Visits:3484
Oggi: 1
Totale: 510991
I segreti per una buona frittura…
COME RENDERLA PIU’ LEGGERA | La frittura, si sa, non è un tipo di cottura dietetica. Si può però renderla più leggera, cioè meno impregnata di grasso, con semplici accorgimenti. 1. Il grasso in cui friggere deve essere alla giusta temperatura, cioè abbastanza caldo da formare immediatamente una crosticina protettiva attorno agli alimenti, che così rimangono asciutti all’interno. 2. Se la temperatura è troppo bassa, il cibo assorbe l’unto e diventa molle e supercalorico. 3. Se la temperatura è troppo alta il grasso incomincia a fumare e diventa nocivo per la salute(alle temperature elevate si scompone in sostanze tossiche che possono danneggiare il fegato) 4. Capire quando il grasso è arrivato alla giusta temperatura è facile: – gettate una mollica di pane nella padella: dovrà diventare subito dorata senza annerire – gettate un dadino di pane secco nella padella: dovrà toccare il fondo e ritornare subito a galla sfrigolando e circondandosi di bollicine – immergete nel grasso la costa di un sedano: nel punto in cui è immersa, si dovranno formare tante bollicine |
IL GRASSO PIU’ INDICATO | 1. Il migliore è l’olio d’oliva extravergine perché può arrivare a temperature elevate senza scomporsi in sostanze tossiche. E’ però molto caro e può dare ai cibi un gusto troppo marcato. 2. L’olio di arachidi è molto adatto per le fritture. Arriva ad alte temperature senza formare sostanze nocive e ha un sapore neutro. 3. Lo strutto consente di ottenere fritture leggere e senza residui tossici. Dà però ai fritti un gusto deciso, ed essendo di origine animale è ricco di colesterolo. 4. Il burro non è adatto per friggere alle alte temperature, perché si scompone in sostanze tossiche e brucia facilmente diventando nero. |
LA QUANTITA’ GIUSTA | 1. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, più i cibi vengono fritti in grasso abbondante più risultano leggeri. 2. La frittura ideale è quella in cui i pezzi di cibo sono totalmente immersi nel grasso. Solo in questo modo si formerà immediatamente attorno al cibo la crosticina protettiva. Se invece i pezzi galleggiano, nel punto in cui vengono a contatto con l’aria diventano molto assorbenti e si impregnano di unto. |
IL RECIPIENTE PIU’ ADATTO | 1. La padella di ferro è il recipiente più adatto perché distribuisce uniformemente il calore e non fa attaccare i cibi. Non andrebbe mai lavata ma solo strofinata con carta da cucina dopo l’uso. 2. Quando si devono friggere pezzi piccoli, si può usare un pentolino dal fondo spesso e dai bordi alti, colmo di grasso, nel quale immergere uno o due pezzi per volta. 3. Le friggitrici elettriche danno ottimi risultati ma richiedono grandi quantità di grasso. |
LA TECNICA DI FRITTURA | 1. I pezzi da friggere devono essere: – abbastanza piccoli, altrimenti bruciano all’esterno senza cuocere internamente – versati nel grasso in quantità limitata, altrimenti la temperatura si abbassa e il cibo si impregna di grasso – asciutti, in modo che si formi subito la crosticina protettiva 2. Una volta arrivati a cottura, i pezzi devono essere: – raccolti con un mestolo forato o con 2 forchette per sgocciolarli dal grasso – appoggiati su più strati di carta da cucina o su altra carta assorbente, perché si asciughino dal grasso ancora trattenuto |
***Seguitemi su Facebook!***
Ciao, sono di origine abruzzese, pero’ nata in Francia . La mamma faceva i cagiun tutti gli anni a Natale. Doveva nasconderli se non volera vederli sparire prima del 25 dicembre. Ho imparato a farli e devo dire che piacciono a tutti. E stato un grand piacere trovare la ricetta intatta sul web. Grazie e buone feste
Ciao! Leggo solo ora il tuo graditissimo commento che era finito nello spam! ❤️
Che dirti, posso capirti benissimo in tutto e sono assolutamente orgogliosa di essere abruzzese ❤️
Grazie per le belle parole, la ricetta in effetti è quella tramandata da generazioni… impossibile che fallisca! Un abbraccio