Fino ad un paio di anni fa, ignoravo l’esistenza di questo fantastico primo piatto salentino: ciciri e tria! L’ho conosciuto alla festa di anniversario dei miei zii e me ne sono innamorata. Anche da noi facciamo la pasta con i ceci, ma la ricetta è diversa. Questa ha una consistenza speciale, la tria fritta che si mette per completare il piatto, il sapore del soffritto. La ricetta mi arriva da una mia amica di Nardò. Vediamo come realizzarla.
Ciciri e tria
Ingredienti per 4 persone
200 grammi di ceci secchi
una tazza di passata di pomodoro
una carota piccola
una cipolla
mezzo gambo di sedano
olio d’oliva
3 foglie d’alloro
uno spicchio d’aglio
sale q.b.
Per la tria
150 grammi di semola
150 grammi di semola rimacinata
un pizzico di sale
acqua tiepida per impastare
Il pomeriggio precedente, mettete a bagno in acqua fresca i ceci, facendo in modo che siano completamenti sommersi.
Il mattino dopo eliminate l’acqua, sciacquateli sotto acqua corrente e trasferiteli in una pentola. Aggiungete uno spicchio d’aglio, tre foglie di alloro e cuoceteli. Il tempo di cottura dipenderà dalla qualità dei ceci. Io personalmente utilizzo una pentola a pressione, per cui i tempi sono ridotti.
Nel frattempo preparate la pasta: sulla spianatoia setacciate le due semole, aggiungete un pizzico di sale e versate acqua tiepida, un po’ per volta, impastando fino a rendere l’impasto omogeneo. Copritelo con una ciotola capovolta e lasciatelo riposare un quarto d’ora. Poi stendetelo in una sfoglia sottile e con l’ausilio di una rotellina dentellata, tagliate delle strisce larghe circa un centimetro e lunghe circa quattro.
Quando i ceci saranno cotti, salateli leggermente. Preparate il soffritto tritando insieme mezza cipolla, una piccola carota, e mezzo gambo di sedano. Versate un po’ d’olio in un’ampia padella (o casseruola) e aggiungete il trito. Lasciatelo appassire dolcemente, unite la passata e il sale. Cuocete per dieci minuti a fuoco dolce, con il coperchio. Se necessario unite un po’ d’acqua di cottura dei ceci, avendo prima cura di eliminare l’aglio e l’alloro. Trascorsi i dieci minuti potete aggiungere i ceci, tenendo da parte l’acqua, che vi servirà successivamente. Lasciate insaporire per alcuni minuti. In un padellino versate altro olio e quando si sarà scaldato friggete un po’ di tria (calcolatene almeno 6-7 pezzi per ogni porzione) e tenetele da parte. Friggete anche la cipolla fino renderla dorata. Lessate la restante tria in abbondante acqua salata, se appena fatta, ci impiegherà solo qualche istante, basterà che la tria salga a galla e potrete scolarla e versarla nella padella dei ceci. Fate insaporire il tutto per un paio di minuti, aggiungendo un po’ d’acqua di cottura dei ceci. Aggiungete la cipolla fritta con qualche cucchiaio del suo olio. Impiattate e completate con la tria fritta tenuta da parte. Buon appetito.
N.B. Come tutti i piatti della cucina tradizionale, ogni famiglia ha la sua versione 🙂
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Da terronaccia quale sono ho scelto questo piatto…simile a ciò che mia mamma preparava.
Gustosamente buono.
Grazie Vincenzina 😀