Gli shirataki sono un tipo di spaghetti ricavati dalla radice del konjac, pianta nativa della zona subtropicale temperata asiatica.
Hanno un basso contenuto di carboidrati e sono quindi particolarmente indicati in tutte le diete basate su un apporto limitato di carboidrati nonché adatti all’alimentazione dei diabetici. Sono anche poveri degli altri macronutrienti e questo determina un apporto specifico di calorie molto basso se confrontato alla pasta all’italiana.
Sono composti per la maggior parte da acqua e glucomannano. Il termine “shirataki”, che descrive l’aspetto degli spaghetti, significa “cascata bianca”.
Si possono trovare, nei generi alimentari asiatici e in alcuni supermercati, in forma umida (confezionati in vaschette contenenti acqua) e in forma secca.
Al posto degli Shirataki si possono usare spaghetti di riso o di soia oppure spaghetti o tagliatelline.
Shirataki alle verdure e germogli
Ingredienti:
- Shirataki
- 1 carota
- 1 zucchina
- germogli di soia verde
- 1 cipollotto
- sale, pepe, salsa di soia
- olio d’oliva
Tagliare carota e zucchino a julienne e affettare finemente il cipollotto.
Far appassire le verdure in padella con un filo d’olio e una spruzzata di pepe.
Continuare la cottura fino a quando le verdure saranno tenere, se si dovessero asciugare troppo, aggiungere un cucchiaio o due di acqua.
Spruzzare con qualche cucchiaio di salsa di soia.
Nel frattempo cuocere gli Shirataki o la pasta seguendo le istruzioni riportate sull’etichetta.
Versare la pasta sulle verdure, aggiungere i germogli e saltare qualche istante per amalgamare bene i sapori.