Cotoletta viennese

Dopo aver passato qualche giorno a Vienna, non potevo non provare la cotoletta viennese. Che ve lo dico a fare? era buonissima e croccantissima e.. vabbè me ne sono innamorata, quindi perché non provare a farla in casa per portare un po’ di Austria anche in Italia? Ecco cosa vi servirà per fare questo secondo, non leggero, ma davvero, davvero buono.

cotoletta viennese
cotoletta viennese

 

Ingredienti:

  • 4 cotolette di coscia di vitello ognuna di circa 170 g
  • 2 cucchiai di panna da montare
  • 2 uova
  • sale
  • pepe bianco
  • 60g di farina
  • 100g di pan grattato
  • burro ammorbidito
  • prezzemolo
  • 1/4 l di olio per frittura
  • limone tagliato a quarti

Preparazione:

  1. Lavate la cotoletta in acqua fredda e asciugatela.
  2. Mettete la cotoletta tra due fogli di carta forno e con un batticarne battetela da entrambe le parti (potete usare anche il matterello XD)
  3. In un piatto fondo, sbattete le uova con la panna, aggiungete il sale e il pepe.
  4. Scaldate l’olio in una padella capiente.
  5. Nel mentre versate la farina in un piatto e aggiungete il sale, il pepe e il prezzemolo. Passatevi sopra le cotolette da entrambi i lati, premendo un po’ per far aderire la farina alla carne.
  6. Adesso passate la cotoletta nel misto di uova e panna, lasciatela sgocciolare e passatela su entrambi i lati nel pan grattato .
  7. In un secondo piatto mettete il pan grattato ed una piccola presa di sale.
  8. Adesso friggete nell’olio le cotolette per circa 4-5 minuti con la fiamma del fornello ad intensità media.
  9. Di tanto in tanto girate le cotolette aiutandovi con un cucchiaio di legno. Prestate molta delicatezza in maniera tale che non si stacchi la panatura.
  10. Appena la carne sarà cotta, adagiatela su un piatto foderato di carta forno.
  11. Impiattate poggiandovi accanto uno spicchio di limone

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.