Risotto al radicchio

Il risotto al radicchio è un piatto classico da poter preparare in ogni occasione, è buono e semplice da preparare, e per chi ama il radicchio, questa è una prelibatezza. Oggi vi spiego il metodo con cui l’ho preparato, il brodo l’ho preparato con il dado fatto in casa (qui la ricetta), in alternativa potrete prepararlo con le verdure fresche.

risotto al radicchio
risotto al radicchio


Ingredienti :

  • 200g di riso carnaroli
  • 1 radicchio rosso
  • 1 bicchiere di vino rosso
  • 100g parmigiano grattugiato
  • 1/2 cipolla
  • olio q.b.
  • 1 noce di burro
  • 1/2 bicchiere di latte

Preparazione:

  1. Preparate il brodo di verdure con il dado vegetale (io vi consiglio di farlo in casa) oppure facendo bollire: 1 carota, 1 cipolla, 1 gambo di sedano e 1 pugno di sale grosso.
  2. Lavate il radicchio e tritatelo finemente.
  3. Tritate la cipolla e fatela soffriggere per qualche minuto in poco olio, aggiungete 1 bicchiere d’acqua e il radicchio. Fate cuocere tutto per 5-6 minuti, quindi aggiungete il latte e chiudete la padella con un coperchio. Lasciate cuocere per altri 6 minuti.
  4. Trascorso questo tempo versate il radicchio in una ciotola e, con un frullatore ad immersione, tritate il radicchio fino a ridurlo in crema.
  5. Nella stessa casseruola fate rosolare uno spicchio d’aglio e aggiungete il riso. Fatelo tostare per qualche secondo, quindi versate il vino e fatelo sfumare.
  6. Iniziate ad inumidire il riso aggiungendo un mestolo di brodo regolarmente, fino a quando non terminerete la sua cottura (Il tempo è indicato sulla confezione)
  7. Quando il riso si sarà asciugato aggiungete una noce di burro e il parmigiano e amalgamate tutto a fuoco bassissimo.
  8. Impiattate e guarnite con qualche fogliolina di radicchio

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.