Marmellata di CHINOTTO di Savona

Marmellata di CHINOTTO di Savona

Riconosco che fino a pochissimo tempo fa ho sempre associato la parola Chinotto alla famosa bevanda gasata che adoravo da bambina e nella mia ignoranza non l’avevo mai associata ad un frutto.

Recentemente sono stata invitata all’inaugurazione del Primo Mercato al Chiuso a Km zero della mia città (Genova) dove pochi e selezionati produttori esponevano e vendevano le loro specialità e tra le altre con mia grande sorpresa ho scoperto il Chinotto di Savona, peraltro presidio Slow food.

Visto che mi piace valorizzare gli straordinari prodotti della nostra bella Italia, ed ancora meglio se poco conosciuti, mi sono portata a casa un bel sacchetto di questi frutti, erroneamente considerati il “brutto anatroccolo” della famiglia degli agrumi.

I Chinotti di Savona sono un frutto esclusivo della Riviera Ligure di Ponente e si ipotizza che siano arrivati sulla costa ligure grazie a un navigatore savonese che li trasportò dalla Cina nel XVI secolo.

Alcuni anni fa la coltivazione stava scomparendo perché non era sufficientemente remunerativa per i pochissimi coltivatori della zona ma grazie al riconoscimento di Slow Food che ha istituito un presidio del prodotto, sono stati piantati nuovi alberi e ora la fama del prodotto ha varcato i confini nazionali e vanta estimatori in tutto il mondo.

La marmellata che si ricava da questo agrume raro e prezioso è molto profumata ed aromatica, ha un sapore contrastante sia dolce che amarognolo e per questo motivo è particolarmente indicato, non solo da spalmare su pane rigorosamente integrale, ma soprattutto per accompagnare formaggi molto stagionati o freschi ma dal sapore deciso come il caprino.

In Liguria il chinotto ha trovato il suo habitat naturale ed ha sviluppato delle caratteristiche nuove, migliorando le sue qualità organolettiche. Dal profumo e sapore aromatico, con particolari note amare è un frutto ideale per essere trasformato in sciroppo, canditi ma soprattutto marmellata, o meglio confettura visto che si tratta di un agrume.

Quella che prepareremo oggi insieme è appunto la Marmellata di Chinotti di Savona, seguendo una antica ricetta, super collaudata, che mi è stata gentilmente regalata da una amica di mia mamma che da anni la prepara. E’ facilissima e soltanto un pochino laboriosa ma vi garantisco che ne vale la pena e poi una volta pronta si conserva, chiusa in barattoli stagni, per parecchi mesi.

Ricette correlate

  • DifficoltàMolto facile
  • CostoMolto economico
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di riposo2 Giorni
  • Tempo di cottura1 Ora
  • Porzionicirca 3 kg
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana

Ingredienti

Per la confettura di Chinotti di Savona

1 kg frutta fresca (Chinotti di Savona peso da crudi con buccia)
1 kg zucchero semolato

Per la confettura di Arance da aggiungere alla precedente

1 kg arance (non trattate peso da crude con buccia)
1 l acqua
zucchero (pari peso delle arance dopo essere state ammollate circa 1,2 kg)

127,25 Kcal
calorie per porzione
Info Chiudi
  • Energia 127,25 (Kcal)
  • Carboidrati 33,32 (g) di cui Zuccheri 32,55 (g)
  • Proteine 0,23 (g)
  • Grassi 0,09 (g) di cui saturi 0,01 (g)di cui insaturi 0,02 (g)
  • Fibre 0,57 (g)
  • Sodio 1,09 (mg)

Valori indicativi per una porzione di 40 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.

* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov

Strumenti

2 Pentole
2 Ciotole

PREMESSA

Essendo i Chinotti un frutto particolarmente amaro solitamente la confettura che si prepara non viene fatta esclusivamente con questo agrume ma ne viene aggiunto un altro per controbilanciare il sapore. Delle varie versioni che ho provato (Chinotto-Mandarino, Chinotto-Arancia, Chinotto-Limone) ho scelto di presentarvi quella in abbinata con l’arancio perchè la trovo la più equilibrata.

Per eliminare il sapore amarognolo sia del Chinotto che delle Arance questi agrumi vanno “trattati” prima di procedere a preparare la Confettura attraverso un processo di lavaggio. Vi indicherò quindi di seguito le diverse fasi divise per giorni (in tutto ce ne vogliono due, di riposo ovviamente, non di lavoro!)

Giorno 1

Lava le arance, tagliale a spicchi, elimina i semi ma non buttarli. Metti le arance, senza sbucciarle, in una pentola insieme ad 1 litro di acqua ed i semi raccolti in una retina e lasciale a bagno per 2 giorni.

Giorno 2

Lava i chinotti, bucherella la buccia con i rebbi di una forchetta, mettili in una pentola con abbondante acqua e portali a bollore. Prosegui la cottura per altri 10 minuti a partire da quando bollono. Scolali e mettili a bagno in acqua pulita in una ciotola. Lasciali a bagno per 1 giorno intero.

Giorno 3

Riprendi le arance, scolale dall’acqua (ma non buttarla!), pesale e quando avrai ottenuto il peso esatto rimettile nell’acqua di riposo insieme a pari peso di zucchero eliminando però i semi che erano nella retina (nel frattempo avranno rilasciato il loro potere addensante naturale).

Scola anche i chinotti dall’acqua (questa la puoi buttare), tagliali a pezzetti ed elimina i semi. Aggiungili nella pentola dove si trovano già le arance insieme ad 1 kg di zucchero.

Metti la pentola sul fuoco, porta a bollore e prosegui la cottura a fuoco medio basso per altri 45 min da quando la marmellata bolle. Non appena pronta versala nei vasetti di vetro, chiudili con un tappo ermetico e lasciali raffreddare capovolti in modo che facciano il vuoto.

NOTE

Con queste dosi la marmellata di Chinotti viene abbastanza morbida se la volete più soda e compatta potete aggiungere in cottura un cucchiaino di agar agar (addensante naturale insapore).

A seconda dei vostri gusti potete sostituire le arance con pari quantitativo di mandarini oppure limoni.

CONSERVAZIONE

Puoi conservare la marmellata di Chinotti di Savona in dispensa per al massimo 5 mesi ma prima di consumarla verifica che il sottovuoto si sia mantenuto nel tempo.

Infatti le marmellate fatte in casa hanno tempi di conservazione inferiori rispetto a quelle che trovi in commercio.

Una volta che il barattolo è stato aperto conserva la marmellata in frigo e consumala entro 3 settimane.

PER UNA CORRETTA PREPARAZIONE DELLE CONSERVE FATTE IN CASA

Per una corretta preparazione delle conserve fatte in casa, in modo da non incorrere in rischi per la salute, vi rimando alle linee guida del Ministero della Salute: si tratta di un elenco di regole di igiene della cucina e degli strumenti utilizzati e sulla pastorizzazione e conservazione.

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Hai voglia di aiutarmi a migliorare la ricetta, rispondendo a qualche domanda? Grazie!

* Domanda obbligatoria

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *