianco da cucina
  • 1 litro circa di brodo vegetale o di carne
  • 1 noce di burro
  • sale qb

Per gli involtini:

  • 12 foglie di verza oppure 6 divise a metà togliendo la parte dura centrale
  • risotto verza e macinato
  • 1 scamorza passita
  • poco olio evo

Per le crocchette:

  • risotto verza e macinato
  • 1 uovo
  • 40 g di parmigiano
  • pangrattato qb
  • farina qb

Preparazione risotto alla verza:

Trita la cipolla e soffriggila con 2 cucchiai di olio evo.

Unisci la verza tagliata sottile e fai stufare.

Unisci il riso e tostare il tutto con la verza (di solito si fa a parte ma ho fatto questa variante, anche per errore e questione di tempo). 

Sfuma il tutto con il vino bianco lasciandone poco per il macinato. Fai ritirare ed unisci il brodo man mano.

Nel frattempo in una casseruola fai soffriggere con pochissimo olio il macinato e sbriciolalo con l’aiuto di una paletta di legno, e sfuma con poco vino bianco e fai ritirare. 

Quando il riso è a metà cottura unire il macinato sbriciolato e portare a termine cottura sempre unendo man mano il brodo. 

Mantecare con una noce di burro e poco parmigiano.

Ora puoi servire subito, oppure puoi farne altro se avanza, ora ti lascio delle idee.

Preparazione involtini di verza con riso macinato e verza: con foto passo per passo:

Prendi 6 foglie di verza molto grandi. Dividile a metà e togli la parte dura. 

Sbollenta le foglie in acqua leggermente salata e scola subito e passale in acqua fredda.

Fai scolare bene.

Stendi la foglia asciutta e versarci all’interno un cucchiaio di riso e chiudi bene con l’aiuto di uno stuzzicadenti.  (Il riso è avanzato perché ho utilizzato solo 12 cucchiai non troppo abbondanti).

Ripassa le verze in padella con poco olio e rosolare ambo i lati.

Stendi un foglio di carta forno su una teglia da forno e adagiare gli involtini uno affianco all’altro con sopra una fetta di scamorza passita.

Cuoci in forno a 180/200° circa per  15/20 minuti circa.Involtino verza riso e macinato procedura

Involtino verza riso e macinato

Preparazione crocchette di verza:

In una ciotola sbatti l’uovo con poco sale. 

Prendi il riso avanzato dalla precedente preparazione forma delle crocchette di patate. Passale nella farina, poi nell’uovo sbattuto e poi nel pangrattato sempre togliendo gli eccessi.

Friggi le crocchette in olio per friggere e quando saranno dorate scola bene su carta assorbente da cucina.Involtino verza riso e macinato1

Personalmente ho fatto un errore, oltre al calcolo errato di riso, visto che le preparavo per la prima volta ispirandomi agli involtini di riso e vite, o gli involtini africani con riso e macinato, ma sono andata ad occhio. Inoltre ho sbagliato a fare le prime crocchette quindi le prime e due che ho provato si sono sfaldate, quindi per evitare questo ho infarinato le crocchette prima di passarle nell’uovo e tre mi sono venute perfette. Ovviamente il riso deve essere freddo prima di utilizzarlo! Inoltre era tardi non avevo tempo alla fine ho fatto un tortino di riso con quello che mi è avanzato, e l’ho spolverato di pangrattato cotto in forno a 200° circa per 20 minuti.

Inoltre online puoi trovare le tabelle sulle verdure stagionali, che è sempre buono da sapere! A volte pubblichiamo ricette con verdure surgelate, o fuori raccolta provenienti da paesi esteri, c’è da dire che al giorno d’oggi si possono coltivare le verdure anche nelle serre in tutte le stagioni, quindi non si è sempre in pecca, basta sapere la provenienza dei vostri ortaggi o frutta e verdura. Personalmente ho il mio fruttivendolo di fiducia quindi so sempre dove andare ad acquistare, ma se mi trovo a comprare in un centro commerciale allora faccio attenzione a guardare etichette e vicino al prezzo c’è sempre scritta la provenienza, magari in piccolo.

Ormai le verdure vengono anche coltivate in serre, e sono serre italiane. Esistono orti verticali, tra cui uno lo vorrebbero fare all’Expò di Milano del 2015, dove verranno coltivate tutte le piante in un edificio/serra, ecologico. Ormai dobbiamo andare oltre e vedere la nuova tecnologia come un’amica e non come una cosa da demonizzare! Studio design e queste cose mi interessano tantissimo. Ho acquistato anche i libri della Slow Food della scuola di cucina che ovviamente indicano cibi di stagione,  per ora  ne ho comprati tre (verdure e legumi, pasta fresca e gnocchi, e biscotti e piccola pasticceria) perché ancora non trovo gli altri. E sono molto interessanti. Però dobbiamo aprirci alle nuove tecnologie e non fare le capre perché c’è un gran bigottismo nella cucina. Come a dire: “Si fa così è basta!” e si, va bene per le ricette tradizionali, ma se si vogliono fare varianti? Vi sembra giusto attaccare altri blogger che fanno piccole imprecisioni oppure cambiano la ricetta? Ma io dico a casa mia non posso fare varianti e sperimentare? Ricordiamo che la  famosa Tarte tatin di mele” è nata da un’errore! Ed anche la “ganache”. quindi abbassiamo la testa e usiamo il cervello! Scusate lo sfogo, ma ultimamente leggo cose assurde da persone che nemmeno hanno studiato cucina ma che si dilettano come le altre e si pensano tuttologi della cucina solo perché hanno fatto un corsetto con un piccolo attestato. Credetemi per definirci cuochi non basta l’esperienza, ma ci vuole anche tanto studio. Io non sono una cuoca ma una donna che ama cucinare ed ogni tanto variare, e sbaglio anche è ovvio! Infatti in questo post è nato un piatto per errore… ma ho voluto condividere con chi mi segue il mio errore, così da non farlo.

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12 Risposte a “Risotto alla verza”

    1. fai pure! mi piace condividere le ricette con gli altri! non sono una chef, ma amo cucinare ed imparare ed ogni tanto sperimentare

  1. adoro la verza! faccio spesso gli involtini, raramente il risotto, buonissmo! belle le crocchette, altro che tris..hai fatto l’un plein 😀 bravissima!

    1. sai è la prima volta che li preparo, di solito li faccio con ripieno di purea di patate e piselli

    1. provali! sono delicati nonostante la verza è una verdura pesante, una mia amica ha provato con la salsiccia, ma con il macinato è più leggero, però si potrebbe provare con salsiccia e provola non male alla fine anzi!

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