Oggi vi propongo una ricetta estera, il Knäckebröd.
Ma cos’è? Si tratta di un tipo di pane svedese, ma un pane direi molto particolare e lontano dal concetto italiano di “pane”. Infatti, il Knäckebröd assomiglia più ai cracker o alle gallette nostrane. Si tratta di un prodotto da forno tipico del Nord Europa con cui gli svedesi accompagnano affettati, burro, caviale, aringhe e/o salmone affumicato. Si tratta di una sorta di galletta croccante (di grandi dimensioni) che si mantiene tale per svariati giorni, ed è arricchito da fiocchi d’avena o semi oleosi vari (di lino, di sesamo nero, di cumino, etc.).
Qual è l’origine?
In Svezia, i vichinghi erano essenzialmente pescatori (ed esploratori) e, dunque, avevano bisogno di un pane che si conservasse per settimane, durante la navigazione. Tra l’altro, il nome è onomatopeico perché quando lo si spezza fa “Knäck, cui poi si aggiunge il nome svedese che sta per pane e, cioè, bröd ed ecco qui il nome Knäckebröd (fonte, web). Una volta cotti, venivano appesi a seccare nelle cucine, legati con una corda che passava attraverso i fori.
Esistono vari tipi di Knäckebröd, a seconda del tipo di farina e del lievito usato (lievito chimico, di birra, bicarbonato..). Io ho utilizzato esubero di pasta madre e anzichè farina di segale – di cui ero sprovvista – ho utilizzato farina integrale di grano saraceno, peraltro anch’essa priva di glutine. Ho poi utilizzato la crusca d’avena che a me piace molto.
Ah, un esempio di questo pane ovviamente lo potete trovare all’Ikea. 😉
Ecco come li ho preparati, ci ho provato, lo so che non è la stessa cosa degli originali, ma è comunque molto sfizioso da mettere sotto i denti!
Ingredienti
- 200 g di esubero di pasta madre solida*
- 100 g di acqua
- 60 g di farina integrale di grano saraceno (o farina di segale)
- 120 g circa di farina semi-integrale (io di tipo 1)
- 15 ml di olio evo
- 6 g di sale
- 25 g di crusca d’avena
- semi oleosi a piacere
* se avete il licoli, mettetene 130 g ed integrate con 70 g circa di farina
Procedimento
Per prima cosa tirate l’esubero dal frigo (il mio era di qualche giorno, anzi più di una settimana) per farlo tornare un poco a temperatura ambiente. Sciogliere gli esuberi di pasta madre nell’acqua e aggiungere la farina di grano saraceno ed impastate. Aggiungere il sale, poi il resto della farina semi-integrale. Io ho iniziato ad impastare in planetaria con la frusta a foglia. Aggiungere l’olio evo per ultimo e far assorbire bene. Infine, aggiungete la crusca d’avena (o fiocchi d’avena tritati e/o semi oleosi a piacere). Io ho finito di impastare su una spianatoia a mano
Adagiarlo in una ciotola, ricoprire con la pellicola e collocare in un luogo caldo e riparato per circa 3-4 ore (io a 28°). L’impasto sarà quasi raddoppiato.
Rovesciare l’impasto su un piano infarinato e staccare tanti pezzi dal peso di 60 g l’uno e pirlate. Con il mattarello stendere questi pezzi fino ad ottenere uno spessore sottile (circa 3 mm). Per farli rotondi aiutatevi a rifinire i bordi con una ciotola. Dovreste ottenere una decina di dischi di circa 25-28 cm di diametro.
Intanto, preriscaldate – se l’avete – una pietra refrattaria nel forno (oppure una pietra di terracotta).
Con un bicchierino fare un foro al centro e con l’apposito rullo buca pasta (io non lo avevo, ed ho utilizzato i rebbi della forchetta), praticate tantissimi buchi sulla superficie.
In realtà, questo pane è inciso, prima della cottura, con dei mattarelli particolari che creano un disegno geometrico sulla superficie.
Cottura
Infornare 3-4 alla volta (in base alla capienza del forno) sulla pietra refrattaria o sulla teglia rovente del forno a 200° per circa 15 minuti, io dopo 10 minuti li ho girati sottosopra. Sono pronti quando sono leggermente dorati e risultano croccanti.
Ricoprire le ciambelle crude da un canovaccio in attesa di infornarle.
Sfornare e far raffreddare su una griglia prima di imbustarli.
Ed ecco i Knäckebröd. Insomma, pani svedesi ma in realtà sono dei cracker rustici e croccanti! Sono molto buoni e anche salutari, dal momento che vengono preparati con farine non raffinate, e arricchiti da tanti semini che fanno bene.
In teoria, dovrebbero durare a lungo ma vanno via in poco tempo, perchè uno tira l’altro! Adatti anche come stuzzichino e rompidigiuno e, inoltre, possono costituire un’alternativa nel cestino del pane, in occasione di buffet.
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Cara Lucia,considerato con ho tutto quell’esubero, o almeno solo
la meta’ circa, e’possibile farli senza esubero (o in parte) considerato anche che, se fosse possibile, non posso usare ldb?
Che NON ho intendevo scrivere (come penso avrai inteso)