Vellutata di Asparagi con semi di papavero

Oggi giornatina uggiosa e direi quasi dal clima invernale…dalla finestra solo nubi e pioggia….alla radio una malinconica canzone di Baglioni  e sul fuoco una bella vellutata di asparagi freschi freschi di stagione…che ne dite, si intona bene al clima?

Io ho deciso di affrontare in questo modo il ritorno della stagione invernale, combattendo il freddo con un confort food che scalda l’anima e il cuore…

Provateci anche voi!!!

Vellutata di asparagi e semi di papavero, ottima anche tiepida

Vellutata di Asparagi con quinoa mix

INGREDIENTI per 2 persone:

  • 400 gr di asparagi freschi;
  • 1 porro piccolo;
  • 1 patata;
  • 2 cucchiai di panna liquida (facoltativa);
  • brodo vegetale fatto con gli scarti degli asparagi;
  • olio extra vergine d’oliva q.b.;
  • 1 cucchiaio di semi di papavero;
  • sale q.b.;
  • pepe q.b.

PROCEDIMENTO:

Per prima cosa pulite gli asparagi. Spezzate con le mani il gambo eliminanco sì la parte dura e fibrosa, poi pelate il restante con l’aiuto di un pelapatate.

Mettete gli scarti in una pentola con abbondante acqua leggermente salata e portate ad ebollizione. Creerete così il brodo che darà ancora più sapore di asparago alla vostra vellutata. utilizzatelo anche per i risotti, vedrete che concentrato di gusto.

A questo punto in una casseruola mettete le patate sbucciate e tagliate grossolanamente, il porro a rondelle e gli asparagi (tenete da parte qualche punta per la decorazione dei piatti) e rosolate qualche minuto con un filo d’olio. Dopodichè aggiungete il brodo filtrato e cuocete a fiamma media per 20 minuti circa.

Aggiustate di sale e pepe.

Togliete dal fuoco e frullate con un frullatore ad immersione.

Se resta della parte fibrosa passate la vostra vellutata con un colino.

Se volete smorzare un po’ il sapore di asparago  aggiungete la panna e fare riscaldare per qualche minuto in modo da renderla ancora più cremosa.

Impiattate ora con un po’ di semi di papavero, che daranno la parte croccante al piatto, e qualche punta di asparago.

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