Trecce bicolore con lievito madre in esubero

Quando si parla di lievito madre in esubero pensate a me, io sono la regina del lievito madre in esubero. Così sono nate queste ” Trecce bicolore con lievito madre in esubero ” .
Non so per quale arcano motivo, ma ogni volta mi ritrovo kg su kg di lievito madre che mi spiace buttare.. non ce la faccio mi sembra un peccato. Per questo motivo, ultimamente, sto cercando qualche idea per usare il lievito madre non rinfrescato (perché ancora non mi sento sicura di andare per conto mio, quindi cerco delle guide più esperte di me), così girando per la rete ho trovato questa ricetta nel blog “Innamorati in cucina“. Io ho fatto qualche variazione (poche in realtà), e sono venute davvero buonissime. Io e la mia amica Giulia le abbiamo usate per la colazione, e credetemi se vi dico che è stato un buon inizio di giornata!

treccia bicolore con lievito madre in esubero
treccia bicolore con lievito madre in esubero

 Trecce bicolore con lievito madre in esubero

Ingredienti:

  • 300 g di lievito madre non rinfrescata
  • 300 g di farina 00
  • 60 g di burro
  • 100 ml di latte
  • 130 g di zucchero
  • 3 cucchiai di cacao amaro
  • Qualche goccia di estratto di vaniglia
  • 1 pizzico di sale
Trecce bicolore con lievito madre in esubero

Preparazione:

In una ciotola  (o nella planetaria)  sciogliete il lievito madre preso dal frigo insieme al latte tiepido.
Aggiungete la farina, lo zucchero, il sale e il burro ammorbidito a pezzetti.
Iniziate ad Impastare(se usate la planetaria usate il gancio) fino a quando il composto non sarà compatto ( se usate la planetaria l’impasto dovrà arrampicarsi sul gancio “incordatura”).
Dividete l’impasto in due palle, una più piccola e una più grande. In quella più piccola aggiungete il cacao e lavoratelo per amalgamarlo al composto, fino a quando il colore non sarà omogeneo.
Coprite con la pellicola entrambi gli impasti e mettete in frigo per un’ora.

treccia bicolore con lievito madre in esubero
treccia bicolore con lievito madre in esubero

Estraete dal frigo gli impasti e procedete a fare le trecce.
Lavorate un poco di impasto alla volta su un piano infarinato.
Fate dei salsicciotti lunghi circa 15 cm.
Per ogni treccia dovete fare due salsicciotti bianchi e uno al cioccolato. Ponete quello al cioccolato al centro ed iniziate ad intrecciare (se l’impasto risulterà appiccicoso infarinatevi le mani).

treccia bicolore con lievito madre in esubero
treccia bicolore con lievito madre in esubero
treccia bicolore con lievito madre in esubero
treccia bicolore con lievito madre in esubero

Adagiate le trecce su una teglia foderata di carta forno e lasciate lievitare, coperti da un panno fino a quando non le trecce non saranno raddoppiate di volume (a casa mia hanno impiegato circa 6-7 ore).
Spennellate le trecce bicolore con un po’ di latte e infornate a 180 °C per circa 15 minuti.
Quando saranno leggermente dorate cuocetele ancora per cinque minuti.
Sfornate e lasciate raffreddare.. buona colazione.

Trecce bicolore con lievito madre in esubero

PS: Se volete usare il lievito di birra, 15 grammi andranno più che bene. Dovrete comunque scioglierlo in latte tiepido e procedere come descritto 🙂

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.