Germogli in barattolo

I Germogli costituiscono un esempio della straordinaria capacità della Natura di produrre energia, che può essere sfruttata per procurarsi a basso costo cibi freschi, ricchi di principi nutritivi come vitamine, enzimi ed oligoelementi, e di facile digestione.

I germogli sono facilissimi da preparare, economici, dai sapori gustosi e svariati, sono una vera miniera di principi nutrizionali

La germogliazione permette di mangiare crudi quegli stessi semi, che necessiterebbero di cottura per essere assimilabili.


Si possono far germogliare quasi tutti i semi, ma i più indicati e sperimentati sono il  grano, la soia verde, il miglio, i ceci, i fagioli, le lenticchie,  il girasole
Bisogna evitare i semi delle Solanacee (es. Patata, Pomodoro) perché contengono sostanze tossiche.
E’ preferibile utilizzare semi di coltivazione biologica, quelli cioè ottenuti senza uso di concimi chimici di sintesi, di diserbanti, di anticrittogamici.

Germogli in barattolo

  • fagioli azuki
  • lenticchie
  • 2 barattoli
  • una calza di nylon o una retina sottile tipo zanzariera

 

Disporre i semi ben mondati e sciacquati in un barattolo di vetro con dell’acqua, in modo che vi restino immersi.

Coprirli con la calza o con la retina ben fissata con un elastico e lasciarli a bagno da sei a dodici ore, a seconda della grandezza dei semi.

Al mattino i semi vanno risciacquati ancora e disposti nuovamente sul fondo del barattolo, senza asciugarli, nuovamente ricoperti con la calza o la retina, e lasciati germogliare al buio in un luogo areato.

Sciacquare due volte al giorno (mattina e sera) per i primi 2-3 giorni, poi una sola volta, ad eccezione dei ceci e della soia che vanno sciacquati sempre due volte, poi sempre ricoperti nel solito modo.

Ripetere il procedimento per 3-5 giorni, a seconda dei semi scelti, finché i germogli avranno raggiunto una lunghezza di 3-4 centimetri.

Versarli su un piatto per esporli per qualche tempo alla luce, per far sì che si arricchiscano della preziosa clorofilla (circa 7-8 ore alla luce indiretta, meno se al sole, per evitare che si dissecchino).

I tempi di germinazione variano a seconda della temperatura, oltre che  dal tipo di seme scelto.

Una volta ottenuti, i germogli vanno sciacquati delicatamente in un colino, eliminando eventuali bucce libere e semi non germogliati; si lasciano scolare per qualche minuto e si possono mettere in un contenitore di vetro con coperchio (non in busta di plastica!) e, se non si consumano tutti, si possono mettere in frigo dove si possono lasciare anche fino a 6-7 giorni, sciacquandoli però ogni due giorni.

 

Una volta pronti, i germogli si possono mangiare tal quali, crudi o dopo breve cottura (che però tende ad alterarne la ricchezza vitaminica).
Si consumano da soli, in insalata conditi con un po’ d’olio e sale, come condimento di pasta e riso.

 

Pubblicato da lamiacucinafelice

Classe 1975, bolzanina doc: amo viaggiare, gli animali, cucinare...e mangiare tutto quello che mi piace senza sensi di colpa! Cucinare è il mio modo di prendermi cura delle persone che amo.