Pardulas con uvetta, pardulas o casadinas, il nome cambia in base alla zona, ma anche la presenza o meno dell’uvetta, nella mia ricetta di famiglia, infatti l’uvetta non è presente, ma oggi vi propongo questa variante.
Difficile scoprire di chi sia esattamente la paternità di queste pardulas con l’uvetta, sembrano essere più tipiche del Nord Sardegna, ma forse non solo.
Altra differenza tra questa ricetta e la mia, queste pardulas con uvetta sono senza lo zafferano, mentre la mia ricetta di famiglia prevede lo zafferano nel ripieno.
Come tutte le ricette regionali, online troverete tante ricette diverse, non esiste una ricetta giusta e una sbagliata, ma semplicemente la ricetta di famiglia.
Is pardulas sono ormai presenti in varie occasioni, in tante pasticcerie si trovano addirittura tutto l’anno, anche se tipiche principalmente di Pasqua o comunque del periodo pasquale, si preparano di ricotta, di formaggio fresco o con entrambi gli ingredienti insieme.
Sul mio blog trovate anche la mia ricetta di famiglia delle PARDULAS senza uvetta e della TORTA PARDULA.
Ingredienti
Per la pasta violada
Per il ripieno
Per decorarle
Strumenti
Passaggi
Per prima cosa, una volta comprata la ricotta, avvolgetela in un canovaccio o tovaglietta e conservatela in una ciotola in frigorifero per una notte, in modo da eliminare il siero in eccesso.
La mattina dopo, lavorate la ricotta con le fruste elettriche con l’uovo, lo zucchero, la scorza di arancia e di limone.
Aggiungete la semola (farina di grano duro) e amalgamate anche questa, una volta ottenuto un composto ben amalgamato, aggiungete l’uvetta e amalgamate anche quella.
A questo punto, dovete preparare la pasta violada
Versate la semola nella planetaria o in una ciotola se impastate a mano, aggiungete lo strutto, una presa di sale e poco alla volta l’acqua necessaria.
Lavorate velocemente l’impasto fino a risultare liscio e morbido, fatelo riposare per almeno 30 minuti coperto con ciotola a campana a temperatura ambiente.
Dividete l’impasto preparato in due o tre parti con un tarocco, tirate la sfoglia, fino a risultare sottile, se non avete una sfogliatrice potete utilizzare il mattarello.
Tagliate i cerchi con un bicchiere o un coppa pasta delle dimensioni di un bicchiere.
Formate le palline e poggiatele sui dischi di pasta preparati.
Pizzicate la pasta attorno alle palline con i polpastrelli, fino ad ottenere una decorazione di 11/12 pizzichi e procedete allo stesso modo fino ad ultimare gli ingredienti..
Spostate is pardulas in una teglia foderata con carta forno, cuocetele a 180° a forno statico per 40/45 minuti circa, i tempi possono variare in base al forno, valutate la doratura.
Is pardulas con uvetta sono pronte, se riuscite a resistere, aspettate che si raffreddino (io ne assaggio sempre una calda appena sfornata), potete servirle semplicemente con una spolverata di zucchero a velo, oppure con del miele, ma si preparano anche con la glassa di zucchero, in Sardegna “sa cappa“, io personalmente preferisco il miele.
Se scegliete di servirle con il miele, vi consiglio di decorare solo quelle che volete servire al momento, non tutte.
Sciogliete leggermente il miele o al microonde o a bagnomaria in modo da risultare più fluido per poter essere spennellato e spennellatele in superficie.
Ultimate decorando is pardulas (formagelle) con codette di zucchero o diavoletti colorati, in sardo “sa traggera“.
Is pardulas con uvetta o casadinas sono pronte, non vi resta che servirle.
Consigli
Se non amate l’uvetta, potete preparare la ricetta allo stesso modo senza utilizzarla, saranno comunue ottime.
Vi consiglio anche dare uno sguardo a queste ricette di Pasqua con la ricotta, il Soffione abruzzese e i Soffioni abruzzesi.
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Conservazione
Is pardulas si possono conservare per 3/4 giorni in una latta per dolci o in un contenitore adatto ben chiuso, vi consiglio di aggiungere miele o zucchero solo al momento di servirle.
Dosi variate per porzioni