E’ un dolce tipico siciliano: il culmine della bontà si raggiunge solo quando è preparato in casa.
Bisogna armarsi di tanta pazienza, specialmente se si inizia dalla materia prima integra, cioè le mandorle: dovranno essere schiacciate, private della pellicina scura, tostate leggermente e tritate.
Fate scaldare dell’acqua, non troppo però perchè dovrete metterci le mani dentro! Per un litro d’acqua usate 200 g di mandorle.
Adesso vi serve un tovagliolo di stoffa (lavato senza ammorbidente, altrimenti ne sentirete tutto il profumo nel dolce); versate una abbondante cucchiaiata di mandorle tritate.
Richiudete il tovagliolo e immergetelo nell’acqua tiepida, strizzandolo ripetute volte. Dai pori del tessuto fuoriuscirà il fantastico latte di mandorle. Questo è il metodo classico, della tradizione o,se vi piace, delle nonne. Con l’avvento della modernità potete avvalervi di un estrattore: metterete a bagno le mandorle intere in acqua e poi procedete. A voi la scelta.
Misurate la quantità di latte ottenuta per regolarvi con gli altri ingredienti.
Calcolate per un litro di latte di mandorle 100 g di amido e 150 g di zucchero.
Unite anche una scorza di limone e una spolverata di cannella. Mettete sul fuoco fino a quando si addensa. Riempite degli stampi con la crema ottenuta; io utilizzo delle antiche forme di terracotta che ho reperito nei mercatini d’antiquariato.
Mettete in frigo a raffreddare.
Potete guarnire con mandorle tostate, scaglie di cioccolato,pistacchi di Bronte, ….:
oggi io ci ho messo erba limoncina, cannella e gelsomino!