Polpette di lenticchie

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Qualche tempo fa ho pensato di preparare delle polpette di lenticchie per un antipasto alternativo,mi sono piaciute tanto che le ho preparate anche per secondo accompagnate con patate bollite alla menta. La preparazione è molto semplice e veloce, anche se, usando le lenticchie fresche la preparazione è un po’ più lunga.

polpette di lenticchie
polpette di lenticchie

polpette di lenticchie
polpette di lenticchie


polpette di lenticchie
polpette di lenticchie

 

 

 

 

 

 

 

 
Tempo di  ammollo: 12 ore
Tempo di preparazione: 30 minuti

Ingredienti:

300g di lentichie fresche (o se volete sbrigarvi in scatola)
1 uovo
4 cucchiai di parmigiano
4 cucchiai di pan grattato
pepe
50g provola dolce.
1 cipolla
2 carote

 

Preparazione:

  1. Mettete in ammollo le lenticchie in acqua fredda per almeno 12 ore.
  2. Passato questo tempo sciacquatele e copritele con un due dita d’acqua lasciandole bollire per almeno 10 minuti. Quindi scolate e mettete da parte.
  3. Tritate la cipolla e le carote. Fate un soffritto con poco olio fino a quando la cipolla non sarà imbiondita.
  4. Aggiungete adesso le lenticchie, aggiustate di sale e fatele rosolare un paio di minuti, quindi togliete dal fuoco e versate in una ciotola ampia.
  5. Aggiungete adesso la provola tagliata a pezzi piccolissimi, quindi con il frullatore ad immersione riducete tutto in crema.
  6. Adesso aggiungete pepe, parmigiano, e pan grattato fino a quando non otterrete un composto modellabile.
  7. Preparate i medaglioni e disponeteli su una teglia coperta da carta forno.
  8. Infornare a forno preriscaldato a 200° per 20 minuti.

Se usate le lenticchie precotte in scatola saltare i passaggi 1 e 2

Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.