Bûche de Noël

La Bûche de Noël, ovvero il tronchetto di Natale

La Bûche de Noël o tronchetto di natale, è un dolce tipico francese che negli ultimi anni è arrivato anche da noi. Originariamente il ripieno era fatto solo con la marmellata, ma dalla fantasia degli amanti della cucina sono nate milioni di varianti di farcitura e di modalità di presentazione.
Io l’ho preparato con una farcitura di Mousse al Gianduia con all’interno un salsicciotto di pasta di mandorle, ricoperto di Crema al Cioccolato, mentre la base è di Bisquit
Suddividete la preparazione in due giorni

Tempo di preparazione: 2 giorni

Bûche Noël
Bûche Noël


 

Mousse al Gianduia

Ingredienti:

  • 250 g latte
  • 376 g cioccolata fondente
  • 90g nocciole tostate
  • 8 g gelatina in fogli
  • 500 g di panna

 

Preparazione:

  1. Mettere in acqua fredda i fogli di gelatina per 10 minuti.
  2. Tostate le nocciole e tritatele con un tritatutto
  3. Fondere il cioccolato ed unirlo al latte insieme alle nocciole.
  4. Dopo 5 minuti strizzate i fogli di gelatina e aggiungeteli al composto. Mescolate tutto fino a quando la colla di pesce non sarà sciolta.
  5. Lasciate raffreddare completamente il composto.
  6. Montate la panna e amalgamare i due composti.
  7. Riponete in frigo per 3 ore.

Pasta di mandorle:

Ingredienti:

  • 100g Farina di mandorle
  • 100g Zucchero a Velo
  • qualche goccia di colorante verde
  • Acqua tiepida q.b.

Preparazione:

  1. In una ciotola mettere la farina di mandorle e lo zucchero a velo, quindi poco a poco alla volta versare l’acqua e mescolare fino a quando non avrete un impasto modellabile e non troppo umido.
  2. Dosate bene l’acqua, ce ne andrà davvero poca, inoltre con il calore delle mani la farina di mandorle rilascerà il suo olio quindi non avrà bisogno di essere bagnato ulteriormente.
  3. Colorate la pasta di mandorle con il colore verde in gel o in polvere.

Bisquit:

  • 12 Tuorli
  • 10 Albumi
  • 220 Zucchero
  • 50g Fecola di patate

 

Preparazione:

Scaldate a 30° gli albumi con lo zucchero, quando saranno arrivati a temperatura versateli in una ciotola e montateli fino a quando il composto diventerà lucido.
Sbattete i tuorli con una forchetta ed aggiungeteli a filo agli albumi, amalgamare tutto con una spatola effettuando un movimento dal basso verso l’alto.
Aggiungete adesso la fecola setacciata.
Foderate una teglia di carta forno ed infornate a 200° per circa 8 minuti. Appena avrà assunto un colore dorato spegnete il forno e tirate fuori la teglia.

Bouche de Noel
Bouche de Noel
Bouche de Noel
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Lasciate intiepidire e riversate su una tovaglietta umida. Arrotolate il bisquit per una decina di minuti.  Quindi riporlo nuovamente su un foglio pulito di cartaforno.
Farcite con la crema, quindi aggiungete il salsicciotto di pasta di mandorle e arrotolate .

Bouche de Noel
Bouche de Noel
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Tagliate di sbieco le estremità del tronchetto e posizionatele ai lati per creare i rami.

Bouche de Noel
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Ganache:

Ingredienti:

400 g di panna fresca

400 g cioccolata fondente

50 g burro

 

Preparazione

Tagliate  scaglie il cioccolato.

In un tegme ponete quasi ad ebollizione la panna ed il burro.

Togliete la panna dal fuoco ed aggiungete il cioccolato.

Mescolate i tutto con una frusta fino a quando non sarà tutto sciolto.

Ponete il contenitore sopra una pentola piena a metà con del ghiaccio e con le fruste elettriche montate il composto fino a quando non diventerà una crema densa. Ci vorranno circa dai 10 minuti al quarto d’ora.

Quando il composto sarà freddo potrete usarlo come copertura.

Appena avrete coperto il tronco crete le venature con una forchetta.

Guarnizione:

  • 100 ml panna da montare
  • 2 cucchiai di zucchero a Velo
  • Pasta di mandorle verde
  • Ciliege candite

Montate la panna con 2 cucchiai di zucchero a velo e  con la sac-a-poche decorate le estremità del vostro tronchetto.

Create le foglie aiutandovi con un coltello a punta e posizionatele sul tronchetto insieme alle ciliege candite.

Bouche de Noel
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Pubblicato da ilmandorloinfioreblog

Mi chiamo Valentina Modica. Sono nata a Palermo il 22 maggio 1984 ma vivo a Milano da sei anni. Ho sempre amato l’arte e per questo ho deciso di diplomarmi al liceo artistico e successivamente di addentrarmi nel mondo della grafica pubblicitaria e della grafica web. Al termine degli studi ho intrapreso vari lavori, nei settori più disparati e distanti dalla mia formazione. Col tempo una mia grande e viscerale passione, ha cominciato a farsi spazio nella mia vita: la cucina. Da piccola cucinavo spesso con mia madre e guardavo incantata mia zia preparare moltissime leccornie nel suo ristorante. Della cucina della nonna ho, invece, sempre amato i profumi e i sapori della tradizione. Non so cosa, della cucina, mi attira e coinvolge tanto: forse il conforto quasi consolatorio che offre il profumo di una torta, forse, invece, la sensazione di benessere che si prova nell’offrire qualcosa di preparato con le proprio mani, forse ancora quell’atmosfera magica e misteriosa che fa sì che pesando, dosando, mescolando semplici ingredienti si potesse creare dolci o pani sontuosi, ma più probabilmente è la gestualità, paziente o decisa, a seconda delle circostante, che mi ha attirato. Amo il girare lento e ipnotico del cucchiaio di legno nella ciotola fino a quando burro e zucchero prendono consistenza amalgamandosi completamente; Amo misurare con il mestolo piccole porzioni di impasto da versarlo nelle cocotte. Amo vedere la pasta che abbraccia il suo condimento. Amo il lento sobbollire del sugo nella pentola di terracotta. Amo l’attesa trepidante dello sfornare un souffle. Da circa dieci anni ho un quaderno di ricette scritte a mano che comprendono molte mie ricette e altre ricette trascritte dal ricettario di mia madre. Un giorno ho deciso di copiate tutto al pc, da qui è nata l’idea del blog per condividere con altre persone le mie esperienze di cucina. Quando una notte di Luglio ho creato, quasi per gioco, "Mandorlo In Fiore Blog” non pensavo che avrei conosciuto così tante persone con cui confrontarmi e da cui imparare. La cucina è anche e soprattutto questo: convivialità, insegnamento e soprattutto, apprendimento e apertura nei confronti di culture e tradizioni diverse.